
Si sa, il ferro bisogna batterlo quando è caldo.
Devo obbligatoriamente tornare sull'argomento del Comune Unico della Valtaro, il riscontro è stato talmente sentito che non posso sottrarmi a un'analisi su ciò che ha suscitato.
La partecipazione è sotto gli occhi di tutti, il blog è stato molto frequentato e commentato, oltre al riscontro incisivo dovuto al "passaparola" registrato su Facebook.
Tra questi non c’erano coloro che la pensavano diversamente o che avevano dubbi sull'unione a cinque, il timore era di non essere compresi dalla stragrande maggioranza di chi la pensava in altro modo e quindi non se la sono sentiti di scrivere la propria opinione, però me lo hanno manifestato tramite mail, telefono o di persona.
Quando si deve affronatre una scelta, importante e radicale come questa, è giusto e corretto che sia perlomeno condivisa dalla maggioranza della cittadinanza.
Ecco il motivo di ritornare sull'argomento, proprio per dar voce a chi la pensa in altro modo o vorrebbe a sua volta dare consigli di fattibilità.
Il timore più ricorrente sarebbe la futura supremazia di Borgotaro a discapito degli altri 4 Comuni più piccoli, praticamente il Sindaco sarebbe sempre un borgotarese, il numero dei suoi abitanti lo avvantaggerebbe numericamente, da qui la preoccupazione di Albareto, Bedonia, Compiano e Tornolo di diventare “Frazione” a tutti gli effetti.
In molti si chiedono:
- Quando ci sarà da aggiustare la strada di Grondana o Momarola, verrà fatta prima o dopo di quella di Valdena?
- I servizi principali saranno ulteriormente dislocati a Borgotaro?
- Gli sforzi economici e strategici fino ad ora attuati nei singoli comuni saranno stati vani?
- I finanziamenti saranno equamente distribuiti tra i cinque?
- Non sarebbe più condivisibile la scelta di creare invece due grandi Comuni: uno con Borgotaro e Albareto e un altro tra Compiano, Tornolo e Bedonia?
- I dipendenti in esubero sarebbero licenziati o si attenderebbe a mano a mano il pensionamento?
- La sede principale del nuovo Comune ricadrà, come pare ovvio, su Borgotaro?
A questo proposito ricordo che il Comune di Borgotaro non possiede un Municipio di proprietà (è in affitto), quindi si potrebbero vendere le due sedi e le altre proprietà della nostra Comunità Montana, nel 2013 sarà dismessa per Legge e dirottare gli introiti per realizzarne un nuovo fabbricato. La sede centrale del Comune Unico della Valtaro verrebbe dislocata così al centro del nuovo territorio costituito, contando che tale possibilità gode di finanziamento di Regione, Governo e Comunità Europea. Questo è comunque un argomento che si potrà valutare strada facendo.
Tornando invece al concreto… in poche parole è sorto il forte dubbio, aldilà del campanilismo, che Borgotaro cresca ulteriormente e si consolidi, mentre gli altri quattro vadano incontro a morte certa o mal che vada rimangano agonizzanti.
La soluzione è una sola, proprio come ho già anticipato, trovarsi e parlarne tutti assieme, favorevoli, contrari e incerti… e se si vuole iniziare da qui la porta è sempre aperta.