Come ti capisco...con la differenza che io il ballo ce l'ho nel sangue.
Prima o poi, mi dico sempre, troverā qualcuno che voglia venire a ballare il tango con me. Nel frattempo aspetto perchč non vale la pena ballarlo con "chiunque".Ti piace Piazzolla?
che piacere averti fatto ballare! col cuore
l'avevo detto io che qui si sogna..... sempre! anche a occhi aperti!!
"Solo chi avrā danzato con ogni dama e cavaliere della sua sala da ballo, potrā poi superare il loro inganno, solo guardando nel profondo degli occhi di ciascuno si potrā riconoscerne le malvagie radici. Solo divenendo noi stessi inganno, potremo poi combattere il demone, non prima.
Non puā un uomo sano conoscere i rimedi per guarire i mali, e neanche cercarli fintanto sarā sano, solo l'uomo malato conoscerā il male e ne cercherā la cura.
Non puā l'uomo che non ha provato la paura cercare il rimedio per combatterla, non l'ha conosciuta, e non si spreca tempo per sconfiggere ciā che non ci minaccia.
Ogni uomo dovrā abbracciare la propria croce, e solo portando con fatica il suo peso, potrā un giorno riuscire a liberarsene".
Un principe triste tese la sua bella mano ad una principessa, invitandola per un ballo nella luminosa sala, il suo invito non fu accompagnato da parole, perchč il principe oltre ad esser triste era anche muto, ma la soave fanciulla non ebbe bisogno di parole per comprenderne le intenzioni, seppe ascoltare il rintocco del suo cuore e la voce dei suoi bellissimi occhi tristi, ed accettā di ballare.
I due si strinsero in un vorticoso abbraccio, e presero a danzare per la sala all'unisono come in un solo corpo. La principessa si lasciā trascinare in un ballo che sapeva strapparle i pensieri dal vivere, e la tristezza si impossessā del suo cuore. In un raro attimo di luciditā da quel incanto malevole, chiese al principe:
A te bellissimo, ma oscuro cavaliere, che mi conduci in questa danza, chiedo, conosci il perchč del nostro incontro?
E il cavaliere triste, resosi conto che la fanciulla ne aveva scoperto l'inganno, in risposta la liberā dal suo stretto abbraccio, allontanandosi dalla stessa lentamente, sollevato da una nube invisibile, e mentre uno strano sorriso gli si dipingeva sul volto, svan' per sempre.
La sala ora era completamente vuota, anche l'ultimo ospite era svanito e il silenzio regnava incontrastato, la principessa cap' d'esser per la prima volta sola, dopo tanto tempo, e ripensā senza nostalgia a quando quella sala era stata gremita di gente, e di quanti balli era stata costretta suo malgrado a fare.
Miss Vanitā, Sir Egoismo, Mister Impulsivitā, Don Cattiveria, Il principe dell'Apatia, la Regina della Paura, Donna Speranza, il Conte Illusione e tanti altri, a tutti la buona principessa aveva concesso un giro di ballo, e di ognuno ne aveva scoperto l'inganno, l'ultimo, ma non per questo meno temibile era stato il principe della Tristezza, dotato di un potente fascino.
Improvvisamente dalla profonditā della sala un orchestra prese a suonare una meravigliosa melodia, la principessa si girā sorpresa, non sapeva di possedere un orchestra, e vide tanti angeli intenti a creare meravigliose melodie, sorriderle. Ancora stupita per l'accaduto, le mura della sala presero a svanire, ed improvvisamente il panorama cambiā, da una sala da ballo si ritrovā a camminare per uno splendido giardino, dove ogni cosa aveva voce e il primo fiore che incontrā le disse:
Solo chi avrā danzato con ogni dama e cavaliere della sua sala da ballo, potrā poi superare il loro inganno, solo guardando nel profondo degli occhi di ciascuno si potrā riconoscerne le malvagie radici. Solo divenendo noi stessi inganno, potremo poi combattere il demone, non prima.
Non puā un uomo sano conoscere i rimedi per guarire i mali, e neanche cercarli fintanto sarā sano, solo l'uomo malato conoscerā il male e ne cercherā la cura.
Non puā l'uomo che non ha provato la paura cercare il rimedio per combatterla, non l'ha conosciuta, e non si spreca tempo per sconfiggere ciā che non ci minaccia. Ogni uomo dovrā abbracciare la propria croce, e solo portando con fatica il suo peso, potrā un giorno riuscire a liberarsene. "
Piccolo fiore. Disse la principessa. Non esiste una strada alternativa? perchč tanto dolore, tanta incomprensione tanto egoismo nel mondo.
Ti sei risposta, fin quando l'uomo sarā in comprensivo, egoista prima di tutto con se stesso, il dolore non lascerā la sua dimora, non c'č altra via credimi!
Ora va raggiungi i tuoi fratelli, e con loro vivi una vita di gioia, la strada č aperta a chiunque vorrā unirsi a voi, ora sanno di dover ballare molti balli prima di giungere alla pace del loro cuore. Prima prenderanno coscienza di ciā e prima ne usciranno.
La principessa si voltā indietro un ultima volta e vide alle sue spalle tutti i mali che le avevano nuociuto andare via sconfitti. Felice e finalmente libera si tolse le scomode scarpe, e prese a correre libera per il suo giardino ballando l'unica melodia che da sempre avrebbe voluto ballare, la melodia meravigliosa della sua vita.
NDM ... molto bello ...
...e poi lui le disse:"ti va di danzare tra le nuvole insieme a me?"...lei non gli rispose, non ce ne era bisogno, lei aveva giā spiccato il volo sorridendogli...
butterfly green
26/07/2007...mi hai pestato i piedi due volte...non importa ti ho giā perdonato!