
In attinenza a quanto apparso nei giorni scorsi su questo blog ed altri siti internet relativi alla Valtaro e nella rubrica “Lettere al Direttore”, di altri organi di informazione locale, che criticavano le modalità di assegnazione degli attestati di benemerenza che il Sindaco di Borgotaro, Rossi, ha consegnato nel giorno della festa patronale della Madonna del Carmine con una pubblica cerimonia.
Fra i destinatari di tali encomi figuravano i sindacati, ma non la UIL.
Premesso che concordiamo con chi afferma che nelle recenti crisi occupazionali che hanno investito la nostra montagna si sia fatto solo il nostro dovere, abbiamo ricevuto la “Lettera aperta” indirizzata al Sindaco Rossi (che segue), che riassume il disagio spontaneo che è emerso fra alcuni nostri aderenti valtaresi.
Nell’invitarla a pubblicarla, anche per riequilibrare la realtà dei fatti accaduti circa la vertenza Fincuoghi, preannunciamo che come Organizzazione sindacale cogliamo questo appello e nei prossimi giorni organizzeremo un pubblico dibattito con gli attori della vicenda e a conclusione di esso terremo anche la prima festa della UIL della Valtaro.
Distinti saluti e grazie per l’ospitalità.
Mario Miano
Segretario Generale UIL PARMA
Lettera aperta al Sindaco di Borgotaro
Ci rivolgiamo al Sindaco di Borgotaro per chiedere se al suo cospetto esistano cittadini di serie B.
Rappresentiamo un numero cospicuo di lavoratori aderenti ad un sindacato confederale, che hanno vissuto tutta la triste storia delle ex Industrie Fincuoghi e che, nonostante l’impegno costante e l’assidua presenza dall’inizio di questo difficile e tortuoso percorso, sono state volutamente escluse dai ringraziamenti ufficiali davanti alla nostra comunità (della benemerenza concordiamo con chi afferma che non spetti avendo fatto le organizzazioni sindacali il loro dovere).
Ci teniamo a precisare che in nostra assenza i risultati ad oggi conseguiti non sarebbero stati tali.
Meriti o demeriti a parte crediamo però che chi dovrebbe invece rappresentarci, come appunto il primo cittadino, ci abbia ignorato, o peggio, offeso pubblicamente.
Capita a molti di diventare di colpo, da un giorno all’altro, uomini o donne invisibili, persone che gli altri si rifiutano di vedere.
Non è necessario essere marchiati da uno stigma evidente, bastano piccole cose, eventi o aspetti minimi, perché scatti il meccanismo dell’esclusione e si venga respinti oppure ignorati.
Riteniamo che in democrazia esistano precise regole di condivisione e chiediamo quindi spiegazioni ufficiali in merito alla grave mancanza di considerazione nei confronti della collettività che il Sindaco dovrebbe rappresentare.
Un Gruppo di cittadini della Valtaro iscritti e simpatizzanti del Sindacato UIL
(seguono 18 firme a calce del documento).