
Oggi sono andato alla presentazione della ristampa del libro culinario “Il desco nel villaggio”, scritto dalla bedoniese Sara Raffi Lusardi e pubblicato nel 1986 dall’allora Gruppo socioculturale Val Zirana.
Mi ha fatto molto piacere vedere la sala conferenze del Seminario di Bedonia gremita di persone, testimonianza affettiva per rinnovare la stima alla nostra autrice novantaduenne, presente e parte attiva del convegno.
La ristampa è stata patrocinata dall’Accademia Italiana del Cucina, delegazione di Borgotaro, ma erano presenti all’incontro anche le altre delegazioni del parmense, della Lunigiana, della Versilia e di Pisa: “Proprio roba da andarne fieri e leccarsi i baffi”.
Di tutta quest’attenzione rivolta alla cucina tradizionale bedoniese, nonostante siano passati quasi trent’anni dalla prima pubblicazione, ne ero in qualche modo orgoglioso.
Il giorno seguente ho poi acquistato il volume e, a dir la verità, l’ho trovato un po’ “preconfezionato” rispetto all’originale (ne ho sempre la copia), tant’è che il titolo si è trasformato in: “La cucina della tradizione in Valtaro e Valceno”, ma non solo, anche le foto a lato del testo rappresentano scenari di Varano, Pellegrino, Bore, Fornovo, Pessola o Bardi, ed alcuni di questi momenti fotografici, estrapolati da cucine, negozi o aie, sono ben poco attinenti alle tradizioni di questo lato di appennino, più in odor di Liguria che emiliano. La motivazione è semplice, il volume è in vendita come allegato al quotidiano La Gazzetta di Parma e per trovare più riscontro si è pensato di ampliarne la zona d’interesse.
Ma è corretto attribuire queste ricette a due intere vallate? Me lo chiedo perché sono sicuro che se domandassimo ad una signora valcenese cosa sia il Remes-ción, la Pessé oppure gli Undarö… ci troveremmo davanti solo ad un viso esitante a dare spiegazioni.
In ogni caso la ritengo un’apprezzabile iniziativa, lo dico a scanso di equivoci, meglio una copia così che introvabile qual era, con la speranza che questo libro sia quantomeno acquistato da tutti i nostri ristoratori, in molti attenti a preparare il piatto del giorno, ma piuttosto distratti sul menù dedicato alla nostra tipicità.
P.s.
Ne approfitto per dire che sono state pubblicate anche sei mie fotografie, di cui quattro che ritraggono propriamente le ricette bedoniesi, ma nonostante abbia indicato, al momento della consegna alla nostra Comunità Montana, di indicare i nomi dei piatti e di citare l’autore, questo non è avvenuto.