
Per prima cosa vorrei evidenziare che le antipatie sono indiscutibilmente soggettive. Esistono delle persone che, nonostante tutta la mia buona volontà, proprio non riesco a sopportare.
Una di queste la incontro spesso, quasi ogni giorno. Mai una volta che si sia degnato di girare la faccia al mio “Salve”, ma nemmeno abbassa lo sguardo per evitarlo, va dritto e fiero… di cosa poi?
Sono anni che lo “sfido”, ma solo per una mera curiosità, voglio vedere chi cede prima.
Il mio saluto voleva solo essere un gesto di cortesia, ma a lui, probabilmente, non gliene può fregare di meno.
Mi conosce, nel senso che sa chi sono, ma non ci siamo mai parlati, quindi, dentro di sé penserà che sia legittimo non contraccambiare il mio saluto. Mi chiedo però a cosa serve una laurea, un passato illustre, se poi si vive nella convinzione di essere chissà chi?
Mio caro, siamo solo un granello di sabbia su una spiaggia, basta solo un’onda per essere ignorati ed entrare a far parte dell’indifferenza, ricordalo!
Questa mattina, però, dopo una decina d’anni, mi sono arreso. Adesso basta!
Vuoi vedere che tra qualche giorno, sentendosi ignorato, cercherà il mio sguardo per dirmi “Salve”?