
Il dubbio però mi sorge: sarò solo io a notare queste sfaccettature o anche altri si diletteranno a osservare ignare persone a compiere gesti celatamente normali?
Se con me ci fosse il mio amico Marco non avrei dubbi, sarebbe il primo a darmi di gomito per attirare la mia attenzione… e invece.
La colazione è un momento di relax, specialmente quando si è in vacanza, motivo validissimo per prendersela con la dovuta calma e dar libero sfogo allo sguardo.
La famiglia in questione è parmigiana, ma non c’entra nulla la provenienza, è solo un caso. Li ho sentiti parlare in spiaggia, al vicino di ombrellone pisano spiegavano i motivi che hanno facilitato Pizzarotti a diventare Sindaco: “Non se ne poteva più di privilegi, di scandali e di mangerie, ormai in Italia abbiamo bisogno di un po’ di onestà, di sobrietà e modestia, proprio quella che noi, gente comune, ci distingue”.
Il giorno dopo, il capo famiglia, in braghette e canottiera, si avvicina al tavolo del buffet e con nonchalance inizia a riempire il vassoio di ogni ben di Dio: cinque yogurt, tre briosce, cinque o sei confezioni di fette biscottate e altrettante di marmellatine e poi un paio di pesche, dopodiché arriva il figlio trentenne per un altro giro di leccornie, infine la moglie, su due piatti stende abbondanti fette di prosciutto crudo e cotto, sovrapponendoci poi teneri panini all’olio.
Evito di descrivere i sotterfugi per imboscare il tutto nel borsone da mare, azione compiuta a fianco del cartello: “Vietato asportare cibi e bevande al di fuori della sala”.
I tre li ho poi visti a pranzo, seduti in pineta a mo’ di pic-nic, soddisfatti e appagati, a gustarsi il “risultato” della mattinata.
Se non fossero in un hotel in Sardegna, se non avessero fatto del qualunquismo sui politici, se non si fossero manifestati come paladini dell’onestà che contraddistingue la gente comune, sarebbe passato tutto in secondo piano, invece non posso che considerarli tre banali miserabili.