
Una cosa l’ho capita ed è ormai chiara a molti. Chi ha approfondito l’argomento sulle pale eoliche del Santa Donna è totalmente contrario alla loro realizzazione, chi rimane fermo alla parola “Eolico”, senza approfondire l’argomento, è totalmente favorevole.
Il futuro di due intere vallate si sta proprio giocando su queste due opportunità decisionali.
L’impresa esecutrice e l’Amministrazione di Borgotaro l’hanno capito fin da subito, tant’è che in questi anni hanno taciuto il progetto di fattibilità, fino a che la notizia non è uscita di soppiatto da palazzo Manara, infatti lo studio di fattibilità era in cantiere dal 2008 e il deposito del progetto presso il Comune c'è stato nel novembre 2011.
Ne approfitto anche per fare una domanda alla minoranza consigliare: “Ma ci siete o ci fate?”.
Devo dirlo, alla presentazione pubblica del progetto, avvenuta venerdì scorso e organizzata dal Comune e dall’Eolica Parmense srl, mi sono sentito preso in giro per due ore. Della serata salvo solo i brevi interventi del pubblico (otto) e l'introduzione del Sindaco Rossi, il quale ha francamente espresso, senza tanti giri di parole e se verranno approvate in regione, la volontà di realizzare queste nove pale, alte 154 metri, che andranno dal Passo Santa Donna fino alla Val Vona, per poi giungere nei pressi di Caffaraccia. Nessuna parola di sostegno invece è andata ai cittadini della Val Noveglia… loro fanno parte del Comune di Bardi, quindi la loro sorte non era (e non è) contemplata da questa scelta tutta borgotarese.
I restanti relatori, quattro svizzeri e due parmigiani, a cui gli mancavano solo le parrucche bianche delle corti inglesi per essere meglio considerati “superiori”, si sono rivolti alle persone in sala trattandole da vere “montanare”, ovvero: ignoranti in materia di eolico, facendo bere la loro relazione priva di dati concreti, aggirando di fatto il vero problema legato all’impatto ambientale, ma non solo, sembrava che la soluzione al protocollo di Kyoto sia strettamente legata a questo impianto valtarese.
Hanno persino riferito che il loro parco eolico porterà eco-turismo, che le case subiranno un incremento di valore, che il rumore di fondo delle pale e dei rotori sarà nella norma e quindi non dannoso per la salute e la quiete dei residenti e che daranno lavoro a tante famiglie locali, idem sarà per lo sviluppo delle strutture ricettive.
Quindi siamo salvi, è questa la soluzione a tutti i nostri problemi?
Sia ben chiaro, non voglio essere io, Ivano o altri a convincervi a essere contro o a favore a questo progetto smisurato e scellerato, ma se ci tenete al mantenimento della già magra economia in valle, a conservare quanto fino ad ora è stato turisticamente realizzato, a tutelare la protezione dell’ambiente, a garantire la vostra serenità, a preservare il valore economico delle vostre proprietà immobiliari… informatevi.
Fate domande, esigete i dettagli, partecipate agli incontri, ma fate in fretta, non rimane tanto tempo per inviare in Regione i nostri dissensi.
Non siate indifferenti ed egoisti solo perché a essere colpiti saranno i cittadini di Porcigatone e della Val Noveglia, questa è una nobile causa che ci riguarderà tutti e da vicino.
A questo punto sorge una domanda, che tutti dobbiamo farci: ma chi e cosa ci stiamo mettendo in casa?