E' un ricordo particolarmente bello e commovente la lettura che abbiamo fatto lo scorso anno in biblioteca di alcune lettere del periodo di guerra. Questa sul Natale non la conoscevo: fa riflettere su cosa era il Natale in quei tempi. Bellissima!
Storie di vita vissuta, noi non possiamo nemmeno immaginare cosa possano aver passato, povera gente!!!
Struggenti parole d'amore dove la malinconia, il dolore della lontananza e del distacco si trasformano in preghiera per il bene dell'altro. La delicatezza di quel soldato, di quell'uomo che desidera sapere se i suoi figli sono rimasti sorpresi dei doni nelle loro scarpette riempite 'dau Bambčn', ma prega la moglie di non farsi vedere piangere dai figli che teme soffrano....
Non possiamo immaginare cosa avranno passato i nostri nonni al fronte(io avevo nonno Giuseppe detto Pinon di Bulč e nonno Giacomo di Pariňti di Scopolo in guerra nel Monte Grappa)e le loro mogli a casa ad aspettare e pregare per la loro salvezza e il loro ritorno....
Possiamo e dobbiamo trasmetterlo alle loro generazioni, seguendo i loro esempi di amore, rispetto ed abnegazione:glielo dobbiamo...
Sembra inverosimile eppure lo scrivere era l'unica forma di comunicazione. Ma la cosa che sbalordisce, nello specifico, č la quantitŕ di lettere scritte. Veramente abnorme. Io preferirei farmi qualche anno di carcere piuttosto che subire una condanna a scrivere quasi 500 lettere. Questo ci fa capire, fra l'altro, quando amore ci fosse in questa coppia. Certamente, anche per quei tempi, fu senz'altro un caso senza precedenti. Praticamente irripetibile.
Roberto pavio
24/12/2016Racconto struggente e commovente. Viene spontaneo chiedersi se quell'uomo sia riuscito a riabbracciare moglie e figli.
roberto