
"Parma color Malva" è in edicola in questi giorni, allegato alla Gazzetta di Parma. È un libro che accompagna il lettore, fotografia dopo fotografia, in una splendida passeggiata d’altri tempi, lo fa attraverso strade deserte, uomini con il tabarro, botteghe, vicoli, senza dimenticare l'omonimo torrente e il quartiere aldilà dell’acqua.
Un bel libro di fotografie in bianco e nero che la famiglia Amoretti, fotografi in città da inizio novecento, ha tirato fuori dal cassetto per mostarcele.
Quella che si scorge è la Parma del dopoguerra, della miseria, ma anche quella del boom economico per mezzo dei nuovi industriali, gli stessi che la rendereanno poi famosa nel mondo: Barilla, Bormioli, Simonazzi, Salvarani, Chiesi…
L’opera è davvero piacevole, sia per i testi che la presentano, sia per la scelta delle immagini.
Possibile che non si riescano a mettere insieme le forze a fare un volume così anche per il nostro paese? Eppure qualcosa da raccontare ce l'abbiamo pure noi e sarebbe bellissimo trasmettere la memoria del nostro passato, i ricordi di come eravamo, anche attraverso le pagine di un libro fotografico.