Attraverso internet si viene anche a sapere che i soldati stanno facendo irruzione nei monasteri portando via i monaci sui camion, mentre nei villaggi la popolazione è ormai ridotta alla fame (la figlia del dittatore, forte del suo titolo, si è da poco sposata con un abito stracarico di diamanti).
In risposta, dopo le ovvie esortazioni ad abbandonare la rivolta, oggi i militari hanno indetto il coprifuoco ed hanno iniziato a sparare sulla folla che si ribellava: una decina i morti, tra cui un giornalista. Questo è tutto dire. Alcune organizzazioni umanitarie, non certo russe o cinesi, infatti i due Paesi hanno votato contro la mozione dell'ONU ad applicare sanzioni, fanno sapere che il regime dispone già di migliaia di tuniche arancioni ed ha ordinato ad altrettanti soldati di raparsi a zero: il sospetto è che vogliano infiltrarli al solo scopo di provocare e giustificare l'intervento dell'esercito. Cortei scanditi da canti e preghiere che si sovrappongono a soprusi e spari criminali, anzi bastardi!
butterfly green
27/09/2007Oggi guardando le poche immagini trasmesse mi sono sentita una così piccola spettarice...A volte diamo troppo per scontata la libertà.
Dovremmo essere fieri delle nostre idee e di poterle dire ad alta voce.