Sarebbe possibile leggere anche gli articoli precedenti a cui si fa riferimento ? Sarebbe una ricostruzione storica ancor più interessante
Ho sempre sentito raccontare da mio padre, ed ultimamente anche da mia zia a dire il vero, di questo episodio relativo a quell'uomo straordinario che era mio zio.
Era avanti nel tempo. Aveva ragionato sulla polvere della cementifera osservando le tombe al cimitero coperte di questa fuliggine grigiastra e abbondante.
Tutti ci camminavano sopra, le donne la pulivano ma nessuno andava oltre.
Lui aveva 22 anni.
Ha scritto quel che ha scritto sollevando un bel problema. Così tanto che una sera a cena quel pover'uomo di suo padre a tavola in dialetto parmigiano gli ha detto: "Lauro co ti ga scrit sul giornel dal prete che ien venì i carabinieri in bottega? D'la roba d'la puvra."
Cosa abbia risposto mio zio non lo so. Papà e zia non lo ricordano. Ricordano solo il padre preoccupato che con toni amorevoli cercava di far capire a quel figlio intelligente, vivace, precursore dei tempi, di stare attento.
Bella famiglia. Begli esempi.
Lauro amava la sua terra e la gente.
Vedeva ben più in là del suo naso e mica per niente è divenuto quel che è divenuto.
Ce ne vorrebbero tanti, ma in realtà di uomini così ne son rimasti pochi.
Chissa' come mai il nostro caro Giacomino non ci ha proposto questa storia tra le sue tante ( belle e interesanti ) ricostruzioni borghigiane ? Che non interessino a nessuno ?
A Marco
I due articoli richiesti e a cui si faceva riferimento sono ora pubblicati all'interno del post. Grazie
La storia si ripete sempre, il semplicismo dei cittadini anche, gli amministratori sempre peggio! solo poche persone lungimiranti, tenaci, intelligenti e con grande senso civico riescono a farci ragionare ma si ritrovano poi sole! La storia del mondo e' sempre la stessa.. Da millenni
Sapete spiegarmi il grande mistero degli anni 60 ? Ovvero quando a Parma c'era una forte crescita industriale e industrie per esempio come Barilla e Bormioli erano costrette ad assumere in massa personale meridionale mentre i cittadini della Val Taro e Val Gotra emigravano all'estero in massa ?
Taranto insegna ancora oggi. Uomini, donne e bambini soffrono e poi muoiono con il benestare cieco e sordo di tutte le istituzioni. Lavoro o vita? In un paese civile si devono tutelare entrambi, l'azienda prescrivendo la prevenzione e i lavoratori con la sicurezza.
Quando si è accecati da interessi propri, promesse e belle speranze, o da ignoranza, nel senso negativo del temine, ciò che la Storia dovrebbe insegnare alle generazioni future si perde nella nebbia...o nel fumo come preferite. Magari se l'Italia durante la seconda guerra mondiale avesse ricordato come finì la campagna di Russia di Napoleone forse non avrebbe avuto lo stesso tragico destino...ma come detto prima si può insegnare qualcosa solo a chi vuole imparare...il resto è nebbia...o fumo.
"Malipiero
21/05/2018
Chissa' come mai il nostro caro Giacomino non ci ha proposto questa storia tra le sue tante ( belle e interesanti ) ricostruzioni borghigiane ? Che non interessino a nessuno ?"
Mi scortico le mani nell'applauso.
Per Malipiero
U' s'è scurda'.
Fine anni cinquanta. Tecnici tedeschi vennero a Borgotaro per risolvere il problema delle polveri sputate dalla ciminiera. Rimasero un paio di mesi per installare nella ciminiera filtri per abbassare le polveri. Lo scopo venne raggiunto e l’aria nel quartiere della Stazione/San Rocco ebbe un miglioramento notevole.
Laura
21/05/2018La differenza sta nel fatto che il 90% di quelli che hanno lavorato alla cementifera non ce lo possono raccontare perché deceduti,non di vecchiaia...