Questa è vera storia, bravo, fa così bene ripassare i nostri tempi
Per assaporare i diritti di oggi, è giusto conoscere come erano trattate le nostre donne fino al 68
Ammetto che non dovrei scriverlo io perchè sono parte in causa, avendo amico Esvaso e Mamma in veste di scrittrice, ma questo spaccato di vita di ormai ....anta anni fa (per non rivelare età della scrittrice) è veramente illuminante, perchè si da tutto per scontato e si perde memoria della evoluzione della nostra società, ma anche i cambiamenti che sono in corso, e che non enumero e menziono espressamente, ora come allora infastidiscono qualcuno di noi, sicuramente, ma in futuro saranno ovvietà per chi non se li è dovuti conquistare... peraltro, altro fattore che mi colpiesce di questo pezzo e che non saprei descrivere la vita della scrittrice senza le quotidiane ore di lavoro con le giovani amiche al bar.
E comunque complimenti a tutti e due, e in particolare a Gigi per il tempismo con la festa della donna... dato che il pezzo è stato scritto in questi giorni pensavo lo pubblicasse nel 2025...
Sì è esatto. Fino ai primi anni '70, andare al bar o semplicemente al cinema da sola, era comune considerarli atteggiamenti da evitare per non essere additate dall’altro sesso, anche in famiglia. Oggi questa pratica, è come "gender segregation", ed è ancora diffusa in molte società e culture.
Fortunatamente, da ormai mezzo secolo e più, molte di queste libertà sono state conquistate e gradualmente eliminate, soprattutto grazie al nostro attivismo femminile.
Mio padre non voleva che io e mia sorella da ragazzette frequentassimo i bar, ovviamente non appena lui rientrava a Milano dopo il fine settimana, noi ignoravamo il divieto.
Ora che di anni ne ho molti di più anzi, oramai sono una vecchietta, ho ancora quel senso di disagio nell'entrare in un bar da sola, memore di quel divieto paterno.
Il tanto discusso '68, insieme ai movimenti femministi, ha però contribuito a mettere in luce tutte queste ingiustizie, ottenendo maggiori diritti e libertà per le donne. Nei piccoli paesi, forse a causa di consuetudini ataviche, le discriminazioni e limitazioni erano diffuse, come ad esempio il semplice atto di sedersi al bar a bere un innocente caffè. Purtroppo le nostre nonne erano spesso destinate a ruoli tradizionali, domestiche e madri, senza che un solo uomo si ponesse il problema.
Virgy
08/03/2024Bellissima storia, per me che sono nata nel bar mi sembra una cosa irreale. Viva la libertà! Aggiungo un piccolo particolare, il primo Bar pasticceria a Bedonia ad aver la televisione era stato il bar Biasotti. Grande Gigi !