Ritrovo quel Tornatore esattamente dopo sei anni. Quella sera del 22 Maggio del 2007 ero qui a scrivere due righe dopo aver visto "La sconosciuta", stasera mi sento di replicarle perché ho appena finito di guardare "La migliore offerta".
Un film meritevole di raffigurare il "Cinema", in particolare quello italiano, lo stesso che Hollywood ci invidia per la genialità dei nostri registi, tant’è che se questo film fosse stato americano avrebbe fatto man bassa di Oscar, invece non era nemmeno tra le candidature. C’è anche da dire, ad onor del vero, che una ventata di Hitchcock la si respirava eccome.
Questa volta la maestria di Giuseppe Tornatore, accompagnata dalle melodiche note di Morricone, ci racconta una storia nuova, inconsueta e affascinante, con una trama coinvolgente, ricca di suspense, dove l’intrigo c’è ma non si vede fino alle scene finali.
Un film che rappresenta il mondo dell’arte, una riflessione sulla solitudine attraverso la paura della donna, sulla diffidenza, sul timore di mostrare i sentimenti tanto da riversarli su degli oggetti inanimati, il tutto coordinato come l’ingranaggio perfetto di un orologio: 124 minuti che vorresti non finissero mai.
"Vivere con una donna è come partecipare ad un'asta. Non sai mai se la tua offerta sarà la migliore".
Peccato che film come questo siano rari come le perle autentiche.
Maria Adele
22/05/2013....un film strepitoso!!!!!