Gigi, il merito di Trekking Taro&Ceno è immenso, grazie alla loro instancabile voglia di proporre nuovi itinerari, al loro geniale utilizzo dei social, alla capacità di sposare territorio, tradizioni, cibo, ma dare esclusivamente a loro il merito di aver fatto conoscere la natura e le bellezze di queste valli è voler chiudere in un cassetto il lavoro magari meno fashion, ma fatto anche in tempi ben più difficili di oggi, da persone veramente mitiche di questa valle.
Lo so che il tuo pezzo premia chi ha fatto mettere gli scarponi a te, però non puoi non riconoscere che è involontariamente ingeneroso con chi, pur non essendo riuscito a far esplorare il territorio a Gigi Cavalli, è stato guida e maestro per tantissimi altri.
Prima di tutto, il vero monumento della montagna valtarese: Giannino Agazzi, a cui molti di noi Guide, e moltissimi appassionati di montagna e natura appenninica, devono moltissima se non tutta l'origine della loro passione e competenza.
Poi, il mai dimenticato Angelo Massera, animatore del gruppo di Soccorso Alpino valtarese negli anni '80, e motore instancabile della prima identificazione, segnatura e pubblicizzazione della sentieristica delle nostre montagne.
Terzo, il CAI, che con i suoi volontari organizza e mantiene questa rete di sentieri.
Infine cito Luigi Ghillani (www.asterbook.it), massimo conoscitore della botanica dell'intero parmense, che ha portato, negli ultimi venti anni, migliaia di parmigiani alla scoperta della nostra flora e natura.
Infine permettimi un po' di orgoglio personale, voglio aggiungere ai numeri che fornisci nel tuo pezzo quelli che ha fatto nel 2018 il WWF Parma nella Riserva Regionale dei Ghirardi di Borgotaro ed Albareto: 52 giorni di accoglienza interpretativa presso il Centro Visite, 39 eventi per il pubblico (visite guidate, laboratori per bambini, laboratori per adulti), 1275 adulti e 627 bambini (1902 totali) partecipanti alle iniziative.
Complimenti a tutte le guide per il loro prezioso operato a favore della scoperta (e riscoperta) del nostro meraviglioso Appennino.
Le parole opportunamente scritte, dopo le mie, da persona più competente in materia, mi obbligano a una precisazione. Nel mio pezzo ho inteso solo commentare positivamente questo fenomeno tutto attuale messo in luce da Gigi (che anche vi partecipa), fenomeno legato ai flussi turistici e alla possibilità di intercettarli in favore della nostra zona.
Non ho neppure pensato di trattare l'argomento a livello veramente locale, nelle sue profonde componenti e nelle sue premesse, aspetti questi di altro ordine, e che per me riguardano la cultura almeno tanto quanto l'escursionismo.
Ed è solo per questo motivo che non mi è occorso di citare il nome del maestro Giannino Agazzi, della cui amicizia e sintonia vado veramente contento: persona che tante volte, negli anni trascorsi, ho apprezzato come guida in passeggiate rese deliziose anche dalla sua amorevole conoscenza per la natura dei luoghi; ma soprattutto che -tuttora- apprezzo come detentore di una saggezza antica che contempla, al suo centro, l'arte di saper vivere. Mi è quindi cosa veramente grata salutarlo con stima da queste pagine.
Piero Rizzi Bianchi
20/01/2019Spero proprio che qui l'assenza di commenti stia più che altro a sottintendere che, per un fenomeno come questo, è quasi superfluo commentare, tale è l'evidenza del suo carattere positivo.
Ma, come già detto altre volte, io credo sempre bene esprimermi laddove ho qualcosa da dire, e credo meglio farlo quando si possa e si debba parlar bene di qualcosa o qualcuno.
Che queste escursioni siano cresciute nel numero delle guide e dei partecipanti, nonché nel raggio d'azione, è chiaramente un gran bel segno di salute, e di una salute meritata: infatti, insieme al ballo e al canto autenticamente tradizionali (laddove proposti), questo genere di svago è in assoluto il più sano fra quelli oggi praticabili, in Valtaro come ovunque.
Visitare bei luoghi solitamente remoti alla nostra attenzione, grazie al lavoro delle nostre gambe, è anche un modo assai felice di "riconciliarsi lo spirito" con il mondo creato e con la natura: niente di strano, dunque, che si possa anche instaurare un'armonia fra i partecipanti, senza distinzione di provenienza.
Dunque, avanti così! E un "bravo" particolare al nostro Gigi per praticare e apprezzare dal vivo tutto questo.