Una grande persona è un onore averlo conosciuto e frequentato nei numerosi campeggi sul Penna, tutto quello che conosco su quella montagna lo devo a lui.
Grazie Maestro.
In questi tempi di conflitti emerge una riflessione che scrissi tempo fa per una rivista, trattava dei "giardini della pace" presenti in diverse località del mondo. Sono certa che l'avrei inserito nell'elenco dopo aver visto i fiori coltivati da questa persona. È un giardino che trasmette armonia e serenità, come quello descritto nell'opera "Mille e una notte". La bellezza di un giardino, nella tradizione islamica, è una sorta di paradiso promesso da Dio: il giardino dei giusti, il giardino della gratificazione. Penso di non sbagliare ad attribuirlo a questa persona. Non l'ho conosciuto ma poco influisce nella valutazione.
Ho partecipato a diverse 'gite' con Giannino, specie sui Monti Penna e Nero.
Ricordo sempre con piacere la sua affabilità, la sua pacatezza, la sua attenzione per tutto e tutti che trasudavano dal suo amore per il territorio; un amore che sapeva trasmettere nelle 'lezioni all'aperto' che teneva durante le pause delle escursioni dei giovani campeggiatori e campeggiatrici.
Parlava di Geologia, di Botanica, dell'uso antico delle piante, delle leggende dei vari luoghi ed era un piacere seguirlo perché si ispirava direttamente all'oggetto presente e reale: una pietra, una pianta, un vallo, uno spiazzo e da lì apriva paragrafi si sapere, per chi voleva ascoltare.
Oggi tantissimi pubblicizzano, inseguono, propongono e ri-propongono asili all'aperto, scuole nel bosco... Noi Bedoniesi (e chi ha avuto la ventura di ascoltare Giannino) dovremmo ritenerci privilegiati ed orgogliosi di aver assistito alle sue lezioni, di aver potuto ascoltare il "Maestro". Perché di libri sulla Montagna se ne possono scrivere mille, ma vivere la Montagna come la viveva Giannino era un'esperienza unica, profondamente sensibilizzante e trasformante. Accrescitiva ed educativa: non solo per i temi trattati e le modalità ma per l'esempio dato dall'Insegnante, 'scintilla' del processo educativo.
Un uomo all'apparenza semplice e tranquillo, che celava profonde "virtute e canoscenza" e per -questo- incredibilmente Saggio nella sua pacata sensibilità. La sua "Magistralità" non era meramente nozionistica o virtuosistica, anzi profondamente umana nel suo 'di-vulgare' e connettere insieme le cose più semplici, terrene, con quelle più alte ed aree, nel cielo.
Come fanno gli Alberi.
Come fanno le Montagne.
Come dovrebbe fare l'Uomo.
Monica Agazzi
31/03/2022È stata una bellissima e toccante sorpresa... mi ha fatto tornare alla mente tantissimi episodi e ne ho scoperti moltissimi altri e soprattutto mi sono accorta di quanto è stato apprezzato e stimato... grazie mi avete scaldato il cuore!