
Inizialmente l’ho “colta” come una delle fotografie che scatto quotidianamente, tant’è che l’ho messa da parte come tante altre, però, a riguardarla bene, qualcosa racconta.
Si tratta di un ritaglio di carta, lasciato su una panchina dei “Giardini” e quando l’ho trovato era mitigato da un debole raggio di sole del mattino.
Da quel bacio “stampato” da due labbra imbellettate e con una frase a corredo: “Detto e fatto, ci vuole concretezza”, si possono abbozzare un paio storie e altrettanti interrogativi...
la nostra Lei sarà rimasta su quella panchina, sola con il suo biglietto in mano da consegnargli, ad aspettare invano il suo Lui e lì lo avrà malinconicamente abbandonato in segno di resa e a testimonianza di una sua presenza?
Oppure la nostra Lei avrà fissato un appuntamento con il suo amato e Lui puntualmente si sarà presentato e lì, in un abbraccio da “stritolarsi le ossa”, il biglietto sarà uscito inavvertitamente di tasca?
Siccome le panchine sono da sempre testimoni mute degli incontri amorosi, mai sapremo cosa avrà rappresentato quel bacio abbandonato sulla panchina.