Sono stato rapito. Non dall'anonima sarda, nè dal mare cristallino e nemmeno dagli scenari mozzafiato, ma da rocce di granito rosa. Ne ero circondato. Ovunque rivolgessi lo sguardo apparivano. Stagliavano il cielo blu cobalto, emergevano dal mare azzurro cristallino, spuntavano tra macchie di mirto verde smeraldo.
Prendevano forma davanti a me come nuvole gonfiate dal vento e con il cambiare della luce e delle ombre, oppure spostandomi di qualche passo, mutavano immediatamente le sembianze, un 'pesce' poteva diventare in pochi secondi un 'uccello' o una 'foca' un 'drago'. In certi momenti sembrava di abitare la terra incantata delle fate.
La piacevole prigionia è stata vissuta tra espressioni terrificanti, malinconiche o sorridenti di squali, civette, delfini, orsi, aquile, pipistrelli, mante, leoni marini, elefanti, rinoceronti, cani, tucani, cobra, tartarughe, foche, balene. Aspiravo a cercare solitarie distese di sabbia e trovavo luoghi affollati da stravaganti presenze: serendipità, ovvero scoprire cose non cercate ed impreviste mentre se ne stanno cercando altre.
Butterfly Green
07/07/2007...pietre corrose dal tempo, accarezzate dalla salsedine, schiaffeggiate dal vento di mare... forme senza limiti, da guardare a trecentosessanta gradi, e se poi lo fai abbracciandole ancora meglio... forme che mutano inconsapevoli a seconda della luce del giorno...
...mi sono persa nelle tue foto, ho visto tutto e niente, belllissime, semplicemente bellissime... è un pà come viaggiare assieme a te...
ma bentornato!