Il vento di Tornolo

Il progetto è stato presentato agli Enti preposti senza condivisione con la popolazione locale
Dopo i comuni di Bardi e Compiano, che con i loro consigli comunali si sono espressi contrariamente alla realizzazione di impianti eolici industriali, anche il comune di Tornolo si è avviato a sostenere la comunità locale nella difesa del proprio territorio. E Borgotaro?

Veniamo ai fatti. Al Comune di Tornolo era stato presentato l’ennesimo progetto per il posizionamento di sette nuove mega pale: due alte 131 metri nella zona del Passo Cento Croci sui terreni della Comunalia di Tarsogno e cinque alte 106 metri nella zona di Casale, a soli 700 metri di distanza dal nucleo abitato dei “Vannini”, che avrebbero un impatto visivo anche sulle frazioni del comune di Bedonia (Setterone, Alpe, Bruschi di Sotto, Bruschi di Sopra, ecc.).

Qualche giorno fa, a Casale di Tornolo, c’è stato un incontro promosso dalla popolazione attraverso Daniele Ecotti, presidente del “Comitato per la tutela di Casale di Tornolo e dell'alta Val Taro”, l’Amministrazione Comunale e l’Impresa esecutrice per esaminare l’opportunità del progetto denominato “Vento di Tornolo”, dove, alla fine del dibattito, il sindaco di Tornolo Cristina Cardinali e l’Assessore Edoardo Squeri si sono pubblicamente impegnati ad opporsi a tale progetto, anche attraverso l’espressione di un voto contrario all’interno del Consiglio Comunale, dichiarazione accolta con grande soddisfazione dai cittadini presenti.

Il progetto è stato presentato agli enti senza condivisione con la popolazione: questo poteva creare il sospetto che il “Consorzio di Rimboschimento di Casale” avesse degli accordi con la società proponente: il presidente del Consorzio, Stefano Figone, ha preso la parole per fugare ogni dubbio, leggendo una dichiarazione e manifestando il forte dissenso a tale progetto, che non rispettava in alcun modo gli accordi precedentemente intercorsi con l’impresa esecutrice, la quale aveva assicurato che l’impianto eolico sarebbe stato impiantato molto più distante dal paese, in zona “Pian Pintardo” (a 2,1 km dalle case) e che i trasporti speciali non avrebbero interessato la stretta strada del paese: entrambe le promesse sono state disattese dal progetto presentato.

Con tale presa di posizione da parte del Consorzio è stato sventato il rischio che, a causa di un progetto non condiviso, si creassero degli attriti all’interno della comunità locale, che invece si è dimostrata compatta nel giudicare il progetto irricevibile, sia per la posizione che per la dimensione delle pale. In particolare, la popolazione, è stata infastidita dalla frase riportata nella relazione di progetto: “l’impianto si collocherebbe in una zona pressoché priva di urbanizzazione”, quasi ignorando la presenza di numerose famiglie nell’area. L’impresa esecutrice ha infine concluso che, vista la contrarietà della popolazione, avrebbe ritirato il progetto.

Foto: passeggiata in quei luoghi



13 Commenti
  1. F@bio

    E dai che si inizia a far ragionare la gente. Adesso a favore delle pale ci sono quelli con il naso lungo !

  2. Bruno

    È veramente un peccato! È l ennesima opportunità che vola via nella nostra valle! Non voglio fare polemiche, ognuno è libero di pensarla come vuole..a me personalmente spiace molto e conosco molta gente che la vede come me! Se continuiamo così qui per i nostri figli sarà davvero molto dura! Grazie Gigi per la pubblicazione

  3. Ricci

    Bruno permettimi di dissentire, quale sarebbe l'opportunita' persa ? Avere sulla testa e tutto l'anno 7 giganti messi lì da una ditta della Valle D' Aosta ha un senso ? Io e la mia famiglia a Casale ci trascorriamo da decenni le vacanze perche' amiamo la natura incontaminata e la tranquillita', la scelta di impiantare pale ci avrebbe costretti a cambiare aria e sarebbe stato un trauma famigliare.
    A gom da fer creser Casel ! Tin bota Bruno

  4. T. Raffaele

    Un’ opera di nessun beneficio per la popolazione, solo un danno irreversibile per il patrimonio naturalistico. Perché queste società così illuminate non si fanno gli impianti in Svizzera o in Val d’Aosta…. A casa loro? Perché dobbiamo subire noi un impatto paesaggistico e naturalistico che genera utili solo per un azienda privata ? E senza nessuna ricaduta occupazionale locale? Il motivo che noi cittadini sosteniamo la zona è semplicemente perché lo amiamo pur vivendo altrove.
    Salviamo tutti insieme la natura e la storia rurale della nostra montagna

  5. SUSANNE

    Ricordo che il Monte Orocco di Bedonia è sotto scacco di un anemometro da 3 anni.
    ACHTUNG ACHTUNG !!

  6. Bruno

    Non volevo creare polemiche! Però io scrivo da persona che vive in queste zone tutto l'anno e pensa anche a come crearci lavoro...e credetemi moltissimi che vivono qui la pensano come me! È più facile scrivere per una persona che viene qui una settimana all'anno! Mi spiace ma è così!

  7. E. Mazzadi

    Grazie Gigi per l'ennesimo tuo articolo. E' bello vedere che la gente capisce quali possono essere i problemi per il territorio e che non si fa "fregare" da delle promesse che non sarebbero state mantenute.
    Nella nostra valle c'è bisogno di lavoro e di progetti sensati. Questo progetto sarebbe stata una "mazzata" per Casale ma anche per altre frazioni davanti, come Setterone, i Bruschi, ecc. Considerate che il campanile di Casale (che si vede nel fotomontaggio) è alto 27 metri: le pale sarebbero state alte 4 volte tanto! Per non parlare della impossibilità tecnica di portare dei tronchi di pala lunghi decine di metri sui tornanti della stradina di Casale.
    Il lavoro va creato con progetti sensati (mini-eolico, mini-idroelettrico, fotovoltaico sui tetti dei capannoni), non con proposte che prevedono la distruzione del nostro territorio a vantaggio di pochi!

  8. Ellealle

    La grande bellezza della nostra montagna. Un patrimonio unico, da non sfregiare.

  9. PK

    Tranquillo mazzadi, che quando i capannoni saranno tutti vuoti sui tetti ci mettiamo il fotovoltaico, col minieolico, mini mi raccomando, e dentro ci faremo un bivacco per gli escursionisti accompagnati da guide abilitate e certificate che fanno esplodere l'economia.

  10. Siamoallecomiche

    Ossignur un'altro che pensa che le pale gli danno lavoro ....
    mi permetta: HAUAHAAUAHAUAHAUAHAUHAUAHAUAHAUAHAUAHAUAHAUAHAU!!!

    Deve essere della stessa "pasta" di quelli che dopo le famose elezioni erano in posta con la lettera del nano sperando di riprendersi l'IMU!!!

    Puo sempre chiedere alla ditta di farsi mettere le pale in giardino cosi sta sicuro, come tanti altri creduloni che avrà luce gratis, lavoro, e una vita serena........ ma mi faccia il piacere!!!!!!

  11. PK

    Lettera rimborso IMU???? mah ... io qui vedo tanti che erano in fila ad un seggio con 2 euro in mano

  12. Giuseppe

    Venti..... di guerra in alta valtaro, prendo un caffè e ascolto. Ciao.

  13. Nicolò Lusardi

    Cosi adesso finalmente nessuno si deve preoccupare del deturpamento del panorama... Evviva... però mi sa che col panorama non si mangia mica... continuiamo a ragionare così che andremo lontano

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