Fusione Valtaro: per sopravvivenza

Care signore e cari signori,
questa non è più una scelta rimandabile, ogni nostro Comune è sempre più sulle spine dal punto di vista economico-amministrativo, non ci sono più soldi, nemmeno quelli per i servizi elementari, quelli basilari per la conservazione della popolazione residente. I nostri Comuni, per far fronte alle spese correnti, anziché riconoscere il bisogno del taglio dei costi, stanno persino svendendo il nostro principale patrimonio, quello dell’ambiente, allo sfruttamento di terzi, è questa la scusante: “Non ci sono soldi”.
Ci stiamo vendendo la ruota di scorta per comprarci la benzina! Andremo molto lontano?

Non dobbiamo più nasconderci dietro un dito o affidarci alla scusante del detto popolare che dice:
“Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, no, ora non si può più, dobbiamo solo scegliere il “fare”. Basterebbe seguire la logica, quella più elementare, quella del buon senso.
Allora facciamolo o comunque proviamoci… che almeno non si dica: “Nessuno l’ha proposto”.

Dal 2013 ci sarà comunque una sollecitazione governativa a raggruppare i Comuni al disotto dei 5.000 abitanti, motivo valido per non farci trovare impreparati. Una volta tanto anticipiamo i tempi. È arrivato davvero il momento di fondere i nostri cinque comuni in una sola grande realtà. Borgo Val di Taro, Bedonia, Albareto, Tornolo e Compiano sopravviveranno se daranno vita a un solo grande Comune, quello della Valtaro.

Un solo dato, la fusione potrebbe comportare un risparmio di circa 350.000 Euro, cifra estrapolata da una recente tesi di laurea di Michele Sartori, disponibile poi ad illustrala anche pubblicamente.
Il nuovo Comune, pur mantenendo i Municipi sul territorio per i servizi, dovrebbe avere un Sindaco, un’anagrafe, un ufficio tecnico, un piano unico di investimenti, programmazione e unificazione dei servizi.
Il peso che un Comune di 15.000 abitanti avrà verso le istituzioni centrali sarà ben diverso da quello di Tornolo o Compiano che arrivano a mille anime. Ne approfitto per ricordare che quello di Valmozzola di anime ne ha 585 e se volesse unirsi…

Dai nostri politici locali non arriva nessun segnale sull’argomento, ognuno guarda alla propria seggiola, alla propria realtà, invece è arrivato il momento di centrare l’obiettivo, di superare campanilismi, pregiudizi, dubbi, energie per il nostro bene comune, in altre parole è ora di concretizzare il Comune Unico della Valtaro. I servizi pubblici come ospedale, stazione ferroviaria o scuole non sono borgotaresi, ma sono già di tutti, li sentiamo di tutti. È solo una questione di mentalità da adeguare ai tempi che cambiano.

Per raggiungere l’obiettivo dobbiamo partire dal basso, dai semplici cittadini. Saremo noi, questa volta, a sollecitare il mutamento, costituiamo un Comitato per renderci “visibili”, per far sentire le nostre ragioni, che solitamente sono in contrasto con i poteri della politica. Non rimandiamo più, troviamoci subito, nel mese di Novembre e gettiamo le basi per creare uno statuto condiviso il più ampiamente possibile, dove a simboleggiare i singoli Comuni ci saranno dei rappresentanti, ad esempio 5 per ogni realtà.

La mia idea è quella di coinvolgere tutta la popolazione, le associazioni di volontariato, le forze politiche, di qualsiasi colore, tutti i consiglieri dei nostri Comuni perché si facciano portavoce di questo nuovo “vento” nei consigli comunali, ma soprattutto coinvolgere la nostra gente di cultura, di espressione libera, moderna, quella che vede “oltre”, illuminata appunto. Dovrà essere una grande sollecitazione civica congiunta.
Daremo così vita a una sorta di manifesto dove saranno indicati, nome dopo nome, nero su bianco, tutti coloro che non credono più alle favole, ma alla realtà.

Se pensi che un “Comune Unico in Valtaro” possa essere una strada da percorrere… batti un colpo e lascia il tuo nome/cognome sul blog, puoi farlo anche senza un commento, le idee verranno poi, ne sono sicuro.
 
Non si combatte per vincere una battaglia, le battaglie si fanno per la causa!
Il Re è nudo. Un articolo su Valtaro.it di Mauro Delgrosso

La notizia ripresa da VideoTaro/RTA



92 Commenti
  1. Remo Ponzini

    Carissimo Gigi,

    Sono stato il primo a premere il "mi piace" e l'ho fatto con molto entusiasmo. Ma vedrai che saremo in molti a sostenere questa tua proposta che tracima di buon senso, di ragionevolezza e di profondo amore per tutto il nostro territorio.

    Ci hai fatto capire che per scuotere il mondo politico dal proprio torpore e lassismo (spesso volutamente praticati affinchè nulla cambi), è necessario che questa "rivoluzione" parta dalla base, dal cittadino. Saremo noi a far capire ai pubblici rappresentanti dei cinque comuni che l'ora della svolta è scoccata e non più procrastinabile.
    Non è ammissibile che delle piccole entità territoriali procedano in ordine sparso, senza obbiettivi raggiungibili, senza una visione d'insieme, senza la forza numerica per proporre e fare sentire la propria voce.

    Affratellarsi per pesare e contare di più. Per incorporare sinergie che siano proficue, per poter praticare, anche in questo spicchio di terra montana, la tanto disattesa revisione della spesa pubblica. I risparmi che ne deriverebbero sarebbero cospicui e ci consentirebbero di beneficiare di risorse da destinare a servizi di primaria importanza.
    Dovremmo sbarazzarci del retrivo campanilismo che ancora aleggia nei nostri animi. L'unione prospettata dovrebbe darci un ausilio anche in questa direzione.

    Su questo argomento abbiamo scritto centina di post su www.forumvaltaro.it. Ci mancò allora il riscontro da parte della classe politica salvo qualche rara eccezione. Ma oggi si ricomincia su basi ed impostazioni più proattive, con più metodo, con maggiore organizzazione e con l'aiuto tecnologico di facebook che tu hai sapientemente attivato.

    Mi sembra di aver colto, dal tuo lungo scritto, che anche i politici locali e non, sarebbero i benvenuti. Certamente si visto il ruolo che occupano. Dovranno essere poi loro a tramutare concretamente questi desideri/progetti in una realtà oggettiva. Mi piacerebbe vederne anche di opposte fazioni purchè avessero, come unico obbiettivo, il " BENE COMUNE ". In questo contesto non servono le solite rissose contrapposizioni ma solo una COMUNIONE di INTENTI.

    Un grazie doveroso.
    Remo.

  2. Rodolfo

    Caro Gigi, mi pare che tu abbia centrato precisamente l'obiettivo.
    Partire dal basso e' il modo giusto e senza distinzioni di Partito.
    Naturalmente sono della partita. L'articolo di oggi sulla Gazzetta e' molto importante.
    Tutto il movimento di Valtaro Viva, per quello che vale, sosterra' l'iniziativa con la massima convinzione.

  3. Giulia Mazzadi

    Credo proprio anch'io che unire le nostre forze per dare una risposta a questa politica di tagli, che non tiene conto delle potenzialità dei piccoli comuni di montagna, sia la risposta più efficace...trovare nuovi modi di pensare il nostro territorio, studiare nuove possibilità di coordinarci e di cooperare per creare uno sviluppo che ci consenta di poter continuare a sperare in un futuro qui.

  4. ElleAlle

    Siamo alla politica del buon senso e dell'intelligenza pratica che però sa vedere lontano.
    Come già sai sono d'accordo sulla iniziativa che sa cogliere il momento giusto, anche per quanto riguarda le riorganizzazioni territoriali delle Istituzioni.
    Sapremo mantenere le varie identità in una superiore che ci darà più forza.
    Dai, si può fare.

  5. Gabriella

    Condivido in pieno quanto da te scritto !
    Se non ci muoviamo noi "campa cavallo che l'erba cresce" !!!
    E' arrivato il momento di salire tutti su quel treno e dare noi, comuni mortali, uno scossone a tutti quelli che pensano che una volta seduti su quelle poltrone il loro compito sia finito !!!

    TUTTI I POLITICI(nessuno escluso) DOVRANNO CAPIRE CHE I CITTADINI SONO ORMAI ARRIVATI AD UN PUNTO DI NON RITORNO, se continuano su questa strada!
    GLI UNICI CHE AVRANNO QUALCOSA DA PERDERE, se nulla cambierà, NON SARANNO I COMUNI CITTADINI, MA PROPRIO LORO !

    La festa è finita !!!!!!

  6. UIL Provinciale

    Noi siamo d'accordo.

    Mario Miano
    Segretario U.I.L.

  7. Max

    Caro Gigi, sono d'accordo al cento per cento.
    Per quanto possa valere, era stato un mio cavallo di battaglia quando ero candidato a Bedonia.
    Purtroppo nei fatti si rivelò un ronzino acciaccato, sia per l'accoglienza della gente, negli incontri con i cittadini, sia per il risultato.
    Spero che sia stata solo colpa del fantino!
    Mi auguro che questo sia uno stallone di razza molto robusto, che possa vincere una battaglia sacrosanta.
    Seguirò con attenzione gli sviluppi e appoggerò l'iniziativa con entusiasmo.

  8. Roberto Dellapina

    condivido appieno quanto letto... ciao roberto

  9. E. Mazzadi

    Sono d'accordo su tutto.. in un'Italia che non riesce nemmeno a togliere le province, ma solo ad unirle con acronimi da pelle d'oca (PI-PA, RE-MO, BO-RA...), è bene mandare un segnale.
    Il problema vero saranno le decine di impiegati pubblici da ri-allocare.
    E. Mazzadi

  10. Squeri L.

    Sottoscrivo parola dopo parola. L'Unione dei Comuni dell'alta Val di Taro rischierà di scomparire ancora prima di nascere, i vecchi marpioni della politica faranno il possibile e l'impossibile per farla naufragare, vivono solo per la loro supremazia formata da egoismi, da intolleranze e di beceri campanilismi.

  11. Pelino

    Bene benissimo. Entusiasmante. Improbabile.

  12. GIANNI

    Quanto tu dici è la cosa da fare assolutamente!!!!
    Già circa 15anni fà, alla mia prima ed ultima esperienza come cosigliere Comunale a Bedonia, avevo suggerito più volte di fare l'accorpamento di più comuni!!
    Speriamo che sia la volta buona!! ciaooooooo

  13. Nicoletta

    Caro Gigi, come vedi ho immediatamente accolto il tuo invito ed eccomi qua!
    Sono d'accordo pienamente con la tua iniziativa e il tuo pensiero e non si tratta di appartenenza politica, si tratta di convinzioni personali, soprattutto in un momento come questo è giusto e auspicabile che ognuno di noi faccia sentire la propria voce; quindi, sì approvo e sostengo in tutto e per tutto l'iniziativa e se potrò fare qualcosa ne sarò ben lieta!
    Le sfide e le battaglie non mi spaventano anzi... sapessi quante ne combatto ogni giorno!

  14. Brontolo Né

    Caro Gigi,
    il tuo ragionamento non fa una piega e vale la pena provarci, però ha un piccolo neo; infatti dal mio punto di vista ci siamo venduti la benzina per comprare la ruota di scorta nuova (il che è peggio di quanto tu affermi!).

    Riguardo al risparmio... il discorso è questo: spesso si casca nel ragionamento di quel mio conoscente che non avendo un euro era orgoglioso di se per il fatto che aveva risparmiato 200.000 euro in quanto non aveva comprato quella bella barca che gli avevano proposto!!!
    Ora i casi sono due, o i soldi ci sono, ed allora si possono risparmiare con un comportamento virtuoso, o non ci sono (come dicono) ed allora non si possono spendere (il che non è un risparmio, ma una necessità! cioè una situazione inevitabile), tertium non datur.

    In effetti ci potrebbe essere una terza soluzione ed è quella di continuare a fare debiti, ma questa sarebbe la "soluzione finale" ovvero il crash del sistema, e ci siamo vicini, molto vicini! in quanto pur spremendo i cittadini come limoni si continua a dichiarare che "i soldi non ci sono" .

    Per mille motivi malgrado la spietata tassazione e la ricerca dell'evasore, i denari continuano a non esserci, evidentemente il problema sta alla base: tutto costa troppo, ma deve costare tanto; perché più costa e più vi sono tasse ed imposte, insomma l'unico sistema è ottimizzare al massimo, ovvero fare con quello che abbiamo (ed anche meno) facendo in modo di mantenere ferma la spesa o spender meno, continuando ad offrire gli stessi servizi o addirittura migliorarli.

    Una delle poche soluzioni possibili è quella da te caldeggiata e che sarebbe stupidamente odioso frenare, dunque barra al centro e avanti tutta! (come dicevano i vecchi marinai)

  15. Alberto Squeri

    Un'ottima iniziativa che parla con i dati in mano: troppo piccoli per resistere e/o esistere (vedi Compiano che non riesce a mantenere il suo borgo, autentica perla del nostro paese) e poi "qualche" politico in meno e "forse" un po' piu' di peso specifico verso la regione e non solo.
    Bravo Gigi, un'altra valida idea per il bene della Valtaro!!!!

  16. Marco Cacchioli

    Completamente d'accordo. E anche se non lo fossi, ormai la strada è segnata.
    Una strada, quella della fusione, che già altri stanno percorrendo con successo (vedi la Valsamoggia, in provincia di Bologna, dove il 25 novembre si terrà un referendum consultivo).

    La crisi economica ha dato il colpo di grazia ad un certo modo di amministrare i territori, e la nostra sopravvivenza può passare solo attraverso una razionalizzazione delle risorse. Arrivati a questo punto, non ci resta che decidere se fare questo passo in autonomia o aspettare che ci venga imposto da Roma e Bologna. Da parte mia e del Pd di Borgotaro, che negli ultimi mesi ha intensificato la discussione su questo tema, c'è la massima disponibilità e apertura ad un confronto serio e costruttivo con tutti.

    Ps.
    Vi posto il link (http://agriregionieuropa.univpm.it/dettart.php?id_articolo=923) ad un studio di Paolo Pileri ed Elena Granata, che dimostra come la salvaguardia dell'ambiente e dell'agricoltura passa (anche) per l'unificazione dei Comuni. Vi sembra poco?

  17. Stefano Molinari

    Concordo al 100%.
    Firmo online, condivido sui social network e cerco di far conoscere questa ottima iniziativa a più persone possibile.

  18. Aldo Boraschi

    Centrato l'obiettivo. D'accordo con te, Gigi

  19. ValeBD

    Sono d'accordo ma permettimi di essere realista e per realista intendo il pensiero che ho fatto io , facendo un miscuglio di campanilismo, mentalità locale ecc ecc...nel senso che mi viene il dubbio ma tutti sti "comuni" insieme riusciranno ad andare d'accordo?? non sarà meglio forse un tris d'accorpamento tipo un bedonia-tornolo-compiano e un borgotaro-albareto! La mia non è polemica ma semplicemente un pensiero.

  20. Sono un Apprendista

    Ho letto e condivido pienamente il tuo pensiero... io parlo da giovane apprendista e penso che sia allucinante che, per esempio, dal comune di Bedonia a quello di Borgo val di taro cambi la dinamica di presentazione, di burocrazia, di un certo tipo di pratiche...
    Volevo anche dire che da giovane, come tanti altri coetanei o quasi a cui ho posto il problema, non vediamo la luce in fondo al tunnel....
    Non abbiamo più fiducia in niente, siamo quasi costretti a partire se non cambia realmente qualcosa... vista la situazione statica dell'Italia mi sono informato sulla possibilità di andare a lavorare all’estero, anche solo in attesa di tempi migliori..
    Comunque senza parlare di casi nazionali basta guardare la nostra vallata, sempre più spenta...
    la gente non ha potere d'acquisto, non spende, i negozi chiudono.. l'edilizia è ferma, io probabilmente non avrò mai la fortuna che qualcuno venga e mi affidi un lavoro e comunque anche se succedesse chissà quando verrei pagato… siamo messi male.
    Altra cosa purtroppo i giovani oggi sono sottovalutati e messi da parte a priori.... scusa lo sfogo generale ma sembri una delle poche persone adatte a cui parlare di determinati argomenti.

  21. Andrea Ferrari

    Condivido, anche a volerlo non trovo argomenti validi per dire di no!

  22. Maria Patrizia

    L'unione fa la forza e le guerre fra poveri portano solo miseria, mi sembra di aver espresso la mia idea in proposito con questi due proverbi non proprio.... cinesi.

  23. Cristina Salati

    Pienamente d'accordo.

    Meno male qualcuno ha cominciato!

  24. Luciana S.

    Naturalmente sono pienamente d'accordo. Di questo argomento abbiamo parlato molto cmche con Rodolfo che ha pubblicato una pagina in merito. E' ora di finirla di farci imporre dall'alto decisioni che si rivelano poi negative e dannose per i cittadini.Proviamo a partire dalla base, lasciando da parte i personalismi e i campanili. Sai Gigi, ti vedrei bene come uomo politico, razionale ed equilibrato. Potrebbe essere un'idea. LU

  25. Mauro Libè

    Caro Gigi, sono convinto che sia una proposta di buon senso. Un comune più grande è un comune più forte che potrà spendere meglio le risorse per dare servizi migliori. Certo deve essere costruito con buon senso, tenendo conto delle diversità territoriali e definendo prima la modalità di erogazione dei servizi. C'è anche necessità di compiere un'opera di spiegazione e convincimento facendo capire i vantaggi ed evitando che diventi un'azione imposta. Per questo mi piace la tua iniziativa, proprio perché parte dal basso e non viene calata da fuori.
    Non sarà facile trovare amministratori che la cavalchino ma io ci sono, ciao. Mauro

  26. Fausto Bianchinotti

    Ci ho messo il nome per esteso... e sai quanto mi costa, ma si tratta di una causa che accomuna tutti noi e le prossime generazioni.

    Non credo ci sia molto da aggiungere a quello che hai detto, tanto più che finalmente abbiamo potuto sentire la posizione di una politica giovane mossa da motivazioni ben distanti da quelle cui siamo ormai abituati.

    Non è certamente la soluzione a tutti i problemi, anch'io non credo molto al risparmio effettivo, i veri sprechi risiedono in altri lidi, ma forse potremo iniziare ad avere una progettualità di vallata invece che di quartiere.

  27. Marco Biasotti

    Sono d'accordo e lo penso da anni... a patto che sia per volontà popolare (referendum, che i cittadini siano informati e il primo che salterà fuori a fare terrorismo politico, e ci sarà, eccome, venga sputta..to pubblicamente.

  28. Marco Biasotti

    ...aggiungo che l'unione Europea (una volta tanto la fa giusta) mette a disposizione fondi e risorse per questo tipo di accorpamenti...per cui...

  29. Doro G.

    Caro Gigi, io subentro senza titolo, non essendo residente.
    La proposta è logica e direi obbligatoria. Non ci sono altre alternative alla fusione, lo penso e ne son convinto, infatti in un altro post ho fatto anche proposte. L'unico neo o probabile fallimento, sarebbe quello dell'intervento dei partiti (qualsiasi). Per loro la base si traduce in probabile elettorato, nient'altro. E le dimostrazioni fallimentari sono sotto gli occhi di tutti (a parte i fanatici e finti idealisti). Se si vuole veramente il bene della Vallata si deve partire come forza civica prendendo le distanze da ogni bandiera.
    I cittadini possono votare chiunque per rappresentarli (devono avere solo la Fedina Penale senza macchie e la Cittadinanza) e senza nessuna lista preconfezionata.
    Ogni cittadino sceglie una rosa di nominativi in piena libertà (può anche scegliere persone dei Comuni vicini) Lo spoglio chi lo fa? Sempre persone elette dai Cittadini col medesimo sistema. Quelli che raggiungono il numero di voti più alto sono eletti e formeranno il comitato Cittadino (non la giunta) con incarico anche di Revisori. Quello che ha preso più voti è Sindaco. Sia Sindaco che Comitato non percepiranno nessuna mercede (si ama o non si ama la propria terra?) Al contrario la Giunta eletta dal comitato sarà stipendiata, ma composta da personale specifico, cioè un urbanista, un sanitario, ecc... Persone competenti per i campi svolti, quindi eliminazione di spese extra per sapere cosa fare. Impossibile? Quasi certamente. I partiti difficilmente lasciano l'osso. Verrebbero veramente spodestati. Ma questa sarebbe una vera base e da qui per tutto il territorio Italiano e oltre.
    Mi fermo perché troppo mi dilungo e come dico sempre "le parole non servono a niente".
    Son decenni e non solo due, che sento parlare, declamare, abbaiare.

  30. Monica

    PIACEREBBE DAVVERO ANCHE A ME QUESTA SOLUZIONE, ANCHE SE ORMAI VIVO LA MIA VALLE UN PO' PIU' DA SPETTATRICE CHE DA CITTADINA ATTIVA, MA SONO TOTALMENTE DISINCANTATA, LE SCELTE CHE FAREBBERO "BENE" NON SI FANNO PIU' E L'INDIVIDUALISMO POLITICO, DI CHI SI TIENE STRETTA LA POLTRONA, NON CONDIVIDE SCELTE COLLETTIVE E SOPRATTUTTO CON CONDIVIDE PIU' NULLA CHE POSSA APPORTARE BENEFICIO ALLA COLLETTIVITA'

  31. Lorenzo M

    Ma che bello finalmente. Credo che tutte le sedi siano appropriate per portare avanti il discussione sulla fusione dei nostri 5 comuni. Amministratori e cittadini insieme, tutti i valtaresi dovrebbero esprimersi dando la propria opinione, che siano di centro, di destra o di sinistra, il bene sarà di tutti.

    Lorenzo

  32. Claudio Agazzi

    Buonasera a tutti

    Bello tutto questo interesse. Davvero!

    Per tutti coloro che fossero interessati a qualche approfondimento e a qualche tema già dibattuto vi rimando a questo link di forumvaltaro.it. Era il lontano 3 maggio 2010

    http://www.forumvaltaro.it/post.php?idforum=1596

    Chi avrà voglia di leggere vedrà che già oltre due anni fa si era lanciata questa idea.

    Mandai anche tre raccomandate ai tre sindaci di Bedonia, Compiano e Tornolo per conoscere il loro parere ma i sindaci di Compiano e Tornolo non si degnarono di rispondere. Solo Carlo Berni lo fece telefonicamente.

    Sono passati due anni da allora. Ovviamente i dinosauri della politica se ne sono guardati bene dal dare seguito a questa proposta.

    Ora che si fa?

    Aspettiamo altri due anni?

    Scriviamo dei proclami, belle parole e poi facciamo gli affari* nostri come sempre? *oggi sono educato.

    Io credo che riunire 5 comuni come vuole fare Rodolfo non sia percorribile. Lo dico soprattutto perché Borgo Val di Taro in questi ultimi 30 anni ha dimostrato di cannibalizzare tutta la valle disinteressandosi di tutelare e salvaguardare il resto del territorio. Ospedale, Comunità Montana, Guardia Forestale, Vigili del Fuoco e molto altro ancora. Non da ultimo il tentativo di Bedonia di fare una piscina coperta. Da subito si sono mossi a Borgo Val di Taro per anticipare il progetto.

    Credo più fattibile, come dice Valeria, due comuni: senza dubbio Bedonia, Compiano e Tornolo e poi se ci sono le condizioni Borgo Val di Taro ed Albareto.

    Poi se i futuri amministratori penseranno di sviluppare servizi comuni delle due nuove realtà create tanto bene.

    Dunque che si fa?

    La mia proposta:

    Riunione preparatoria di chi si fa promotore dellÂ’iniziativa
    Riunione di chi pensa di poter essere interessato o di chi vuole contribuire allÂ’iniziativa
    Individuazione di ruoli, competenze e compiti in seno allÂ’organizzazione
    Incontri presso quei comuni che hanno già prodotto fusioni (vedere Zibello)
    Incarico a società, scuola, ente, capace di produrre uno studio dettagliato sui benefici del progetto.
    Redazione del progetto con costi, tempi, benefici.
    Preparazione di un documento da far firmare ai sostenitori con l’obiettivo di raccogliere oltre la metà degli aventi diritto al voto dei territori.
    Attività di comunicazione redazionale che porti a conoscenza che in un certo territorio la popolazione ha fatto meglio del politico, arrivando a chiedere, con la maggioranza, l’accorpamento di due o più comuni, producendo studi e dati che provano la fattibilità e il vantaggio economico del progetto stesso.
    Raccolta in preghiera perché ci vengano mandati amministratori lungimiranti (ops, termine già usato da un amministratore locale a sproposito) quindi dire amministratori consapevoli che prendano a cuore l’iniziativa.

    Mauro (Mauro Libè), visto che aderisci all’iniziativa potresti mandarci da Roma un tecnico (di quelli capaci, e ce ne sono) in grado di spiegarci passo per passo quali sono i passaggi necessari, i tempi, i benefici per questo progetto?

    Il mio numero e i miei contatti li avete.

    Io ho tempo in genere il martedì sera.

    Cordialmente
    Claudio Agazzi
    Dittatura Illuminata

  33. Federico Rolleri

    Condivido.
    In alta valle, alcuni servizi sono già gestiti in modo associato. Ottimo punto di partenza.
    In Regione, il modello è inevitabilmente la Provincia di Modena, organizzata quasi esclusivamente per Unioni di Comuni. Ma là, a differenza di qua, c'è una forte cultura della cooperazione.
    Proprio per questo motivo, penso che si debba partire da un Laboratorio aperto che si ponga gli obiettivi suggeriti da Claudio Agazzi, ma che consenta innanzitutto di spiegarsi e scoprire ciò che già unisce gli abitanti dell'alta valle, così da superare più facilmente ciò che divide.
    Ma un punto credo sia fondamentale, oltre che essere un'opportunità: dimenticare le appartenenze partitiche e lavorare solo ed esclusivamente per la causa. Ovvero, delineare uno scenario che abbia il gusto dell'unità. Unità da proporre agli amministratori.
    Nel laboratorio, mi impegnerei volentieri.
    Grazie dello spunto.

    Federico Rolleri

  34. Arcangelo F.

    Mi sembra un' ottima idea per diverse ragioni

    Risparmio sui costi gestionali

    Maggiore peso politico di per tutte le decisioni

    Sarebbe forse opportuno indire una raccolta di firme per avere un sostegno

    Auguri

  35. Orsi S.

    Questa mattina è una bella giornata!!!!
    A leggere certe notizie vedo il sole e non sento freddo.
    Non c'è parola che non posso condividere
    Andiamo pure avanti avete tutto il mio sostegno

  36. Cesare

    Sono daccordo con te Gigi, una realtà più grande avrà una voce più forte. E' ora di abbandonare i campanilismi e di lavorare insieme verso obiettivi più razionali e più ambiziosi.
    La chiusura della ceramica e la crisi economica, stanno rendendo la situazione sempre più critica, ed è un peccato perchè ci sono anche tante iniziative valide, tante buone idee che dovrebbero essere incentivate per attrarre turismo e interessi economici: la green economy, il mangiare sano, una vita migliore rispetto a quella che si fa in città, forse sarebbero punti su cui investire.
    E per concludere, so che è un'idea assurda e che sono argomenti delicati perchè non a tutti piacciono i lavori infrastrutturali, tuttavia ci vorrebbe qualche grande opera che rendesse più accessibile la nostra area alle aeree limitrofe... ad esempio alla Liguria...

  37. Nicolò Lusardi

    Come si fa a non appoggiare questa iniziativa???
    E' la proposta più sensata degli ultimi 10 anni.
    Occorre però agire in fretta perchè la gente ne ha veramente piene le tasche.

  38. Camillo

    Questo commento non è stato validato per i contenuti espressi e posti in forma anonima.

  39. Remo Ponzini

    L'iniziativa promossa da un comune cittadino che si chiama Gigi Cavalli sta avendo un consenso di pubblico eccezionale.
    E' molto inusuale che sia un NON politico ad occuparsene. Un privato che supplisce alle carenze di cinque sindaci ed una settantina di consiglieri.
    Il resoconto che ci ha fatto Claudio Agazzi, totalmente verificabile su www.forumvaltaro.it , ci ha chiaramente dimostrato che sino ad oggi nessuno ha fatto nulla. Si può poi discutere e vedere se fare un solo raggruppamento o due.

    Ma quello che mi ha stupito di più è che a tutt'oggi (ore 11 circa) su 46 interventi abbiamo una latitanza di politici preoccupante e disdicevole.
    A dire il vero l'eccezione alla regola l'abbiamo ed è pure di alto rilievo.
    Mi riferisco al Senatore MAURO LIBE', di radici Bedoniesi, che con garbata sollecitudine e profondo senso di partecipazione ci ha manifestato la sua disponibilità a fornirci i supporti necessari per questa iniziativa popolare.

    Un sentito ringraziamento a Lui ed un invito ai politici locali affinchè diano un cenno di risveglio.

  40. Giovanni L.

    I treni passano e i nostri politici sono fermi.
    Avanti avanti, non fermiamo il nuovo che avanza.

  41. Claudio M.

    W.p.w. "We people" (in) web. Come è bello questo sentimento comune e solidale.
    I grandi numeri che sta attirando l'intervento di Gigi confermano la " Trasversalita' " del problema e la sua "Semplice" soluzione di sentire comune che è pure buon senso.
    Se un senatore ci ha sentito è un passo avanti.
    La nostra scialuppa ( valtarese / valcenese ) della nave Italia puo' galleggiare nei marosi se si rema tutti nella stessa direzione; stringiamoci nello scafo, perchè ho l'impressione che siamo in molti a pensarla allo stesso modo e con senso buono; un saluto.
    Claudio M.

  42. Fausto Bianchinotti

    255 "mi piace" e "consigliano" significa che circa 200 persone (perchè su FB siamo abbastanza univoci) invitano gli altri a metterci la faccia ma non mettono la loro...

    NON CI SIAMO.....!!!!!!! NON SI PUO' SEMPRE PENSARE CHE SIANO GLI ALTRI A METTERCI IL MUSO... TUTTI ABBIAMO FAMIGLIA ED I PIU' FORTUNATI HANNO UN LAVORO.

    Facciamo finta che voi 200 state solo pensando a cosa scrivere, ma a questo punto metterei anche solo l'opzione nome e cognome + un si o un no.

    Se davvero vi piace questa soluzione e la consigliate, per farla diventare reale dovete partecipare, altrimenti muore li.

    Vedete voi, in libertà si può anche quello.
    Ciao
    Fausto

  43. Luigi Battoglia

    Come esimersi dal dare risposta ad un quesito come questo?
    Dovutamente sollecitato dal buon Gigi tenterò un'analisi.
    Penso però sarà difficile farlo in poche righe e pertanto prevedo sarò prolisso.
    Istintivamente mi verrebbe voglia di sottoscrivere la proposta immediatamente e di pancia; un po' per il senso di ribrezzo e nausea che mi provoca la politica di questi tempi, un po' perchè in apparenza i vantaggi sembrerebbero evidenti.
    Guardando però al passato qualche dubbio mi assale.

    Prendo ad esempio Bedonia perchè è la realtà che conosco meglio.
    In un piccolo comune come questo, i tanto odiati costi della politica sono nella realtà dei fatti abbastanza piccoli. Un consigliere comunale “guadagna” circa 100,00 euro l'anno lordi. Dipende da quanti consigli comunali vengono fatti ed ai quali partecipa. Lascio fuori le eventuali missioni perchè se non venissero svolte dal consigliere ci sarebbe comunque qualcun'altro che dovrebbe preoccuparsene.
    Un assessore invece percepisce circa 285,00 euro al mese se lavoratore autonomo e la metà se dipendente, quindi 3420,00 euro l'anno sempre lordi nel primo caso e 1710,00 nel secondo. Se svolge anche minimamente il suo lavoro si può dire che “faccia volontariato” anche perchè solo di spese telefoniche ne consuma già una buona fetta. Il vicesindaco circa 100,00 euro mensili in piu. Discorso diverso per il Sindaco che credo passi i 1900,00 mensili ma che per le ore e l'impegno necessario credo siano completamente guadagnati.
    Il bilancio finale dei costi totali della politica bedoniese è di circa 44700,00 euro all'anno [comprensivi di oneri IRAP] e sinceramente non mi sembra una cifra particolarmente risolutiva delle problematiche di bilancio di un comune come questo.
    Per altro bisogna ricordare che il numero di consiglieri e di assessori va calcolato in base al numero di abitanti per cui quello che verrebbe risparmiato a Bedonia sarebbe speso a Borgo val di Taro.
    Anche il risparmio sul Sindaco sarebbe diminuito dall'aumento dello stipendio dell'unico della valle [piu cittadini, piu stipendio].

    I veri costi della politica non sono nei piccoli comuni ma partono dalla Provincia in su e nei partiti.
    I veri vantaggi sarebbero nell'avere una macchina amministrativa piu grande e quindi (forse) piu efficiente; esempio: un unico ufficio tecnico con lo stesso numero di dipendenti (sommati da tutti i comuni) non risparmierebbe in stipendi ma essendo piu “strutturato” potrebbe svolgere meglio ed in maggior quantità le pratiche di sua competenza, avvalendosi in misura minore di professionisti esterni. Stesso ragionamento per gli operai e per le attrezzature degli stessi (camion, ruspe ecc.).
    La parte anagrafe rimarrebbe quasi invariata dovendo ugualmente dare un servizio sul territorio (a meno che non vogliate mandare la Sig.ra Gina pensionata ottantacinquenne di Grondana o la Sig.ra Pina vedova di Romezzano a fare la Carta d'identità a Borgotaro).
    Il peso politico con gli enti superiori sarebbe quasi uguale perchè è valutato sul numero di voti che si possono “pilotare” e quindi tanti siamo, tanti saremo.
    Siamo in 15000 totali; meno di un decimo della sola Parma capoluogo.
    Ugualmente però alcuni risparmi ci sarebbero, vedi discorso ufficio tecnico, affari generali, economato.

    Le mie perplessità invece nascono piu da quello che la “storia” ci ha insegnato..... e qui faccio un altro esempio pratico:
    fino a 10/15 anni fa erano i comuni ad occuparsi degli acquedotti ed il servizio, anche se in modo talvolta zoppicante, era fornito in modo adeguato ed a costi ragionevoli.
    Spesso i comuni riuscivano persino a fare un po' di utile dal servizio idrico e con quei pochi soldi “tappavano” qualche difficoltà contingente nonostante la legge non lo consentisse (gli utili dei servizi di nettezza urbana e dell'acqua avrebbero dovuto essere reinvestiti nel servizio stesso).
    Poi è arrivata dall'alto una legge dello stato (legge Galli) che in virtu della razionalizzazione dei costi e dei servizi, obbligava le municipalità a cedere questa sovranità ad un ente superiore.
    Qui da noi, nella speranza di mitigare il colpo, al fine di non finire tutti sotto le grandi ali dell'allora AMPS (poi IREN ecc.) qualcuno si inventò Montagna 2000.
    Morale della favola: il servizio è notevolmente peggiorato, le tariffe non piu decise dai comini ma dall'ATO (agenzia territoriale ambito......chissà cosa vorrà dire) sono cresciute e oggi la stessa Montagna 2000 versa in condizioni economiche piu che preoccupanti.
    Un tempo, a casa di mia nonna a Tarsogno, arrivava l'acqua da un piccolo acquedotto privato che serviva una trentina di famiglie. Le stesse non pagavano alcuna bolletta ma con il buon senso del padre di famiglia, provvedevano alla manutenzione dello stesso dopo averne pagata la costruzione. Non è mai mancata l'acqua ed è sempre arrivata di ottima qualità.

    Alla fine di questa riflessione cosa rimane?
    Bò!!!!!!
    Sinceramente non lo so.
    Credo potrebbe essere migliorativa una reale unione dei comuni valtaresi ma rischia di essere l'ennesimo buco nell'acqua se noi non impareremo a cambiare mentalità.
    Dobbiamo smettere di “delegare” qualcuno alla soluzione dei nostri problemi senza essere disposti a sacrificare qualcosa di nostro ed anche a fare la nostra parte per il bene collettivo e non del ristretto orticello.
    Forse avremo un unico Sindaco ma non cambierebbe nulla se questi non fosse una persona coraggiosa ed illuminata.
    Di solito un Sindaco e tentato (ma anche pressato) dalla realtà comunale nella quale è residente la maggioranza degli abitanti per motivi di consenso.
    Ciò inevitabilmente determina una maggiore attenzione verso le problematiche del capoluogo.
    Una politica turistica unica si potrebbe già fare oggi. Serve un unico Sindaco?

    Che senso ha avere una Fiera del fungo ad Albareto ed una Sagra del Fungo (ormai Fiera per non essere da meno) a Borgotaro incapaci di lavorare in sinergia?
    Sempre in tema turismo/funghi, non sarebbe piu semplice avere un unico biglietto per la raccolta funghi in tutta la valle invece di questa frammentazione su ogni comunaglia? Non funzionerebbe meglio turisticamente? (se lo andate a dire ad Albareto vi sparano!!!!)
    Che senso ha avere la caserma della Guardia forestale a Borgo val di Taro quando la porzione di montagna piu rilevante geograficamente e paesaggisticamente è fra l'alta val ceno bedoniese, Santa Maria del Taro e Tarsogno?
    Che senso ha salvare l'Edilcuoghi di Borgotaro e dimenticarsi di quella di Bedonia come se a Bedonia non ci lavorassero borgotaresi e viceversa?
    Borgotaro sarebbe disposta a decentrare alcuni suoi servizi in virtu della sopravvivenza delle realtà a monte oppure, come da sempre la storia ci ha insegnato, tenterebbe di divorare quel poco che è rimasto piu in alto? Per altro con assoluta cecità nei confronti del futuro dal momento mi chiedo come riusciremo a mantenere un ospedale se, continuando a spopolare a monte, mancheranno poi le utenze a valle tali da consentire di avere “i numeri” necessari a dimostrare la necessità dello stesso?
    Ho veramente tanti dubbi......

  44. Giorgio Bracchi

    Sole alla valle / Sole alla collina / Nelle campagne non c’è più nessuno / Addio amore io vado via / Amara terra mia, amara e bella / Cieli infiniti e volti come pietra / Mani incallite ormai senza speranza / Addio addio addio amore, io vado via / Amara terra mia, amara e bella.
    Questa canzone la cantava Modugno. Questo è stato il destino anche per i nostri comuni.
    La causa: lÂ’uragano del progresso e della globalizzazione che sono eventi positivi e non possono essere arrestati, vanno capiti e possibilmente trarne vantaggio.
    “Combattere i mostri non ti varrà sulla Terra se trasformarli non sai in fanciulli divini”, scriveva D’Annunzio.

    Il territorio dei Comuni dell’alta Val Taro: Valmozzola, Borgotaro, Albareto, Compiano, Bedonia e Tornolo sono, a detta di persone italiane straniere, fra i più belli dell’Appennino.
    Migliaia di ettari di foreste incontaminate, i funghi più rinomati del mondo col marchio I.G.P., ottime possibilità di escursioni, cacciagione e pesca, ottimo clima.
    Anche i servizi non mancano: ferrovia, strade, ospedale, scuole, alberghi, agriturismi, ecc.
    “Ma nelle campagne non c’è più nessuno, mani incallite e volti come pietra”.
    Molti anziani. Per i giovani manca il lavoro.
    Turismo? Industria?
    Particolare attenzione al turismo perché in un futuro, col vorticoso progresso industriale il tempo libero aumenterà, addirittura diventerà un problema e se sapremo cogliere l’ocacsione abbiamo tutti i requisiti per compiere un salto di qualità.

    Ma è indispensabile l’Unione, un solo Sindaco per un solo Comune, armonia e organizzazione e come si diceva fra le poche idee giuste del ’68: “Portare la fantasia al potere”.
    I sei Comuni dellÂ’alta Val Taro uniti non avrebbero perso la stupenda e prestigiosa manifestazione del PEN CLUB a Compiano, ecc.
    Il treno sta passando, coraggio, se saremo uniti e decisi l’altra Valtaro non sarà più un problema ma una risorsa.

    Giorgio Bracchi

  45. Cristina Salati

    In risposta a Remo,
    davvero ti stupisce la mancanza di commenti da parte dei nostri politici?
    A me per niente.
    Non c'è etica,solo interesse personale nella politica di oggi,fatto salvo qualche povero diavolo che viene messo da parte.
    Se così non fosse io credo che un progetto come questo sarebbe già partito, o almeno preso in considerazione da qualche anno.
    A Luigi invece dico che per quanto riguarda la fattibilità tutti ovviamente avranno dei grandi dubbi (se così non fosse pensa quanti stolti!), ma credo che il 'la' fosse ora di darlo, poi tanta cautela e obiettività, etica e voglia di fare il nostro bene partendo dal punto fermo che si sta bene in un sistema sano!
    Ci pensate che bello poter avere una risposta dal sindaco quando si fa una raccolta firme chiedendo che so.... una striscia pedonale! (non chiedo la luna, ma almeno una risposta).
    Io sono molto positiva, anche perchè non esserlo e 'tanto qualcuno lo farà' ci tiene inchiodati ad una realtà impossibile da sostenere.

    PS
    Non credo neanche che le persone che aderiranno a questo progetto credano ancora veramente in qualche colore o bandiera e questa neutralità può davvero essere positiva.
    Cri.

  46. Enrica Scarpenti

    Buongiorno a tutti gli interlocutori di questo blog, sarò la mosca bianca, visto che gli spunti per la discussione proposti da Gigi sono per dare spazio a chi è a favore delle unioni di comuni, tuttavia mi sento di postare alcune considerazioni, senza nessuna tinta politica, ma solo dettata dal mio sentire.

    Il vero problema dell'Italia e degli sprechi di denaro pubblico non viene dai piccoli comuni, bensì dagli organismi sovraordinati, dove ci sono dirigenti che ricoprono vari incarichi a volte in conflitto di interesse e che sono tutti lautamente retribuiti.
    Io di autoblu, di scorte non ne vedo nei nostri paesini; vedo piuttosto dei sindaci alla mano che si rimboccano le mani e lavorano; i gettoni di presenza che percepiscono gli amministratori e consiglieri fanno sorridere, i segretari comunali seguono due e più comuni per l'economicità di gestione degli enti.

    Forse i comuni non stanno più simpatici perchè visti come la “longa manus” del ministro Monti nelle tasche dei cittadini, forse l'innovativo e tecnologico Brunetta con le sue “faccette di gradimento” ha messo in cattiva luce l'operato dei dipendenti comunali... ma l'identità del territorio, la sua storia, gli ideali per cui si sono battuti i nostri politici del passato, l'unicità di ogni singolo Comune dove vanno a finire? Cosa dà fastidio? Che l'aliquota Imu sia al 5 per mille in un comune ed il 4 in un altro? Ma allora il federalismo fiscale tanto decantato a cosa è servito se adesso i Comuni sono diventati l'ultima ruota del carro pubblico?

    Siamo d'accordo che l'Unione dei Comuni sia prevista dal Testo Unico Enti locali, però siamo sicuri che grande sarà bello come sembra sulla carta e che porti veramente al risparmio? Negli ultimi anni i Comuni si sono visti costretti gradualmente a privarsi della gestione diretta di molti servizi che condotti in proprio erano efficienti, ora sia la collettività che i Comuni si trovano a spendere di più per portare avanti la baracca.
    Chiudo con una ulteriore domanda, siamo sicuri che l'unione riuscirà meglio a rispondere al singolo cittadino sul discorso dei trasporti scolastici o dello sgombero neve, per fare un esempio pratico, in un territorio così vasto ed eterogeneo?

  47. Paolo Guerra

    anche stavolta sono d'accordo con te

  48. Andrea

    Ad Enrica, no, non siamo o comunque non sono sicuro di niente, quasi niente, sono sicuro solo del fatto che i nostri sindaci (amministratori in genere), negli anni, non sono riusciti mai e dico mai a "fare sistema" (va un pò di moda questo "fare sistema" che ho voluto usarlo anch'io), capaci solo di guardare al loro campanile, questo vale anche per le persone, i Cittadini.

    Forse la Comunità Montana poteva creare sinergie tra i vari comuni, invece è diventato l'ennesimo pachiderma immobile da mantenere. Un esempio è il Fungo IGP di Borgotaro, che denominarlo della Valtaro sarebbe forse stato uno schiaffo troppo forte per qualcuno, ed invece sarebbe stato meglio per tutti; decenni a parlare di piscine coperte e non essere mai riusciti a mettersi insieme a farla, organizzare il trasporto per fare in modo che i bambini delle scuole di tutti i comuni potessero andare, ed invece se non si fa nel mio io non ci sto, e la piscina non c'è.

    Sono esempi forse stupidi e incisivi, ma l'antitesi di dividi e vinci penso sia l'unitevi e sarà più dura battervi.
    Ci vogliono risposte e a volte si trovano parlandone con più persone, più diverse da noi sono, meglio è, più prolifico sarà il dialogo. Le unicità di ogni comune non saranno perse, se noi non le perderemo.

    Al di là del riparmio, manca la qualità dei servizi; lascerei invariato il mio contributo al mio comune se percepissi la qualità in quello che fa per me e per gli altri, e invece mi sembra sempre più di perdere ciò che i nostri padri o forse più i nostri nonni hanno fatto. Certezze zero, voglia di cambiare tanta.

  49. Lina

    Io ci sarò Gigi … e leggerò la tesi di laurea di Michele Sartori !!!

  50. Francesco Cavanna

    Assolutamente d'accordo . Anche se sarà impraticabile perchè la mentalità è quella di difendere il proprio feudo a fronte del bene comune.....

  51. Camila Parada Raineri

    Gigi, sono d'accordo certamente.
    Non ne faccio una questione di risparmio economico, che comunque conta, ma un principio di progresso sostenibile e qualificato.
    Non è da molto che parlavamo di un piano regolatore energetico comune per tutta la valle.
    Oggi possiamo pensare di organizzare in maniera unificata i servizi e gli acquisti, per esempio.
    Se nelle sedi decisionali ci si presentasse come Valtaro e non più come piccoli comuni credo che i risultati da portare a casa sarebbero significativamente migliori.
    Non fermiamoci a pensare o a parlare.
    Avanti con Valtaro comune.

  52. Massimo Gatti

    Ottima iniziativa, l'attualità e il buon senso possono solo che spingere in questa direzione

  53. Pari

    E' LA "SOCIETà CIVILE" che finalmente sembra svegliarsi. Avanti così! "Famoli neri"

  54. Danilo Colombi

    Se ho un solo comune in una città come Bologna, Torino o Genova può essere possibile aggregare anche i comuni della valle. Ma non può essere solo una giusta ragione di risparmio, si possono immaginare molte ragioni di razionalità e di sinergia, tali da rendere possibili progetti importanti, non ipotizzabili dai piccoli comuni.
    Però... occorre affrontare seriamente i temi dello sviluppo sostenibile della valle, che sia fatto per migliorare e progredire nella conservazione dei pregi e della godibilità per tutti.

  55. Alfri

    Caro Gigi come sempre sei sempre attento ai vari problemi che ci circondano.... ovviamente sono completamente d'accordo anche perchè questo è un momento storico nel quale è troppo importante CONCENTRARE i problemi, l'organizzazione ma sopratutto "i costi", quindi ben venga la fusione dei comuni.. batto un colpo!

  56. Ciffo

    In pratica siamo obbligati da una legge che entrerà in vigore nel 2013, quindi questa non è una proposta ma una constatazione di quanto avverrà.

  57. Marco Biasotti

    Caro Ciffo....e invece nò.
    Prima di tutto non si sa se la legge entrerà in vigore, poi, un conto è fare le cose per bene e in sinergia, diverso è essere obbligati.
    Inoltre, come ho detto più sopra la comunità Europea ADESSO mette a disposizione risorse, anche rilevanti, per questi accorpamenti...quindi.
    Aggiungo che essere fra i primi a farlo e pubblicizzarlo per bene sarebbe un fatto di rilevanza Nazionale quindi un'ottima cartina tornasole per la valle.

  58. La musa ispiratrice

    Caro Gigi, eccoti quà con la tua ultima trovata, sei più obsoleto degl'elettori di rinfondazione comunista; il tuo discorso è un'utopia, non potrai mai mettere insieme.... culture e mentalità diverse... anche se ci dividono pochi kilometri e ti faccio alcuni esempi:

    - ad albareto ci sono 3 tra consorzi e comunalie per la tutela del fungo..... a borgotaro non ti dico... da uno paghi 10 euro dall'altro paghi 15 euro, in una comunalia puoi far pipi nell'altra no!!
    - a borgotaro abbiamo avuto in tempi non molto remoti più società sportive di calcio.....
    - a bedonia 2 compagnie teatrali, voglion sempre copiare borgotaro.
    - gli alpini li abbiamo a compiano, borgotaro, bedonia, albareto.... dovrebbero esserci anche ad ostia parmense se non sono informato male!!
    - i cacciatori sono più uniti.... i pescatori in sincera verità non lo sò.

    Tu pensi di poter fare un unico comune? Che deve scegliere su cosa fare.... quando viviamo ancora di questi piccoli "campanili". Sono piccoli esempi, ma è realtà.

    Comunque Gigi, di una cosa devo darti ragione, la nostra zona ha un grosso potenziale, e per colpa di scelte sbagliate negl'anni passati.. siamo come siamo.... abbiamo risorse del territorio che vanno dai funghi al tartuto, la selvaggina, i piccoli frutti, montagne da sfruttare dal punto di vista ambientale... lo sapevi che sul monte molinatico c'è una pianta carnivora?
    Un turismo di didattica, un parmiggiano reggiano di montagna che tutti ci invidiano... in questo mondo globalizzato forse riusciremo a una fetta anche per noi, certo c'è da rimboccarsi le maniche e questo forse è la cosa più difficile....

    Ma non dimentichiamoci della gente di montagna, che nelle sedi del volontariato, soccombono 24 ore su 24 alle mancanze dello stato... questa è la gente di montagna, dobbiamo partire da loro e arriveremo lontani, da tutti coloro che esprimono sani valori.

    Dimenticavo .... la moschea dove la facciamo a Compiano ad Albareto a Bedonia a Tornolo o a Borgotaro? Tanto risolvimi stò enigma...

    Con amicizia e stima ti saluto.
    La tua musa ispiratrice

  59. Paolo Giliotti

    Io ci voglio mettere la faccia, non la mia faccia personale, ma quella del PD di Borgotaro, so che in questo momento molti si fermeranno e storceranno il naso, perchè se da una lato si richiede a gran voce l'intervento dei così detti "politici", ammesso che io ne abbia le caratteristiche, dall'altro, quando intervengono sono visti come i pidocchi nella minestra ed inoltre ho scritto Borgotaro e qui qualcun altro si fermerà e ristorcerà il naso, perchè pensare a quanto di subdolo ci posssa essere in questo mio intervento, ma siccome lo so ed inoltre ho campato a sufficenza per esser responsabile di quello che scrivo, non ho nessun problema ad intervenire.

    Bene Gigi.... la tua proposta è un esigenza, ma non solo, sarà la conclusione naturale a cui si arriverà sempre troppo tardi, magari quando non basteranno più le attuali dimensioni; oggi non esiste a livello amministrativo nessun coordinamento tra i diversi Comuni, tolta di mezzo di fatto la Comunità Montana, il cui consiglio che emanava la giunta, è stato per anni il vero soggetto politico della vallata, con la giunta dei Sindaci si assiste inermi al banchetto con un pollo, peraltro molto magro, dove ognuno cerca di accapparrarsi le coscie lasciando il resto e partecipando solo quando presume di poter portare a casa qualcosa.

    Ammiro il tuo entusiasmo al quale se ne aggiungono altri e posso aggiungere anche il mio, ma sono sicuro che a livello amministrativo le decisioni che saranno prese perchè obbligate dalla legge si camufferanno come convenzioni tra i Comuni, ma con il chiaro intento di lasciare le cose come stanno, come sono sicuro che se fra 2 anni un candidato Sindaco di qualsiasi comune si presentasse con il programma di arrivare a fare un unico Comune non diventerebbe mai Sindaco.

    E' necessario allora far maturare la coscienza civile dei cittadini in questa direzione..... come? Creando come giustamente dici tu un movimento dal basso che sia in grado di formare la necessaria convinzione dei più che andare verso questa soluzione sarebbe l'ottimale. Non pensiamo che la tua proposta sia un'invenzione, in Val Samoggia nel Bolognese è da anni che stanno lavorando per formare addirittura un unico comune che diventerà il secondo Comune per abitanti dopo Bologna.. la cosa è praticamente fatta, manca solo l'assenso dei cittadini che verrranno chiamati ad esprimersi in un referendum il 25 di novembre, la contropartita è pesante, al di là dei risparmi sui servizi che portera la fusine, ci sarà un contributo di 15 milioni di euro da parte della regione attraverso i canali previsti e la sospensione del patto di stabilità per 3 anni, non sto a spiegare cosa vuol dire, ma spero si capisca.
    Per quanto mi riguarda sono a disposizione anche a trovare contatti con chi è stato l'artefice di questa fusione, percorrere strade già battute a volte è più facile. Non ho intenzione di rubare la scena a nessuno anche se qualcuno probabilmente lo penserà, ma ho piena delega del Partito Democratico di Borgotaro a supportarti nel modo in cui vorrai per far vivere al meglio questa tua iniziativa.

  60. Gabriella Olari

    Che bel argomento sei andato a stanare! Vedro' di contribuire alla discussione.
    Non e' cosi' semplice, a mio parere, affermare che i problemi dei nostri territori, delle nostre vallate si possano risolvere creando un unico grande Comune. Condivido, senza ripeterle, molte delle riflessioni fatte dal Sig. Remo Ponzini e dalla Sig.ra Enrica Scarpenti.
    Intanto, e' sicuramente vero che dalla fusione, perche' di questo si tratta e non di Unione che e' altra cosa, potremmo risparmiare qualcosina, ma proprio qualcosina perche' di uffici in ciascun comune " fuso" ne dovrebbero restare, posto che e' impensabile che la Sig. Rossi di Illica per fare un certificato di matrimonio, debba raggiungere Borgotaro, per esempio ( e non parlatemi di PEC, di autocertificazioni,di semplificazioni, perche' i nostri, sono paesi di anziani che manco sanno cos'e' la PEC).

    Non sparirebbero i servizi tecnici, quelli assistenziali, quelli scolastici ecc.ecc.. Dovrebbero essere pensati per un territorio piu' vasto con marginali riduzioni della spesa e sicuramente pero' con peggioramento dei servizi. Un esempio? L'ASP servizi alla persona: chiedete in giro quali sono stati i tanto decantati risparmi e quella che e' la qualita' degli interventi! Chiedetelo agli utenti, pero', non alle amministrazioni che vi hanno aderito!

    Insomma, pensare su i grandi numeri, puo' aver senso per offrire prodotti industriali, non sempre quando si devono fornire servizi ai cittadini. Il costo degli amministratori e' facilmente desumibile dai bilanci che sono pubblici; lo scorso anno ho fatto la dichiarazione dei redditi allegando anche il CUD del Comune per la mia carica di consigliere, da dove si evince che ho percepito ben 126 Euro annuali! Anche tutti gli amministratori dei comuni limitrofi si trovano in queste condizioni, compresi i Sindaci che percepiscono qualcosa di piu, ma spesso neanche sufficienti a coprire le spese da casa al Municipio. Ho sempre pensato, infatti, che fare il Sindaco nei nostri Comuni sia una forma di volontariato civile. Ad altri livelli, il discorso cambia ed e' la' che si devono effettuare i risparmi!

    Ma non voglio perdermi in questa direzione. Rispetto alla considerazione che insieme si fa sistema, si conta, si hanno finanziamenti e si esce dalle logiche campanilistiche, nutro seri dubbi. Dal campanilismo si poteva e si puo' uscire anche adesso, ma qui vengono in campo la mentalita', la capacita' e l'acume degli amministratori che pero' vengono votati dalla gente e quindi....
    Finanziamenti non ce ne sono piu' per nessuno, ne' uniti ne' divisi. Contare non si conta, perche' come diceva una delle persone che ho citato prima, insieme faremo forse 16 mila abitanti ( Bedonia, Compiano, Tornolo, Albareto, Borgotaro e mettiamoci anche la mia Valmozzola). Del resto non possiamo neanche fare un unico grande comune che comprenda da Santa Maria del Taro a Forvovo! Saremmo non omogenei, con problematiche totalmente opposte. Infine, credo che ogni Comune abbia la propria storia da raccontare e che questa non possa liquefarsi in un magma generale in nome del risparmio. Risparmino a Roma, a Bologna, a Parma.

    I comuni rappresentano un presidio, l'ultimo sul territorio. Se, anziche', svuotarci le tasche, lo Stato (di qualsiasi colore) e la Regione avessero creduto nella montagna, incentivando, non solo a parole, le attivita' sostenibili in montagna, le scuole di montagna, gli uffici postali di montagna ed altri servizi, senza budgettizzare e parametrare ogni attivita' della montagna a quelle esercitate nelle grandi citta', oggi, forse, la montagna e la sua gente avrebbero ancora un futuro.

    Allora che fare? A Valmozzola, abbiamo intrapreso la strada della convenzione con altri comuni limitrofi, Berceto e Corniglio che piu' o meno hanno le nostre caratteristiche e sulla base di questa stiamo mettendo insieme una "task force" a servizio dei tre comuni; servizi sociali, polizia locale, tributi e pian piano tutte le altre funzioni. In questo modo, ciascuna municipalita' rimane con la propria identita' territoriale, ma si diventa piu' efficienti, si confrontano strategie e finalita'.
    Non so se avremo intrapreso la strada giusta, ma noi pensiamo di si'. Non credo, invece, nelle Unioni, perche' in tal modo si creano altre sovrastrutture il cui costo e' a carico dei cittadini. Riassumendo; convenzioni si', unioni no, fusioni no, ma resto sempre disponibile a parlarne insieme a voi anche in possibili e future riunioni. Discutere e confrontarsi rimane sempre il miglior modo di crescere... e a volte anche di cambiare idea. Scusate se sono stata prolissa.

  61. Marco Franchi

    La proposta di Valtaro Viva, di cui io faccio parte, di istituire un solo comune in alta Val Taro e che tu Gigi hai così efficacemente portato in discussione è una soluzione naturale e obbligata per concentrare le risorse e la rappresentanza, al fine di individuare quali bisogni e quali soluzioni sono più appropriate per fermare il declino del nostro territorio.
    Solamente chi ha seguito in questi decenni la vita politica di questa valle sa che i campanilismi e le chiusure mentali di alcuni cittadini hanno fatto sì che la rappresentanza politica fosse di un livello disarmante e inqualificabile.
    I cinque comuni dell’alta Val Taro sono da sempre in simbiosi tra loro, il calo della popolazione ad Albareto, Bedonia Tornolo e Compiano mette a rischio la sopravvivenza di servizi come l’ospedale di Borgotaro che non avrà più motivo di esistere se non servirà un numero di cittadini sufficiente. La difesa della stazione di Borgotaro non può essere lasciata al solo comune capoluogo come fino ad ora è accaduto.
    Di fatto se in uno dei comuni dell’alta Val Taro si crea occupazione ne traggono beneficio tutti i comuni, non è importante se la piscina coperta si fa a Borgotaro, Bedonia o Compiano, l’importante è creare con le risorse di tutti un servizio che serve a tutti!
    Nella realtà le piccole amministrazioni dei piccoli comuni non esprimono più nulla! I sindaci ( tutte brave persone) invece di individuare progetti qualificanti o cercare opportunità di sviluppo per il proprio comune si occupano invece dei cosiddetti camion di ghiaia che vengono concessi a quei cittadini che più li tirano per la giacca!
    La stessa comunità montana è stata un disastro! Un esempio su tutti per far capire le cose: in occasione dell’approvazione del progetto di raddoppio della linea ferroviaria Potremolese, la Comunità Montana era guidata dalla presidente Gabriella Olari, il senatore Vittorio Guasti era membro della commissione infrastrutture, la Comunità Montana avrebbe potuto difendere il tracciato che passava da Borgotaro, ma purtroppo la maggioranza era sostenuta anche dal sindaco di Berceto che naturalmente aveva tutto l’interesse a far sì che il tacciato passasse nella galleria di valico a Ghiare e quindi tutto tacque !
    Se al posto di quella Comunità Montana vi fosse stato un solo comune nell’alta Val Taro forse il sindaco avrebbe potuto fare una battaglia per tentare una difesa, mentre una Comunità Montana con interessi contrapposti no! Certo che non ci sarebbe voluto un sindaco come Salvatore Oppo che in Consiglio Comunale a Borgotaro avvallò il nuovo tracciato da Berceto a Pontremoli attraverso la costruzione di una nuova galleria che escluderà l’alta Val Taro, ma questa è un’altra triste storia….
    E facile dunque dimostrare che i campanilismi sono solo specchi per le allodole per cittadini ingenui, è facile dimostrare che le amministrazioni dei piccoli comuni non sono in grado di fare nulla! Di fatto è anche facile dimostrare che la stragrande maggioranza dei cittadini sono dei menefreghisti e degli individualisti e di quello che succede intorno a loro non gli importa nulla.
    Diamo vita a questo nuovo comune unico, diventiamo più forti, risparmiamo risorse, eliminiamo carrozzoni istituzionali che non servono a nulla! Se qualche cittadino vorrà fare proposte o critiche su temi locali lo potrà sempre fare a prescindere che abiti a Borgotaro o a Tornolo, anche se la mia memoria mi dice che negli ultimi 25 anni le persone che si sono impegnate con idealismo per la buona amministrazione dei nostri territori le possiamo sicuramente contare solo con le dita di una mano!
    Mi auguro che la discussione su temi così importanti possa finalmente coinvolgere i cittadini, a prescindere dall’orientamento politico e li faccia scendere in campo. Anch’io mi rendo disponibile all’impegno.

    Marco Franchi Borgotaro

  62. Cinghio

    L’importanza dei comuni in Italia è stata propulsore di sviluppo economico e culturale. Non sono i Comuni, neppure quelli piccoli, il problema del regresso italiano. Nella catena di istituzioni quella inutile è la Provincia o la Regione. Una delle due deve sparire e la restante per coprire un territorio mirato, cioè con attinenze geografiche specifiche. Unire Comuni vuole dire dare vita ad un ente di grandi dimensioni e noi tutti sappiamo che poi diventerebbe il “palazzo” delle burocrazie (Provincia di Parma ad esempio).
    Retorica e inconsistenza. I Comuni piccoli spariranno al fallimento dell’Italia e non per volontà di Valtaro Viva da lei (sig. Cavalli) tanto pubblicizzata dopo la figuraccia di qualche mese fa.

  63. Paola

    Sono completamente d'accordo con Claudio Agazzi. Se non ricordo male negli anni 30/40 il comune di Albareto era incorporato a quello di Borgotaro , Bedonia e Tornolo erano assieme. Penso che tutto ciò potrebbe realizzarsi solamente se la situazione valtarese peggiora ulteriormente. Il campanilismo è troppo ancorato. I cittadini della montagna dovranno ancora soffrire per anni prima di vedere qualke spiraglio di luce. Quando vedrò un unica fiera, definita la FIERA DEL FUNGO VALTARESE, allora ci crederò. Buon lavoro e buona fortuna e soprattutto tanta perseveranza!

  64. Michele Intenza

    Caro GG, sai già che sono,non solo schierato dalla tua parte, ma sopratutto stufo di una valle che rotola inerme verso il nulla e l'immobilismo politico, in tutti i settori.
    leggendo i post ho notato dà prima con piacere che qualche politico non direttamente interessato ha battuto un colpo, ma pensandoci meglio e rileggendo bene i nomi, non vorrei che gli fosse gia balenato nelle menti di cavalcare l'onda più alta mai vista in valle, l'onda del popolo sovrano.

    in ogni caso Proviamoci TUTTI INSIEME, creiamo un nuovo corso di persone che tengano alla valle e vogliano veramente impegnarsi per la Valtaro e tutta la sua POPOLAZIONE!!!

    Ciao a Tutti.

  65. Max

    73 su 16.000!
    Troppo poco! Ma spero che un vento nuovo continui a far volare le buone idee.
    Purtroppo ho sentito per radio (caterpillar) che il referendum per la fusione tra il Comune di Ponte di legno e quello di Temù ha dato esito negativo.
    I cittadini (dal basso) non l'hanno voluto!
    E la mia piccola esperienza personale mi porta a pensare che sarebbe lo stesso anche nell'Alta Valtaro.
    Non siamo ancora pronti! Non ci resta che parlarne e non solo nel blog, dove tanti ma non abbastanza accedono, in famiglia, con gli amici, sul luogo di lavoro (per chi ancora ce l'ha o continuerà ad averlo), al bar, ovunque....
    Guardate cosa sta succedendo con le Province: una decisione sacrosanta è criticata ed osteggiata nelle forme più energiche in ogni angolo del Paese... ed intanto all'estero se la ridono e ci danno dei provinciali, incapaci di stare al passo con un mondo globalizzato (vd. puntata di Ballarò del 30.10.2012, dove una nostra connazionale, prof.ssa universiataria, che vive all'estero ormai da anni, sorrideva anche se con garbo del nostro/suo Paese e della nostra classe politica avvitata su se stessa, senza un progetto credibile per il bene comune.
    Fino a quando non ci sarà l'obbligo per Legge si faranno i salti mortali, carte false, si inventerà ogni artificio per lasciare le cose come stanno (l'intervento di qualche politico locale in questo blog è illuminante).
    I motivi per sostenere il campanile sono molteplici, la storia, la cultura, la vicinanza ai cittadini, il presidio territoriale... ma questi discorsi pseudo-romantici non portano da nessuna parte, sono fumo negli occhi che potrà essere diradato purtroppo solo da una solida imposizione dall'alto.
    Per me è inconcepibile che si rimandi sempre a qualcun altro, perchè più grosso, più ricco, più fortunato comunque diverso da noi, la responsabilità di risparmiare, ottimizzare, fare sistema. Ma noi no! Perchè siamo poveri, siamo disagiati, siamo sempre stati maltrattati e intanto non riusciamo a realizzare nulla di ampio respiro. Anzi si cerca di ostacolare o si critica a sproposito quel poco che viene fatto o si tenta di fare e intanto la gente è costretta a scappare. E, tanto per dirne una, se si vuole far fare un corso di nuoto ai propri figli bisogna portarli a Fornovo.
    Non posso far altro che condividere il garbato scetticismo di "La musa ispiratrice" e confidare che qualcosa cambi continuando a fare il mio dovere al meglio e offrendo la mia disponibilità per parlarne ma anche sostenere qualche iniziativa che si ritenesse opportuno intraprendere nello spirito laico con il quale è stato dato impulso alla discussione.
    In bocca al lupo!

    GIGI FOR PRESIDENT

  66. Fausto Bianchinotti

    Cinghio alias "Cocco" (sempre pseudonimo su Alice alle ore 02.09 del 01/11/12) utilizza i presenti spazi solo per proseguire proprie battaglie e polemiche personali.

    Poichè questo "sondaggio" poteva, anche, svolgere una funzione referendaria ho apposto la mia firma per esteso ben conscio che si tratta di un argomento che dovrebbe superare posizioni infantili da bambinetti arrabbiati.

    Perciò sarebbe bello che personaggi Cinghiali di nome e di fatto si astenessero dal dire la propria in maniera anonima in modo da poter mantenere il dibattito su un livello diverso da quello cui sono abituati certi soggetti.

    Spezzo una lancia a favore del moderatore che, posso garantire, non ha mai sponsorizzato l'attività di Valtaro Viva se non nei limiti e nei modi concessi a tutti gli altri (se gli altri non hanno usufruito di questi spazi è stato solo per loro volontà oppure per eccesso di maleducazione).

    Perciò auspico che gli animali del bosco si astengano volontariamente dall'inquinare questa iniziativa che, ribadisco dovrebbe andare oltre gli interessi di orticello.

    Per questo motivo non entro nemmeno nel merito delle affermazioni riportate.

    Mi scuso per l'intervento ma non vorrei che anche questa iniziativa venisse strumentalizzata dai soliti noti.

    Ciao

  67. Cinghio "San Quirico"

    Fausto forse il tuo commento è indirizzato ad un’altra persona. Io volevo dire la mia sui comuni poiché dal sito di Delgrosso sono stato indirizzato qui per commentare una proposta che a me onestamente puzza di Valtaro Viva, Rodolfo Marchini per la precisione, che solo pochi giorni fa ha fatto circolare il comunicato stampa sulla questione. Quindi o “diamo a Marchini quello che è di Marchini” altrimenti una volta ci sta che sono gli altri i “cattivi” ma e dai e dai…
    Valtaro Viva, un'altra occasione per cavalcare gli eventi (già scontati)...

  68. Remo Ponzini

    Caro Fausto Bianchinotti

    Io non so di chi parli perchè non frequento il sito di " quella signorina che vive nel paese delle meraviglie ", ma condivido totalmente le tue asserzioni ed i concetti che hai esposto.
    Non ho null'altro da aggiungere. Oggi sono di poche parole.

  69. Stefano Bruschi

    Ottima Idea
    Eccellente Iniziativa
    Lodevole, intelligente e civilissimo Invito di Esvaso ad una corale partecipazione.

    Da subito una sorta di messaggio subliminale a superare le barriere nellÂ’ottica del bene comune: la sinergia tra i siti di Esvaso di Gigi Cavalli e di Valtaro di Mauro Del Grosso Â…!

    Arrivando da buon ultimo, o quasi, ho avuto modo di leggere i contributi dei molti che già si sono fatti avanti.
    Ho quindi poco da aggiungere se non concordare con il fatto che la cosa è ormai necessaria: altrimenti avremo uno splendido territorio pressocchè disabitato … il deserto.
    I pochi, pochissimi sopravissuti continueranno ad osservare l’orizzonte in attesa degli invasori o dei benefattori … che non verranno mai … “Il deserto dei tartari” ?

    LÂ’entusiasmo mi sembra che la faccia da padrone.
    L’entusiasmo deve però essere il carburante per mettere in moto e quindi consentire il cammino della macchina che porti diritta al traguardo del Comune Unico: una strada da seguire, o quanto meno una traccia di massima semplice ed efficace ce la fornisce Claudio Agazzi.
    I dubbi, tanti e legittimi, li leggo nell’intervento di un amico, Luigi, a cui dico che con i dubbi si animano le discussioni, nessuno nasce imparato, a cui poi, nondimeno, devono seguire le azioni costruttive e definitive. Se Luigi mi permette, però nella sua lunga e dettagliata analisi mi sembra che abbia ragionato nell’ipotesi che le regole attuali (solo per esemplificare, retribuzione degli assessori e sindaci e cose simili) debbano valere anche in futuro … sarà effettivamente così?
    Facciamo un Comune Unico e non possiamo cambiare, per migliorare, un poco di burocrazia?
    Altra cosa, sempre a proposito di risparmi è che unendo alcune funzioni il numero degli addetti non diventa per nulla uguale alla somma di quelli attuali, anzi … : anche in questo caso le sinergie da mettere in cantiere sono tante.
    Importantissimo poi è il numero degli abitanti: qual è il potere contrattuale di una comunità di 100 abitanti rispetto ad una di mille o piuttosto ancora ad una di diecimila …?
    Facendo una ragionamento uguale ed opposto andiamo a vedere il numero di abitanti degli attuali Comuni 20, 40 o 60 anni fa.

    Un dubbio sul futuro Comune però ce l’ho anch’io e riguarda la sua estensione e composizione: ritengo più opportuno optare per una fusione a tre (Bedonia, Toronolo e Compiano) che non quella a cinque: altrimenti mi sembrerebbe di rifondare una nuova versione della Comunità Montana oppure una piccola provincia …
    … è chiaro che tale scelta può e deve essere influenzata anche dai concreti vantaggi che i cittadini possono ottenere, optando per l’una o l’altra soluzione.
    E questo può solo emergere da una seria analisi di fattibilità che trova spazio nelle linee guida abbozzate da Claudio.

    Per chiudere un paio di considerazioni:
    1. così non si può rimanere, non sussistono le condizioni di sopravvivenza …
    2. molti di voi ricordano sicuramente una cosa simile nata ed, ahimè tristemente defunta sul Forum: iniziò il 13 febbraio 2010, si esaurì il 24 ottobre 2012 con 39 interventi ed un rotondo nulla di fatto !?! Questa NON può essere la replica …

    Grazie
    Stefano Bruschi

  70. Marco Cacchioli

    Dato per assodato che l'idea piace, vorrei iniziare a proporre qualche spunto di riflessione. Lo faccio linkando un post del blog On The Nord (http://onthenord.com/2012/07/23/tra-cinquemila-e-ventimila/), del mio amico Stefano Catone, che riprende i dati apparsi qualche mese fa sul Sole 24 Ore.
    Leggendo tra le righe delle spese per consumi intermedi dei Comuni, si può scorgere, come scrive Stefano, una maggiore efficienza dei Comuni con numero di abitanti compreso tra 5.000 e 20.000 rispetto a quelli di dimensioni inferiori.

    A seguire video intervista al sindaco di un comune comasco che ha aderito all'Unione dei Comuni Terre di Frontiera (http://www.terredifrontiera.co.it)....

  71. Gianpaolo Serpagli

    Caro Esvaso,e cari commentatori (questa volta moltissimi),
    la mia storia amministrativa (abbastanza corta) e politica non ha pregiudizi su unioni, fusioni e alleanze. Meglio ancora sono abituato a lavorare insieme ad altri amministratori o a discutere insieme ad altri politici della nostra valle.
    Ma, visto che sarei troppo prolisso e noioso (più delle altre volte) nell'argomentare le mie opinioni e la mia visione sulle unioni e fusioni, chiedo a tutti di poter partecipare ad una discussione pubblica in cui venga sviscerato il tema proposto in tutti i suoi aspetti. Ringraziandovi per la discussione in atto che vitalizza la vita politica della valle aspetto l'invito.

    Gianpaolo Serpagli

  72. Rodolfo

    Due anni fa lanciai la proposta come provocazione e aprii una pagina su faca book con il corollario Progettiamo la Valtaro come provocazione rispetto alla contrarieta' che avevo incontrato in Consiglio comunale a Borgotaro dov'ero consigliere. Ma le cose cambiano e oggi alcuni esponenti della politica si sbilanciano. Persone, come Giliotti, che dice di avere un mandato dal Pd a collaborare. Siamo alla rivoluzione copernicana! Ai pochi reprobi-eretici di Valtaro Viva fa riscontro un coro di intellettuali, di sociologi, di giornalisti e di politici per fermare il declino della Valtaro. Ne siamo felici, nonostante Cinghio, anzi proprio a causa di Cinghio! Ma ora bisogna guardare avanti.
    Obietto sui due ipotetici comuni per due principali ragioni.
    La prima: due comuni continuerebbero a segnare la divisione, forse,anzi, l'approfondirebbero.
    La seconda: all'interno degli ipotetici due comuni non ci sarebbe l'equilibrio necessario a garanzia di tutti. Fare un comune tra Albareto e Borgotaro potrebbe essere percepito come una specie di annessione del piu' piccolo da parte del maggiore. Analogamente, benche' in misura minore, potrebbe capitare tra Bedonia e Compiano con Tornolo. I cinque comuni insieme, invece, sarebbero perfettamente equilibrati nei loro 15.000 abitanti, nelle loro risorse storico-culturali, nei loro beni ambientali, nel valore dei loro monumenti, etc. etc. C'e un obiettivo sbilanciamento su Borgotaro di alcuni servizi, come ospedale scuole superiori ferrovia, ma ormai tutti i cittadini dei cinque comuni e non solo li considerano come propri presidi sociali e nessuno ne e' certo geloso. A mio parere, quindi, queste ragioni rendono piu' fattibile un unico comune rispetto ad altre soluzioni.
    Aggiungo poi che per avere piu' forza occorre essere uniti.
    La postilla la lascio per quello che parla di interesse opportunistico da parte mia. Caro signore, per questa come per altre prese di posizioni mi sono preso del sognatore. Le pare che possa aver cambiato natura alla mia eta'?

  73. Ginghio 5

    Questo commento non è stato validato per i contenuti espressi e posti in forma anonima.

  74. Fausto Bianchinotti

    Vede Cinghio ha scritto ancora senza firmarsi perchè? Ha paura di cosa?

    Il fatto che Lei affermi che Valtaro Viva sale sui carri in corsa e che Lei esprima giudizi senza fondamenti è grave, anzi, gravissimo.

    Perchè lei deve sapere che personalmente IO ci ho solo rimesso ad espormi mediaticamente e l'unico motivo per cui l'ho fatto è stato per permettere di rompere l'egemonia creata dalle strutture di partito (e l'ho fatto ben prima che i grillini di ultimo grido salissero sul carro, io l'ho fatto da solo).

    Sono anni che ci si espone per eliminare la diatriba "destra-Sinistra" e per superare il "campanilismo intra Comunale".

    Sono anni che dico che possiamo contare qualcosa solo se ci proponiamo come unico organismo "territoriale e politico".

    Sono stato il primo sostenitore dell'idea di un Partito della Montagna (da cui poi ha preso forma il movimento Valtaro Viva) e, come movimento abbiamo sempre sostenuto la necessità di riunire le forze.

    A testimonianza di quanto sostengo le riporterò in calce un mio intervento di tanto tanto tempo fa.

    Per questo stesso motivo, terminata la campagna elettorale che si è svolta a Borgotaro mi sono messo a disposizione nei limiti delle mie competenze e del mio tempo di chi ha l'arduo compito di governare (si chiama senso civico e non figura di cacca, ma non sono certo possa capire).

    Ho messo da parte la mia ideologia per il bene comune.

    Detto questo auspico che il Sindaco e la Giunta del Nuovo Comune della Valtaro abbiano un volto femminile. Sono certo che Serpagli e tutti quelli che ci hanno governato fino ad oggi si metteranno a disposizione sapendosi fare da parte a favore di figure femminili.

    A mio parere, in questo momento storico l'unico sistema per poter garantire trasparenza e correttezza e distacco dalle precedenti fallimentari politiche è che la nuova classe amministrativa sia in grado di portare contemporaneamente I PANTALONI, I NOSTRI FIGLI IN BRACCIO, E IL TACCO 12.

    Intendiamoci se Serpagli è in grado di riunire tutte queste competenze avrà di certo il mio appoggio.

    Qui ci vuole una DITTATRICE ILLUMINATA.

    Cighio, torno a te... leggi quanto scrissi tempo fa, molto prima che tu potessi sostenere che la cosa era ovvia ed obbligatoria.

    Ciao

    -------------------------------

    Tratto dal Forum Valtaro alla vigilia delle elezioni Regionali

    "Risposta di Fausto 00:32 - 02/03/10
    Sono convinto che sia il gioco delle parti non addentrarsi in programmi concreti che impegnano perchè così inducono l'elettorato a dare un giudizio di appartenenza più che di fiducia.

    Chi è di centro sinistra non si espone perchè ha una tradizione favorevole nelle nostre zone, allora meglio il silenzio di false promesse.

    Che poi silenzio vero e proprio non è, perchè ci sono costantemente i lecchini sui forum anonimi e sui giornaletti che fanno della propaganda subliminale.

    Nel centro destra sinceramente non trovo candidati veramente forti e legati al nostro territorio.

    L'unica candidatura che mi piacerebbe veramente sarebbe quella di una donna, unico essere in grado di allacciarsi le scarpe e compiere contemporaneamente almeno un altro gesto, poi ci mettono passione vera e per natura sanno pensare al bene della comunità non solo alle proprie tasche.

    Solo che quando arrivano alla stagione valida... diventano inevitabilmente e giustamente madri perciò non si possono più dedicare alla politica.

    I nostri Amministratori hanno fatto loro il motto del forum delle valli : non parlare se ritieni di non migliorare il silenzio.

    Comunque il silenzio assordante che ascolto in questi giorni di sicuro non aiuta le attuali amministrazioni perchè in questo stato penoso della montagna ci hanno portato loro (anche se provano a scaricare tutte le colpe sul governo centrale), e solo delle valide giustificazioni potrebbero indurre gli indecisi a dargli un'altra opportunità.

    Votiamo per le Regionali ed è proprio la Regione Emilia Romagna che si è dimenticata che esistiamo perchè ha ben altri problemi da affrontare verso il Bolognese perciò o cominciano ad impegnarsi o si scordano che io voti i loro galoppini.

    Ci vuole una donna in gamba (di destra o di sinistra), dei nostri posti, che metta in riga tutti i finti personaggi interessati alla salvaguarda delle nostre valli.

    Però si potrebbero anche lasciare le schede bianche e considerare la statistica come punto di partenza per la creazione di un partito della montagna."

  75. Camillo

    Questo commento non è stato validato per i contenuti espressi e posti in forma anonima.

  76. Commisario Montalbano

    Questo commento non è stato validato per i contenuti espressi e posti in forma anonima.

  77. Marco Biasotti

    A... Montalbano...

    MA V...........! TU E TUTTA L'INGHILTERRA.

  78. Valeria M

    Dico la mia e penso anch'io che sia giunta l’ora di far finire il tempo del campanilismo, dobbiamo aprire la strada all'unione comunale e condividere tra tutti i servizi essenziali come scuola, sanità, manutenzione strade, trasporti pubblici e scolastici, polizia municipale, gestione degli uffici comunali e manutenzione degli edifici pubblici, ecc. ecc, come se fossero in un unico e grande municipio.

    (incollo anche qui perchè più attinente)

  79. Gigi Cavalli

    26 Novembre 2012
    Referendum in Valsamoggia per l'unione dei 5 Comuni

    Approvata con il 51,47% dei voti favorevoli (48,53% contrari) la proposta di fusione in un unico comune di 5 comuni della Valle Samoggia: Bazzano, Crespellano, Savigno, Castello di Serravalle e Monteveglio.
    I sì hanno prevalso in tutti i Comuni: Monteveglio (59,03% contro 40,97%), Crespellano (57% contro 43%) e Castello di Serravalle (51,74% contro 48,26%). No alla fusione da Bazzano (58,52% contro 41,48%) e Savigno (56,75% contro 43,25%).

    Ora avranno un risparmio di 250.000 Euro/Annui, mentre in arrivo ci saranno 18 milioni di Euro di incentivi e lo svincolo per 2 anni dal Patto di stabilità.

    A buon intenditore poche parole.

  80. Luciana Bertorelli

    Ho appena letto questo blog e sono d'accordo con Gigi!
    io sono nata ma non sono residente a Liveglia, una piccolissima frazione di Bedonia, da piccolissima risiedo a Genova e poi a Savona, ma torno tutti gli anni nella casa natale in estate! Liveglia è un paese che d'inverno conta 4 nuclei abitativi, composti di 1 sola persona! ..e d'estate si riempie con le persone che tornano al paese d'origine.
    Bisogna fare in modo di contare di più ed il solo modo è quello di unirsi!...ma bisogna mettere delle persone competenti nei punti chiave che non "dimentichino" coloro che non hanno voce o non sanno farsi sentire!! il problema è sempre quello: delle PERSONE!!!

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