L’intento era raggiungere l’affioramento di Pietra Borghese, più comunemente conosciuta come “Meteorite”, un vero e proprio gioiello geologico per l’intero Appennino.
Parcheggiata l’auto al Passo del Chiodo, ci siamo addentrati nelle splendide faggete del Monte Penna, per poi proseguire sul sentiero della “Strada Megalitica”, un lastricato formato da enormi pietre di origine antichissima e giungere quindi ai piedi del Monte Aiona, nel cuore del Parco Regionale dell’Aveto. Il paesaggio che si apre davanti è incredibile e lo scenario è talmente spettacolare che ricorda il suolo marziano.
Lasciata poi la vetta, dove il mare Ligure era, purtroppo, coperto dalla foschia, ci siamo incamminati verso l’obiettivo finale della giornata, ovvero il “Meteorite”.
Giunti davanti a questa particolare formazione rocciosa ho potuto constatare che l’ago della bussola veniva deviato di oltre 100 gradi rispetto al nord originario, circostanza causata dall’alto contenuto di magnetite (vedi video).
Per “Grazia ricevuta” era con noi il Geologo (e guida G.A.E.) Stefano Segadelli e grazie alle sue semplici, quanto sapienti spiegazioni, ci ha edotti sull’origine di quella misteriosa roccia scura:
"Si tratta di rocce eruttive intrusive chiamate peridotiti lherzolitiche provenienti dal mantello sottocontinentale, che risalirono progressivamente nel Giurassico affiorando sul fondo di un antico oceano (l'Oceano Ligure Piemontese) ora scomparso, attraverso sistemi di faglie formatesi durante i processi distensivi che ne causarono l'apertura prima della formazioni degli Appennini. La denominazione deriva dal Massiccio di Lherz, un complesso peridotitico alpino nei Pirenei francesi.
Essa è composta principalmente da silicati (i minerali più diffusi della crosta terrestre) di magnesio e ferro, nello specifico da olivina e pirosseno. In affioramento la peridotite appare stratificata in bande di cristalli di olivina trasparenti e da pirosseni scuri, tuttavia, essendo l'olivina più tenera e quindi facilmente erodibile le bande di pirosseno appaiono in rilievo.
Le analisi radiometriche hanno datato queste rocce a 2,5 miliardi di anni fa, catalogandole fra le rocce più antiche d’Italia. La particolare struttura di Pietra Borghese fa si che se la colpiamo con un martello tende a risuonare come una campana. Infine, causa l’abbondante presenza di minerali ferrosi, questa roccia fa “impazzire” la bussola deviandone l’ago anche di 180°".
Sergio B
02/10/2013L'Uomo/Guida/Geologo ha veramente la palle peridotite. Complimenti il suo racconto mi ha ammaliato