58 - 02 Maggio 2017
L'ombra del dubbio
Un'altra Borgotaro si è riunita in assemblea per far luce sulle emissioni e rivendicare il diritto alla salute
Gli spalti del Palazzetto dello sport di Borgotaro erano gremiti, proprio come esige l’ultima partita di campionato, quella importante, la decisiva. A giocarsi il futuro non c’erano giocatori intenti a centrare il canestro, ma i rappresentanti del Comitato L’Aria del Borgo: Marco Cacchioli, Daniele Uboldi e gli Avvocati. La riunione sarebbe stata adatta a chi, in questi mesi, non si è mai informato, ma nega ugualmente la realtà: “Non tocca me e la mia famiglia, cosa m’informo a fare”. In allegato c'è l'intervista rilasciata al Comitato dalla Dott.sa Gentilini, medico oncologo ed ematologo.
La bella giornata da “riviera”, il ponte del 1° Maggio, la corsa AUSL a Bedonia, l’incontro dei genitori con i professori, tutti fattori che non hanno scoraggiato le persone a informarsi su una situazione dai contorni sempre più opachi. Neppure il puntualissimo comunicato stampa, riportato a tutta pagina dalla Gazzetta di Parma, dell’Assessore Regionale alle Politiche Ambientali: “Le esalazioni non sono tossiche, l’azienda riapre”, è servito a ridimensionare le apprensioni della popolazione.
Un dubbio: "Ma se le analisi fossero negative, non sarebbero già state sventolate ai quattro venti?".
Invece, a cinque mesi dall’inizio delle emissioni, non c’è ancora un solo dato “nero su bianco”, una misera rassicurazione scientifica sull’accaduto, ma la solita raccomandazione verbale e politica: “Non c’è nessun problema”. Si continua a negare l’evidenza, come se quei trecento casi sanitari accertati (molti adolescenziali), le 1.000 persone iscritte ai comitati, la lettera dei medici/pediatri, l’intervento dei Carabinieri prima e della Magistratura dopo, facessero solo parte della follia collettiva di un paese. Una condizione ormai ingiustificabile e che inizia a “puzzare” anche ai perplessi della prima ora.
Ombre e dubbi abbondano, le certezze sono invece poche, un intrigo degno del film di Hitchcock.
Però questa è la linea di comportamento del Sindaco, del primo responsabile della salute pubblica, che ripropone ad ogni pubblica occasione la frase: “È una scelta che rivendico”. Dispiace veramente vedere l’intera giunta comunale, compresa la loro rappresentanza politica a tutti i livelli, esprimere solidarietà solo in una direzione e nel contempo remare palesemente contro il Comitato (vedi Consigliere con delega all'Ambiente che si permette pure di fare lo spiritoso su Fb dopo il servizio delle Iene), perciò di non essere a fianco di quella gran parte di cittadini che inseguono la speranza di tornare a una vita normale, di chi ha avuto figli con disturbi e malesseri o di chi annaspa nel buio in cerca di comprensione per ciò che sta subendo. Minimizzare l'idea che a Borgotaro non ci sia un problema è come negare che in Piazza San Marco ci siano i piccioni.
L'assemblea aveva anche lo scopo di snocciolare qualche dato, in ballo non ci sono solo le sorti dei lavoratori, c’è molto di più, c’è una vallata attiva, perfettamente inserita nel suo ambiente, c’è chi investe, lavora e attrae nuove presenze, per giunta a beneficio di tutti. Molte di queste “altre” realtà hanno preso la parola durante l’assemblea e hanno snocciolato il concetto di “un’altra valle”.
Non si possono ignorare i dati delle presenze turistiche nei cinque comuni dell’Alta Valtaro (Fonte Ufficio Statistico della Regione E.R.): 55.000 (di cui 8.200 stranieri) nel 2015 e 63.000 (di cui 10.600 stranieri) nel 2016. Un altro dato da non sottovalutare sono i valori delle abitazioni: nel solo comune di Borgotaro ci sono in vendita 403 immobili per un valore di 52.000.000 di Euro (indotto escluso), senza calcolare che un loro calo del 10% significherebbe un ammanco di 5.200.000 Euro nelle tasche dei privati cittadini.
Il reddito dichiarato all’Agenzia delle Entrate dai borgotaresi nel 2015 è stato di 98.000.000 di Euro, mentre il derivante dagli stipendi medi lordi dei lavoratori ceramici rappresenta circa il 3,4%. Detto in altri termini, il 96,6% del reddito dei cittadini di Borgotaro deriva da altro.
Mi auguro che tutto si possa risolvere e che le preoccupazioni rientrino, ma comunque vada a finire la situazione non è stata governata a dovere. Borgotaro sembra tornata agli ultimi tempi della seconda guerra mondiale, divisa in fazioni contrastanti, una condizione non accettabile per un piccolo e tranquillo paesino di montagna qual è (o era).
Non si può più vivere di frasi fatte, ad effetto, somministrate alla popolazione dalle persone giuste al momento giusto, con la sola convinzione che tutti credano agli asini che volano. La fiducia si trasmette in altro modo, non con il silenzio di questi ultimi tempi, e non certo facendo digerire ai più, a dosi di "Citrosodina", una scelta di pochi. In quel palazzetto, tra quelle 400 e più persone, si percepiva una rinascita civile, annunciando nel contempo la voglia di cambiare il proprio destino e non affidarlo più in mani di altri. Una realtà temuta perché se venisse realizzata le ambizioni fallirebbero.
Gabriella
02/05/2017Si stanno nascondendo dietro a un dito e pensano di farci bere di tutto....... SAPPIATE CHE anche se montanari non veniamo giù da Pelpi con la piena !!!