
E pensare che lo immaginavo già nelle notizie d’apertura dei TG o sulle prime dei giornali con titoli del tipo: “Sindaco si presenta in mutande dal Presidente”.
E invece nulla di fatto, al Sindaco Lucchi gli è andata male. Niente manifestazione in mutande davanti al Quirinale, nemmeno con la fascia a torso nudo.
Lo stop alla sua singolare protesta gli è arrivato da più parti, dalle Forze dell’Ordine che gli hanno impedito di spogliarsi nel piazzale antistante il palazzo, dopodiché gli è sopraggiunto un ammonimento dal Consigliere del Presidente della Repubblica: “Se si mette in mutande sarà destituito da Sindaco”.
Le motivazioni che hanno spinto il Sindaco di Berceto a scendere a Roma sono state da lui esposte ai giornalisti presenti (vedi video allegato): “Sto protestando perché con la nuova tassa si scombussola tutto il sistema di raccolta, ad esempio nel mio Comune, dove non ci sono industrie, ma solo ristoranti e bar, queste attività saranno costrette a chiudere, ad esempio per un ristorante la Tarsu passa da 1.500 a 4.600 euro. Così un paese muore".
Alla fine il Sindaco Lucchi ha dichiarato che confiderà nel prossimo Governo e sbottato di avere l’impressione di vivere in un paese sudamericano, perché il Sindaco in Italia è nominato proprio dai cittadini e lui sta facendo l'interesse dei suoi cittadini e tenterà poi di intralciare l'applicazione della tassa.
Sono certo che quanto accaduto è solo la fine del “primo tempo”, per vedere invece come finirà il film basterà aspettare la sua prossima mossa, non credo nemmeno tanto lontana.