Ciao Marco, ciao Maria, eravate davvero persone speciali, ci siete davvero mancati tanto; sapevate sempre accogliere con il sorriso e far fare tra voi una permanenza piacevole e appagante nelle proposte di consumazione e per la simpatia.
Quanti ricordi.... quanti pranzi domenicali e interi pomeriggi con mio marito e i miei figli...
Giorni felici, indimenticali, persone allegre, gentili, speciali, accoglienti...... come dimenticare la simpatia di Marco e la cucina di Maria.....💕
Gran bel posto anche se piccola ricordo bene la festa del cantamaggio e anche qualche cena di S. Antonio...
In estate alla sera si partiva a piedi da Tomba, passando dalla strada vecchia, per andare a mangiare il gelato dal Mago. Bei ricordi.
Io li ho conosciuti quando andavo in “missione” in ufficio postale da Bedonia. Persone molto accoglienti e gentili. Andavamo a prendere la mattina il cappuccino e Marco me lo presentava esclamando: “guarda che cappuccino neanche al Biffi di Milano, ti fanno questa schiuma”
Quanti ricordi!
Grazie Gigi per lo splendido racconto e a Isabella per le foto, che documentano quanto di attrattivo e gioioso c’era nel Paese. Io, nipote dei concorrenti, trascorrevo con i “villeggianti” le mie vacanze dal Mago dei Vini. Ho ricordi di Agostino, l’Anna e la Maria, mentre l’immagine di Marco è un po’ sbiadita. Hai ragione nello scrivere che erano proprio all’avanguardia. Non c’era bisogno di andare fino a Borgotaro per gustare una coppa di gelato e frutti di bosco caldi, la veranda era sempre piena di giovani e di allegria. Ho festeggiato solo un ultimo dell’anno, ma rammento che la cucina era veramente varia e i piatti tutt’altro che scontati.
La chiusura del Mago dei vini ha rappresentato un duro colpo per tutti, in particolare per il turismo, perché ad Anzola non c’è più quella varietà di offerta dei fantastici anni ‘80. Ecco cosa resterà: tantissimi bei ricordi e racconti di chi ha scattato “la fotografia”.
Su quelle seggiole blu quante cantate con la chitarra e le amiche ed amici di sempre... ❤
Noi Da Costa d azzetta partivamo a piedi da ragazzine per un gelato (in particolare il gusto marron glacé era ottimo) …per il ritorno c era sempre qualcuno disponibile a riportarci a casa ….e poi le serate discoteca negli ultimi tempi ….bellissimi ricordi …peccato vedere il locale chiuso !!!!
Che ricordi meravigliosi! Grazie Gigi per riportarci indietro col tempo e di non farci dimenticare persone care, che hanno fatto grandi cose per la nostra valle
Passando li davanti ogni volta il mio pensiero torna a quando era aperto e il locale in attività
… diciamo che a me mette sempre tristezza ogni volta che ci passò davanti vederlo chiuso !!!
Quando il bar o la trattoria di un piccolo paese chiude muore con lui anche il paese
Bravo Gigi !!! Che nostalgia !! Magari potessero tornare quei tempi !!!
E' il destino dei piccoli paesi. Lo sappiamo tutti. E’ quasi impossibile andare controcorrente, specialmente in quelle realtà dove ci sono dieci case, un bar e i giovani se ne sono andati per studiare e poi lavorare, magari all'estero, come è successo a me. Di chi è la colpa della decadenza? Anche nostra e soprattutto mia. C'è poco da lagnarsi ma la vita è fatta di scelte e priorità, anche se amare. Ma forse qualcosa sta per cambiare. Forse.
Io da villeggiante ricordo benissimo i coni gelato, i tornei di calcio organizzati da Agostino e le compagnie estive.
Ciao Isabella .....
Le chitarre suonavano anche un po stonate ma non era un problema
Quanti ricordi due belle persone Marco e la Maria e soprattutto grandi personaggi, peccato che il tutto non ha avuto un seguito!!!!
Anzola ❤️ ha un incredibile fascino. Anche se è rimasto un solo Bar e un negozio Alimentari attira sempre un sacco di persone. Ancora oggi per me andare in Valceno è sempre una festa ed è uguale per le mie figlie che hanno 24 e 16 anni. La convivialità, la semplicità, l'ospitalità, l'allegria .....che si vive lassù entra nel Cuore di chiunque.
Tra le fotografie ho visto il giovane cameriere Bertuzzi, alle prime armi ma il buon sangue non mente, ricordo bene il babbo che ha passato in lungo e in largo ristoranti-alberghi-ricevimenti con grande professionalita'
Se come me avete avuto l'opportunità di passare per questo locale, ricorderete l'accoglienza, il sorriso e le battute spiritose di Marco, le mani d'oro di Maria, la gentilezza del personale che vi transitava tra i tavoli. Che il Mago dei vini di Anzola abbia chiuso dispiace molto e intuisco che non sono sola. Sono lontana e sentirsi raccontare una storia di vita come questa è la dimostrazione che il tanto lavoro e l'impegno di queste persone è ancora oggi una valevole ragione per trasmetterlo ai nostri giovani. Au revoir! Adèle
Mi sovvengono infiniti ricordi di questo personaggio che aveva una vivacità di spirito estremamente comunicativo. Il solo pensiero di andarlo a trovare per una cena o altro mi metteva di buon umore.
Gli piaceva troneggiare dietro al bancone del bar dispensando battute e sorrisi a destra ed a manca. Gli argomenti erano svariati e divertenti ma il tutto si concludeva con la glorificazione del suo vino.
La simpatia dicono che sia un dono.... piovuto dal cielo (?) ma io credo che invece abbisogni di essere coltivata con molta attenzione e sensibilità. E' possibile che ci sia anche una predisposizione innata ma solo in minima parte.
Comunque Lui era anche un abile comunicatore e la pubblicità inversa che aveva creato fu quella che gli diede una notorietà non solo nelle nostre valli, ma ben oltre.
Quando l'astuzia va a nozze con l'ingegno i risultati ti piovono addosso.
Che bella storia, grazie Gigi, che bello scoprire tutto ciò, un’infinità di avanguardie gastronomiche ed aneddoti racchiusi, oggi, da quelle oscure vetrate.
Certo è che l’attenzione, la cura, l’intuito moderno sono ancora oggi ben rappresentati dal cartello che accoglie ogni passante in transito per Anzola, quel “vignaiolo moderno” che sorregge uva e calice altro non è che la testimonianza più autentica dell’amore per la terra e il proprio territorio.
Che queste parole possano essere un incentivo per risvegliare l’interesse al mondo appenninico, chissà se un giorno l’insegna “HOSTARIA”, così contemporanea, ritornerà ad illuminare Anzola.
Caro Gigi,
quanti ricordi legati al Mago dei vini! Quando ero piccola e si veniva su da Genova in estate, Anzola era la tappa per i pranzi di famiglia! Bisogna ricreare quelle atmosfere di una volta, non bisogna adagiarsi sui rimpianti perchè la vita continua e magari ci sono già in potenza dei giovani pronti a ripartire, armati di entusiasmo e voglia di fare... è successo per il mulino ripristinato ...è successo per La Frasca di S. Giustina con Luca e Monica che stanno partendo alla grande... c'è speranza, dai!!!
Isa
11/01/2022Bravo Gigi... ci voleva...
Che bello rivedere Marco (purtroppo non ho foto sue) rivedere l'osteria di quando ero piccola... le sedie blu e i tavolini gialli... e c'è anche Kim il cane di Agostino... quanti ricordi.
Io mia sorella e i miei fratelli ci siamo cresciuti lì... le nostre famiglie sono sempre state legate... la mamma è stata la prima tata di Ago... poi andava a lavorare dalla Maria negli anni 70 quando l'albergo era strapieno da Giugno a Settembre io ero piccola e mi portava con lei...
Ricordo la cucina enorme... le stanze... i clienti... e Marco che mi viziava a suon di gelati... la Maria che mi chiamava "Sibretta"... la sala da pranzo che diventava balera con Tognu e Putacello che suonavano su un tavolo trasformato in palco...
Poi siamo cresciuti... ma siamo rimasti lì... le cene... gli amici... i sabato sera... le domeniche pomeriggio ad ascoltare le partite... e i cenoni di capodanno che iniziavano alle 20 del 31 dicembre e finivano alle 8 del 1 gennaio... quanto era bello e quanto mi manca tutto questo ❤