In questi giorni si è tornato a parlare di sfruttamento industriale del nostro territorio, l'interesse delle ex miniere di rame di Corchia (compresa la zona SIC di Belforte-Gorro) da parte di Alta Zinc, una multinazionale australiana del settore, ne è l'esempio, ma vedremo come andrà a finire.
È invece probabile la possibilità di essere seduti sopra ad una sorta di caldera vulcanica primordiale. La zona d'interesse è quella del monte Molinatico e Passo del Brattello, tra Borgotaro e Pontremoli. È infatti in questo punto che si registra l'epicentro, ormai da alcuni anni, di diversi terremoti. Un'attività sismica che potrebbe aver formato delle fessurazioni nel suolo derivanti da un’anomala attività sismica sotterranea? Un dubbio legittimo visto che, in quel versante, si nota il bosco che "fuma e sputa vapore", non certo una consuetudine per le nostre valli.
Da qualche tempo, ai piedi del monte Molinatico, nel Comune di Borgotaro, è possibile notare diversi "sbuffi" di fumo bianco. I punti da cui fuoriescono sono sempre gli stessi. La quota è all'incirca a 800 metri s.l.m., in punti di piena boscaglia e quindi senza case abitate.
Il fenomeno potrebbe essere frutto di “fumarole”? In pratica profonde fessure del suolo da cui fuoriescono vapori e gas ad alte temperature, i quali, venendo in contatto con l'aria fredda di superficie, producono condensa/vapore acqueo.
Le emissioni non hanno regolarità temporale, possono apparire per qualche minuto o qualche ora per poi dissolversi all’improvviso. Ad esempio, nella giornata del 30 marzo sono apparse tre colonne di fumo, a qualche chilometro una dall’altra: due sono scomparse in mezz’ora, mentre una, la più intensa, è rimasta visibile dalle 10 alle 13.
Un'anomalia che mi è anche stata segnalata quel giorno dal Geologo Signorini il quale riferisce di un forte sentore di Zolfo nei pressi della località Vighini, appunto ai piedi del Molinatico (vedi video).
Nessuno fino ad ora sembra però preoccuparsi di questi strani eventi. Individuare il punto esatto per fare un sopralluogo non è facile, anche se al prossimo evento tenterò di raggiungere la zona in modo da identificare almeno uno di questi pennacchi.
Nel caso questi dubbi fossero fondati, si potrebbe iniziare a progettarne lo sfruttamento, questa volta sì, con benefici economici per le strutture ricettive del nostro territorio.
E se fosse per davvero una grande opportunità per l'intera valle? Già immagino lo spot a fine turistico: "Immerso in uno scenario meraviglioso, tra le antiche faggete, protese tra Emilia e Toscana, si nasconde un "calidarium" di acque sulfuree che raggiungono i 40° gradi, dove è possibile immergersi gratuitamente per un po' di relax oppure per la cura delle vie respiratorie o per trattamenti dermo-estetici".
P. s. del 2 aprile, ciò significa che il 1° aprile è passato.
Ora posso pubblicare tutti i commenti che durante la giornata non ho intenzionalmente validato, c'era da rendere questa messinscena un po' più credibile. Grazie comunque per aver partecipato. Perdonatemi tutti, per un motivo o per l'altro. La vera speranza è ovviamente quella che non accada mai ciò che ho inventato per questa occasione. Grazie a Alessandro Signorini per essersi prestato, anche professionalmente, al gioco.
Robertoscainelli
01/04/2021Devo preoccuparmi? Prima di allarmare, andrebbe verificato la natura di tali fenomeni, sempre se di fenomeni si tratta, non riconducibili ad attivita' umana.