
E così è finita. Siamo tutti felici e contenti. Nulla è cambiato. Per l’ennesima volta. Molto rumore per nulla.
Avevamo iniziato con il teatrino, poi siamo passati al circo e adesso non ci resta che immedesimarci nel cinema: “E' un Paese per vecchi”. Ora ne abbiamo la certezza.
Non c’è veramente spazio per idee innovative, per riforme che ormai gridano “aiuto e misericordia”, questo è un Paese che va da solo, che cammina per inerzia, incapace anche del più elementare rinnovamento.
Dopo i tentativi falliti di Marini e Prodi (per fortuna), ora ci ritroviamo una persona di ottantasette anni che sarà costretta a morire al Quirinale, ma solo per salvare la faccia di questa classe politica immobile, inadeguata e incapace di fare il proprio dovere. Sarà l'emblema del loro fallimento.
Non ci credo che tra tutti i cittadini italiani non si possa identificare una persona capace, seria e rappresentativa, sarebbe un insulto all'intero popolo.
Hanno voglia i cittadini a chiedere il rinnovamento politico, a pretendere leggi e riforme, di rottamare il vecchio... sì perché tutto questo ha solo portato l’Italia alla deriva.
Per chi invece si illude che almeno la fola sia finita, che tutto sia risolto… bè è solo un sognatore, un paio di giorni e vedrete che ci ritroveremo ancora tra i maroni un altro pezzo d'antiquariato che di nome fa Giuliano Amato, proprio quello che doveva ritirarsi dalla politica una decina d’anni fa e con 31.000 Euro al mese di pensione.
Stiamo calmi, il peggio non è ancora arrivato, anche se per ora un paio di magre consolazioni ci sono, non ci sarà bisogno di sostituire la fotografia appesa negli uffici pubblici e Crozza avrà ancora per un po' "trippa per gatti".