
Devo dire la verità, l'idea mi girava in testa da tempo, però 'entrava e usciva', senza essere concretizzata. Allora ho deciso di prendere la 'palla al balzo'.
Credo sia giunta l'ora di considerare seriamente l'acquisto di produzioni che vengono confezionate nei luoghi circostanti la zona di residenza, una sorta di 'KM 0'.
Ora ho capito che è solo una questione di volontà, l'impegno è davvero minimo, fondamentalmente basta spostare la mano da un prodotto ad un altro.
Da qualche tempo acquisto acqua minerale Lynx (Bedonia) o Norda (Tarsogno), latte e ricotta Valceno (Varsi), verdura/minestrone direttamente da un orto di Borgotaro, marmellate e succhi di frutta dell'azienda agricola Querzola (Borgotaro), Yogurt Le Bio Bontà (Varese Ligure), Pelati Mutti (Basilicanova), mentre persisto con la pasta Barilla (Parma), non nomino i formaggi, come ad esempio il Parmigiano Reggiano, perchè la mia avversità è ormai risaputa.
Quello di acquistare prodotti di 'casa nostra' è proprio un gesto semplice, all'apparenza insignificante, ma gli aspetti positivi sono invece molteplici, prima di tutto si sostengono aziende locali con relativi posti di lavoro, si riducono i trasporti abbattendo un pò d'inquinamento e sono anche certo di utilizzare prodotti più genuini.
Colgo l'occasione per sapere se c'è qualcuno in zona che ha piante di banana in giardino, mangiandone un paio al giorno il cerchio si chiuderebbe alla perfezione.
LUC
23/10/2008bisogna dare anche un po' di smercio al povero porcari e tambini.... w il formaggio!