Sono una mamma e non mi sento per niente sollevata a ritenermi fortunata per avere due bravi figli adolescenti. I genitori sono sempre gli ultimi a sapere cosa accade nella vita dei ragazzi, purtroppo quando riusciamo ad intercettare il pericolo è spesso tardi ma non per nostra negligenza ma per la chiusura dei giovani nei nostri confronti. Mi sento accanto a questa mamma e ne comprendo il dolore ma anche la sua amorevole forza. Un in bocca al lupo anche al ragazzo per affrontare il suo nuovo percorso e futuro.
Muccioli ha seminato e adesso si raccolgono buoni frutti. Hanno restituito la vita a diverse migliaia di ragazzi e vedere infangato il suo nome da una serie tv che fonda il documento su qualche testimonianza è un insulto alla sensatezza. Dopo anni trascorsi lì a Sanpa mio nipote ha ritrovato la dignità, ha ripreso a studiare, ha riprovato a vivere. La mia famiglia deve tutto a questa comunità e a leggere le parole di questa mamma di ferro mi sono ritrovata in quel mondo che ho conosciuto. Sono comunque grandi e nessuno ci ha dato così tanto. Lì qualcuno non ce l' ha fatta, anche per chi è ritornato, per chi ce l' ha fatta, per chi ha voluto solo provarci. Nessuno li ha giudicati o colpevolizzati per i loro sbagli. Ricordate la parabola del figliol prodigo e dell'abbraccio incondizionato ?
Causa Netflix, si parla molto di San Patrignano in questi giorni. Su Facebook ho letto dei commenti terrificanti in merito, scritti da persone che non hanno la minima idea né di cosa rappresenta veramente questa comunità (per i suoi ospiti, i loro famigliari e la società in generale), né che cos'è veramente la dipendenza ed il grande potere trascinante che hanno certe sostanze. Sentire parlare male di Muccioli e tutto quello che ha creato con le sue forze, vedere la comunità rappresentato in modo negativo quando rappresenta l'unica vera salvagente in mezzo ad un oceano che trascina tanta gente in fondo senza via di uscita, mi ha fatto provare rabbia, indignazione e un tocco di tristezza. Quindi, quando Gigi mi ha chiesto di raccontare la mia esperienza, non ho avuto esitazione, anzi, lo ringrazio per aver voluto mettere in chiaro che San Patrignano è un posto dove splende la luce, un posto di cui l'Italia dovrebbe andare fiera perché non ha rivali al mondo.
Grazie, Gigi.
Ci tengo a dire, sono a disposizione per chiunque si trovasse in una situazione simile o ha un problema con le sostanze e vuole più informazione / consigli su come fare, o semplicemente solo per sfogarsi un po'. Ho vissuto sulla pelle la sensazione di solitudine e la fatica fisica e psicologica di portare un peso così enorme senza sosta giorno dopo giorno.... Se qualcuno avesse bisogno, non esitare di contattarmi. Nessuno fa miracoli, ma a volte solo essere capiti e di grande aiuto.
Ho letto con il cuore in frantumi, so cosa é il dolore di perdere tutto ma non la speranza, so cosa significa crescere da sola due ragazzi e arrivare in quella età in cui come genitore non vali niente ma questa lettura credo sia il massimo della sopravvivenza dell'amore incondizionato e non posso che augurare il meglio a lei come madre e donna ma anche a suo figlio che cmq dopotutto lotta per avere una chance e il mio più ringraziamento a questa SanPa per esistere. Grazie anche a te per raccontarci la verità di questa storia , di una vita che credo meriti di più di qualsiasi altra di essere vissuta.grazie e di cuore e un in bocca al lupo di cuore
Tutto questo succederà finché i politici capiranno che penalizzare le droghe funziona solo a favore delle mafie. Ci vuole curare e aiutare, non condannare.
…che tristezza… oggi tutto deve essere spettacolarizzato solo per fare cassetta, non ci si ferma di fronte a nulla …
Ed ecco abili mestieranti rimestare nel torbido con la tecnica vigliacca del dire e non dire ma lasciare aperta la possibilità di immaginare, naturalmente, il peggio !
In tal modo, Ponzio Pilato insegna, me ne lavo le mani e nessuna responsabilità può essermi inputata.
Gigi ha già riportato una bellissima e tragica testimonianza che non richiede alcun commento ma che merita solo di essere letta e riletta fino a consumare le parole.
A chi volesse anche un altro riferimento valido e chiaro su che cosa ha rappresentato e rappresenta San Patrignano, consiglio di leggere il libro “Tutto in un abbraccio” del giornalista Giorgio Gandola.
In poche pagine, chiare, semplici esaurienti ed esaustive è racchiusa la storia della “quercia” Vincenzo Muccioli che per circa 15 anni si identifica con al storia di San Patrignano e poi prosegue fino ai giorni nostri continuando a narrare della “più importante comunità di recupero dalle tossico dipendenze in Europa”. Comunità che in 42 anni ha salvato 26.000 (ventiseimila) persone …
Grazie Gigi di aver voluto spezzare una lancia a favore di chi lottando contro ogni conformismo è riuscito a creare, questa sì, un’eccellenza veramente tutta italiana.
San Patrignano è una "opera d'arte" che veramente ridona la vita a ragazzi spezzati... io sono stata ospite in giornata quale invitata da mio cugino che ha vissuto là 4 anni prima di ritornare alla vita e posso dire che una delle cose più belle che ho visto in vita mia!
Grande SanPa, grandissimi... e grazie di ciò che fate tutti i giorni per i nostri ragazzi nonostante i commenti esterni.
Grazie Lina
Un racconto che strappa il cuore, la signora è una mamma speciale, una mamma che ha saputo combattere per il bene di suo figlio. Grazie Gigi, un grazie alla signora Octavia per averci insegnato che bisogna combattere, senza paura. Un abbraccio forte a lei e a Thomas ♥️
Io credo che a questo mondo esista solo una grande chiesa, che passa da CHE GUEVARA e arriva fino a MADRE TERESA, passando da MALCOLM X attraverso GANDHI e SAN PATRIGNANO, arriva da un prete in periferia che va avanti nonostante il Vaticano
L'ultima puntata ieri sera. L'ho trovata una bella serie, insolita ma poco obiettiva, che presta il fianco al pubblico generalista e all'attenzione di alcuni, a partire dalla coppia Walter e Andrea Delogu che non potevano comportarsi peggio di come hanno fatto e senza un minimo di riconoscenza. Combattere la droga deve essere una sfida incondizionata e lontano dai riflettori, come si usa per la vera beneficenza. Il dinamismo di questa comunità è una reale risposta a chi tenta di sporcarla ma si sa che la perfezione non è umana.
Claudio Agazzi
14/01/2021Ho letto questo pezzo con il cuore in subbuglio.
Sono genitore anche io, sono un padre e so che per una madre è ancora peggio vivere una situazione come questa.
Sono stato a San Patrignano a pranzo, è stato emozionante per me, una piccola cosa certo ma un ricordo che mi porterò sempre nel cuore.
Quello che è riuscito a fare Thomas io non sarei riuscito a farlo. Un grande, ma non per usare un aggettivo, un grande davvero. Molti di noi hanno avuto la vita facile e facile non vuol dire stare bene economicamente, nascere in un certo luogo, facile vuol dire avere quelle caratteristiche all'interno della propria anima che riescono a proteggerti nei momenti di debolezza.
Thomas forse non le aveva, ognuno è fatto a modo suo. E' caduto tante volte da quello che leggo ma impressiona di più le tante volte che si è rialzato, impressiona la sua forza, impressiona il dolore che avrà sentito dentro di se.
Io quello che ha fatto Thomas non sarei riuscito a farlo, questo è certo.
I genitori sono genitori, alcuni sono eroi, quelli veri.
Un abbraccio
Claudio Agazzi