Dopo più di vent’anni dalla sua scomparsa, il 29 settembre il cantautore italiano Lucio Battisti è finalmente approdato su Spotify, tornando a vivere attraverso le sue canzoni. Basti pensare che nelle prime 24 ore dal lancio 16 delle sue tracce sono arrivate nelle top 200 di Spotify. Ad oggi sono oltre 20 milioni gli streams del cantante sulla piattaforma, raggiungendo un totale di 1.339.014 ore ascoltate.
È “Il mio canto libero” la canzone che ha più appassionato gli utenti, superando 1 milione di ascolti e portando insieme fan di tutto il mondo e di tutte le generazioni. Sicuramente tra questi troviamo i moltissimi nostalgici del cantante reatino, che cantavano le sue canzoni su giradischi o cassetta, ma non solo: gli under 34 rappresentano infatti ad oggi il 62.8% degli ascoltatori di Battisti su Spotify, confermando il forte interesse dei giovani verso un pezzo di storia così importante.
Nello specifico, ecco le fasce di età di ascolto in Italia:
18-24: 24.79%
25-29: 22.82%
30-34: 15.19%
55+: 11.71%
45-54: 9.15%
0-17: 1.18%
Il successo di Battisti non si ferma qui. Al secondo e terzo posto troviamo “Mi ritorni in mente” con oltre 900 mila streams e “La canzone del sole” con oltre 800 mila streams, la prima più dolce e raffinata e la seconda più mainstream per la semplicità degli accordi, nota per essere tra le prime canzone imparate da chi suona la chitarra.
Con questi tre brani – i più ascoltati dell’artista a livello globale – Lucio Battisti è uscito dai confini italiani, raggiungendo Paesi vicini, come il Regno Unito, la Germania e la Svizzera e lontani come gli Stati Uniti e l’Australia.
Ecco la classifica delle top 10 nel mondo:
Il mio canto libero
Mi ritorni in mente
La canzone del sole
Un’avventura
I giardini di marzo
29 settembre
Acqua azzurra, acqua chiara
Con il nastro rosa
E penso a te
La collina dei ciliegi
L’arrivo di Lucio Battisti sulla piattaforma e gli ottimi risultati generati da questo sono uno dei tanti esempi dell’impegno di Spotify nella crescita culturale e musicale dei propri utenti.
Piero Rizzi Bianchi
13/10/2019Non potendo accettare che un ricordo di un così grande cantautore resti completamente deserto di commenti, e non essendo un esperto del genere, mi limiterò a trascrivere i quattro versi de "Il mio canto libero" che fin da ragazzo e a tutt'oggi mi colpiscono e commuovono per la loro magica profondità. Accompagnata da un'atmosfera incantevole di sospensione veritativa, in cui la stessa nota viene iterata per ben venti volte di seguito, qui si trova quella che, per me, è senza dubbio la vetta poetica di tutta la produzione cantautorale italiana:
Pietre - un giorno case / ricoperte dalle rose selvatiche
rivivono / ci chiamano
Boschi abbandonati / e perciò sopravvissuti vergini
si aprono / ci abbracciano
Auguriamoci quindi che, grazie anche alle novità illustrate da Gigi, un po' di questa bellezza e saggezza possa riversarsi, per depurare le menti, nelle malefiche cuffiette oggi dannatamente troppo all'opera.