In soli due giorni ci hanno lasciato due bedoniesi “DOC”: Romano Raggi “Belagamba” e Lino Salini “Giuvitu”. La parola ricorrente in questi giorni è una sola: “ormai di veri bedoniesi ce ne sono riamasti veramente pochi”. Entrambi erano molto conosciuti, hanno vissuto e lavorato da sempre a Bedonia.
Romano Raggi, deceduto il 20 ottobre a 64 anni, gestiva il negozio di scarpe di Via Garibaldi; Lino Salini, deceduto il 22 ottobre a 85 anni, è stato sacrestano della chiesa parrocchiale ed ha gestito fino ad una decina d’anni fa l’ultima “cappelleria” dell’Appennino. Tutte e due le attività sono state gestite dalla stessa famiglia per più generazioni.
Romano è sempre stato attivo nella locale pro-loco e nello sport ed è stato uno dei promotori, nell’edizione 2004 del Giro d’Italia, della tappa “Intergiro” a Bedonia. Il suo negozio di scarpe esiste da sempre, veramente da generazioni, da lui ci siamo passati tutti. Qualche tempo fa gli avevo anche dedicato uno “speciale” per essere una delle ultime botteghe bedoniesi rimaste.
Lino Salini... non basterebbero cento fogli per raccontare la sua storia. Ha vissuto tutta la seconda guerra mondiale, comprese le tremende Campagne d'Albania, Grecia e Russia. Esperienza che gli ha permesso di essere la memoria storica della guerra, tutti passavano da lui per gli aneddoti e le ricostruzioni storiche. Alpino, Alpino convinto, da quel Corpo, praticamente, non si era “mai congedato”. Udine e il Friuli erano la sua seconda casa, sua anche l'iniziativa di gemellare Bedonia con Pavia di Udine.
Con il suo amico di battaglia, Giovanni Zambelli, anche lui deceduto un paio d’anni fa, non aveva mai perso un’adunata, né provinciale, né nazionale. In quelle occasioni non c’era Generale, Capitano, Tenente, Sergente, Soldato Semplice che non gli andasse incontro per una stretta di mano e per un “ti ricordi?”.
Il vuoto si sentirà, ne sono sicuro, queste persone hanno fatto un po’ della storia di Bedonia, di un paese.