58 - 02 Luglio 2018

Il burger di Bio Bove

Come inventarsi un lavoro con il cibo da strada e a chilometro zero

Sono andato a pranzare sul Passo del Cento Croci. Non perché abbiano riaperto l’omonimo bar-ristorante, ma per gustarmi il burger di Jacques: una delle ultime iniziative degne di nota, tutta “Made in Valtaro”. Si tratta di un’opportunità di lavoro per un giovane diciannovenne che ha avuto un’idea originale e tanta voglia di mettersi in gioco.
Due anni fa ha terminato la scuola, il corso enogastronomico di Bedonia, poi un anno di Erasmus presso un’enoteca di Bordeaux, dopodiché, al suo rientro in Italia, ha pensato a cosa fare da grande, la soluzione c’era e doveva solo attuarla: allestire un furgoncino per lo Street Food, non uno dei tanti in circolazione, ma uno che doveva puntare sull’alta qualità, sul biologico e con un prodotto a chilometro zero.
 
Il papà di Jacques, Corrado Ferrari, conduce un’azienda agricola ed è uno dei soci del Consorzio Allevatori Biologici Valtaro & Valceno, perciò la materia prima, la carne biologica al 100%, ottenuta dalle loro mucche Limousine, era assicurata e garantita. Una situazione ideale per avere una carne tracciata, sana e di qualità, ma soprattutto per distinguersi dagli altri venditori di strada. Non ha sottovalutato nulla, nemmeno il pane per preparare l’hamburger, infatti, ha scelto di farlo produrre con farine selezionate presso il panificio bedoniese di Squeri Giovanni, stesso accorgimento per i formaggi, prodotti dalla Fattoria Monte Pelpi di Bedonia.  
 
È della scorsa estate il debutto della sua attività, chiamata simpaticamente “Bio Bove”, presso il Lido del Groppo, così, dopo un bagno nel Taro e la calura della spiaggetta assolata, i bagnati trovavano conforto con uno dei suoi sfiziosi panini. Quest’anno invece ha scelto la cima del Passo Cento Croci e lì soddisfare l’appetito di chi vi transita, chi per raggiungere il mare della Liguria e chi il nostro Appennino.
Durante la mia permeanza sul Passo, un’ora circa, oltre una decina di moto e altrettanti automobilisti hanno fatto sosta presso il suo furgoncino, tra questi una famiglia olandese che si è complimentata per quanto hanno degustato, anche se il vero stupore l’ho notato sul loro viso quando gli hanno chiesto la provenienza di quella carne biologica: “Eccola là”, risponde Jacques, indicando le mucche del papà, proprio quelle che stavano pascolando alle nostre spalle.

Tacito

02/07/2018

Dopo due settimane di silenzio (una pausa troppo lunga per chi legge sempre volentieri i tuoi post), bentornato!

Anto

02/07/2018

Bravo Jacques!!! In bocca al lupo per la tua attività! Ottima iniziativa!

Ilona

02/07/2018

Ma bravissimo...ecco i giovani che porteranno avanti l'italia...graziemille gigi..

Carmen Agnetti

02/07/2018

Questo è il futuro. Questi sono i giovani da aiutare (non perchè Jacque ne abbia bisogno) e da sostenere. Una ventata di ottimismo, avanti tutti insieme. Bravo, verrò a trovarti

Silvia

02/07/2018

Come si fa a conoscere i suoi spostamenti ?

Marco Maggi

02/07/2018

Grande Jacques e grande Corrado!

Remo Ponzini

02/07/2018

Quando assisto alla capacità ed all'inventiva di un giovane che ha il coraggio di ideare e creare una nuova attività, provo un senso di stupore che si trasforma in profonda ammirazione. Ci sono già stati altri casi analoghi e devo rimarcare che il nostro Esvasante li ha sempre messi in evidenza sia per il loro significato intrinseco che per mostrare ad altri come sia possibile costruirsi un futuro che, pur apparendo impensabile, diventa realizzabile. Nel senso che "chi non osa non vola" .

Oltretutto si creano sinergie e rapporti con altre aziende che, pur operando in altri settori, trovano punti di contatto e di cooperazione. Mi riferisco a quanto evidenziato nel servizio dove il panificio Squeri e l'azienda casearia "Fattoria Monte Pelpi" (formaggi caprini e bovini da...favola) hanno trovato forme di collaborazione il cui beneficio è reciproco.
Tutte le volte che transito per il passo di Cento Croci ammiro le Limousine al pascolo. Vengono richiamate alla stalla solo alla caduta della prima neve. Più "bio" di così non si può pretendere.

Annoto che i noti "mestieri", che sono stati abbandonati da anni, ricominciano a riaffiorare perchè assicurano un reddito certo se, chi percorre questa strada, ci mette buona volontà e passione. Nel caso specifico Jacques se lo è addirittura inventato con il contributo di suo padre considerando che quelle vacche al pascolo si nutrono di erba sopraffina.
Una capatina al passo sarà d'obbligo considerando la prelibatezza e la salubrità delle sue carni. In bocca al lupo.

Marzia Minora

02/07/2018

Al passo di Centocroci lo posso trovare ogni giorno o solo nel fine settimana? Sarei curiosa di assaggiare il panino e nel contempo complimentarmi con il ragazzo intraprendente. Bravissimo!

Alberto Squeri

03/07/2018

BRAVO: iniziativa, idee, voglia di fare.... auguro il meritato successo

Deborah zerbini

03/07/2018

I mie complimenti!!! Bellissima iniziativa!!! In bocca al lupo !!! Jaches sei un grande!!!!

Jacques Ferrari

03/07/2018

Buona sera scusate se non vi ho risposto prima , per prima cosa vorrei ringraziare Gigi per l' interesse che ha dimostrato per la mia attività. Ringrazio voi per il vostro incoraggiamento. Se volete sapere dove trovarmi seguitemi sulla mia pagina facebook "bio bove" e come dico sempre bio bove solo per amanti della carne.
con affetto Jacques