Questa è una di quelle occasioni in cui più che lasciare spazio alle parole, è bene lasciare la parola allo spazio. Più precisamente quello che in via Trieste, la vecchia “contrada” per i bedoniesi, domenica 10 giugno, solennità del Corpus Domini, è stato occupato e decorato da uno spettacolo incredibile, dal nome tuttavia facile: l’INFIORATA, ovvero un vero e proprio tappeto di fiori e felci che è stato steso da decine di mani pazienti e capaci, per onorare a dovere il passaggio del SS. Sacramento durante la tradizionale processione.
Fin dal mattino presto tanti volontari hanno regalato tempo ed energie perché questo capolavoro vedesse la luce: chi ha composto i disegni col gesso, chi ha disteso i petali, chi ha rifinito con segatura e farina… per non parlare di chi si è impegnato per recuperare il tutto, grazie anche alla generosità di chi, questo tutto, l’ha offerto, magari anche sacrificando i fiori presenti sul proprio balcone o nel proprio giardino.
E’ davvero bello constatare come esistano ancora questi momenti di comunità, dove si respira un’aria di festa, di fede, di amicizia. Sono queste le occasioni in cui nasce spontaneo pensare che è bello vivere di semplicità…
La processione avanza solenne, tra preghiere, canti e invocazioni… le campane suonano a festa, i bambini di bianco vestiti sono il segno del primo incontro con Gesù per mezzo dell’Eucaristia. Tutto è secondo le tradizioni più semplici e più antiche, ma ogni volta sempre diverso e speciale.