The Dark Side of the Moon

È un anniversario che non si può fare a meno di ricordare. 24 Marzo 1973, usciva l’album che avrebbe fatto la storia della musica. 24 Marzo 2013, dopo quarant’anni, sono ancora qui a parlarne. Già questo potrebbe bastare.

The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd è senza dubbio uno dei dieci album a cui non potrei rinunciare se mai dovessi affrontare un lungo viaggio, ipoteticamente proprio sul lato oscuro della Luna.
Oggi ho ripreso in mano il CD, l’ho riascoltato con la dovuta attenzione, celebrandolo in qualche modo. È difficile da credersi, ma quella sua modernità è ancora lì a farsi sentire, a contraddistinguerlo, a far comprendere perché sia il disco più venduto di sempre: oltre 50 milioni di copie.
C’è anche da dire che con questo album i Pink Floyd cominciarono un percorso che li porterà a "The Wall", alla loro immortalità musicale.

Il primo ascolto fu a casa di Paolo, 1980 o giù di lì, l’ LP non era nemmeno suo, l’aveva prestato Diego a suo fratello Piercarlo, lì per lì non ci entusiasmò più di tanto, entrambi eravamo concentrati su ben altra musica, quella di casa nostra, quella dei cantautori italiani. Tuttavia, nel 1984, anno in cui comprai il lettore, ricordo bene che fu uno dei due primi CD che acquistai, il secondo fu "Breakfast in America" dei Supertramp, altra pietra miliare della musica.

È un disco che ha segnato un’epoca, da non considerare uno dei tanti sullo scaffale, un disco che si è reso indimenticabile, indelebile, una pietra miliare della musica contemporanea.
Andare oltre, star qui a scrivere altro, diventerebbe banale, la cosa migliore è ascoltarlo oggi pensando a cosa realizzarono allora. Quello che ho fatto.


16 Commenti
  1. Carlo

    Il mio svezzamento l’ho avuto ascoltando per la prima volta The Wall e da allora non ho più smesso di chiedermi come hanno fatto a creare certa musica.
    Ti stimo fratello floydiano !

  2. Il Magno

    The Dark Side è il disco che meglio rappresenta lo scorso secolo. Un punto di arrivo, la meta dove in tanti volevano arrivare. C’è chi ci si avvicinò ad un soffio come Traffic e Robert Wyatt oppure il jazzista Miles Davis. Ci son riusciti loro con il primo dei tre compcet album sull’alienazione della società moderna (il secondo Wish you were here, il terzo Animals). Semplice, armonioso, innovativo, profondo e fluido. Una intensità di emozioni dalla prima nota all’ultima. Ad ogni ascolto si rinnova l’ imbarazzante malinconica sensazione di farlo per l’ultima volta.
    Questo album ha chiuso una epoca di sperimentazione e ricerca musicale nella quale proprio i Pink Floyd furono tra i primi pionieri, ha riscritto le regole strutturali della musica pop-rock dettando i metodi fino alla fine degli anni 90.
    Le 50 milioni e più di copie vendute celebrano The Dark Side of The Moon come evento secolare.
    Il disco è messo nel blocco dei 3 suindicato dagli stessi membri dei Pink Floyd, eppure The Dark Side nasce a Pompei durante le registrazione del omonimo Live con ancora nel DNA Meddle.
    The Wall è un’altra storia, di fatto il primo disco da solista di Roger Waters, David Gilmour non partecipò alla produzione al di fuori di un brano, Rick Wright espulso.
    Per me proprio la genialità e la qualità di Rick fu importante per il miracoloso The Dark Side, Breathe, Time, The Great Gig in the Sky e Us and Them sono i pezzi scritti dal tastierista che contribuì oltre alle tastiere anche con una impeccabile parte al pianoforte.
    Potrei continuare per giorni a scrivere. Consiglio la ristampa “immersion” decisamente costosa ma completa di documentazione storica.

  3. Maria Pia

    I Pink Floyd li ho conosciuto grazie a brother, penso che sia il disco e poi il cd che ho ascoltato di più in assoluto. Non sono in grado di fare una critica musicale, so solo che è lì e ogni tanto lo riascolto. Mi piace e mi è sempre piaciuto e sicuramente lo ricomprerei se dovesse sparire dai miei CD

  4. Marino

    Il mio gruppo preferito, album bellissimo, lo ascolterei mille volte, specialmente coi miei amici gigiola e fausto alle 5 terre, dopo 3 bocce di vino in spiaggia stesi a guardare il mare e le straniere che passano, cercando di sbiascicare parole in inglese per tirare qualche gancio, oppure in russo, sognando di essere da un'altra parte in un'altra vita.

  5. Remo Ponzini

    Un complesso che ha imperato dagli anni 70 in poi e dove ogni singolo componente era un artista che brillava di luce propria.
    Ne sgorgava una musica penetrante che ti avvolgeva con una dolcezza struggente come se ogni strumento venisse a strimpellare sul tuo cuore. Una miscela di voci e suoni amalgamata con una sapienza ed una maestria infinita.

    Ho ascoltato tutto il video di 49 minuti che ci è stato linkato per rinverdire i miei ricordi che si erano assopiti ma sono certo che li riascolterò quanto prima. La classica pietra miliare che rimarrà per sempre.

  6. Giuseppe Cartegni/Peppo C.

    Non posso certo dire di non sapere nulla dei Pink Floid e nemmeno di non averne apprezzato le espressioni artistiche, però la data del 24.03.73 non mi ha detto niente e continua ad essermi insignificante. Se qualcuno mi dice 24 Marzo, io istintivamente penso a quello del 1944.
    Mi viene il dubbio che dopo la colossale sciocchezza della democrazia liquida e quella della geografia liquida (Kabul collocata in Iraq), sia in arrivo anche la storia liquida.
    Un consiglio: se vi capita di andare a Roma, tenetevi un oretta libera ed andate a vedere il cancello realizzato da Corrado Cagli in memoria del 24.03,1944. Non ne uscirete felici, ma sicuramente non sarà tempo sprecato.
    Peppo C.

  7. La Storia ha tante interpretazioni

    Ascolta Peppo C.

    Nel link che ti riporto qui sotto c'è di sicuro qualche riferimento al mese di marzo ma ci sono anche milioni di morti di cui ci si dimentica sempre!!!

    Prova a leggere i numeri una, due o tre volte e forse capirai, sempre se riesci ad aprire la mente, che le ideologie estreme, nere o rosse che siano, portano sempre dei morti!!!

    Questo per dirti che il tuo intevento polemico-politico NON c'entra proprio una pippa con l'argomento musicale di cui si sta discutendo!!!!

    http://www.marxists.org/italiano/reference/nero/intro.htm

  8. Betta

    Gli Iron Maiden li interpretarono a loro modo con "UP THE FLOYD".
    Di loro rimarrà qualcosa che la gran parte degli altri gruppi potrà solo immaginare.

  9. Nicola Cattaneo

    Che periodo la scoperta di questo disco allora... il bello è che lo vivono un po' tutti gli adolescenti, la passione per la musica, per l'arte, io i Pink Floyd li ho ascoltati per merito di Flavio, un saluto a lui che non c'è più... ringraziarlo è il minimo, questo poi è un disco ENORME, in tutti i sensi, musicale, tecnico, e sui testi... quanto mi ci sono dedicato a tradurli, a capirli... allora non era chiaro un concetto a me, che ora è invece evidente... tutti abbiamo un DARK SIDE, il tenerlo sotto controllo è battaglia quasi quotidiana, loro lo scoprirono forse grazie alla "lunaticità" che colpi il loro compagno dei primi 10 anni di attività, Syd Barret, con effetto davvero travolgente, e anche un po' sconvolgente, ma probabilmente anche consolatorio per tutti... viva The Dark side of the Moon...
    Ma ora una domanda per Marino... ma che tipe agganciavate con tre bocce e Brain damage??? vabbè... non rispondere se non vuoi...

  10. Michele P

    Io l'ascoltai in macchina in cassetta fino a smagnetizzarla. Poi l'album lo comprai in vinile e qualche anno in cd. Sono passati 4o anni ma non mi ha ancora stancato. Consiglio la versione rimasterizzata per chi ancora non l'avesse perché è da brivido.

  11. Peppo C.

    L’estensore del post fir mato “La storia ha tante interpretazioni “ non ha nemmeno lontanamente preso in considerazione l’ipotesi che la mia irritazione potesse derivare da delle ragioni personali e familiari nel vedere celebrare la data del 24 Marzo in connessione con un evento abbastanza futile . No, ha ritenuto opportuno, avendomi immediatamente identificato come un comunista, inviarmi aduna fonte storica incontrovertibile, certificata da quel “indiscutibile storico” che per qualche anno ha, purtroppo, anche esercitato la funzione di presidente del consiglio. Per sua informazione il libro citato, che è della fine degli anni 80, è stato stroncato senza remissione alcuna da tutti gli storici veri ed io, fesso,che lo acquistai, non riuscii ad andare oltre la prefazione. So bene che tutto questo c’entra poco coi Pink Floid, ma uno, di fronte alla propria scala di valori non può e non deve rimanere in silenzio.
    Peppo C.
    Due noticine: Non sono mai stato comunista. “La storia ha tante interpretazioni” è il tipico incipit di chi si appresta a manipolarla. E con questo chiudo e non ritornerò in argomento.

  12. La Storia ha tante interpretazioni

    Peppo C. continuando nella sua ulteriore considerazione ci fa invece capire che è sull'argomento.

    Ha infatti mostrato la sua Dark Side of the Mind.

    Nel lontano 1882 Robert Koch scoprì il bacillo responsabile della tubercolosi che nel XX secolo uccise più di 100 milioni, anche quel 24 marzo è stato più ben importante di quello dell'uscita del disco dei Pink Floyd

    Peppo C. per favore perseverare è diabolico.............................

  13. Il Magno

    Mi sono scordato,
    L’album non ha più tempo. I suoi 40 anni non sono percepiti minimamente dai ragazzi come Freya e Asherche che tutt’oggi impugnano la mitica Fender Stratocaster per suonare brani come Time.
    http://www.youtube.com/watch?v=Nx_wEOs2-3Q&feature=related
    I ragazzi australiani del video hanno 16 anni, fate voi quanto durerà ancora The Dark Side of The Moon…
    Buon Ascolto

  14. Buga

    Mi ha fatto piacere vederti ricordare "Breakfast in America " dei Supertramp, per me l'album più bello in assoluto di sempre. Quando ne parlo i miei coetanei non lo conoscono ed i più giovani non sanno nemmeno chi sono i Supertramp......

  15. TEMPESTA

    Non mi scorderò mai quel 17/05/1989 ARENA di VERONA......che vibrazioni!

  16. PM

    Il mondo della musica piange la scomparsa del designer Storm Thorgerson, morto ieri a 69 anni a Londra. Il suo nome è legato alla realizzazione di alcune delle copertine dei dischi più apprezzati a partire da quella di "The Dark Side of The Moon" realizzata per i Pink Floyd. Ha collaborato anche con Peter Gabriel e The Cranberries.

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