Il Comune e la Pro Loco organizzano ad Anzola la seconda "Fiera della patata" per il rilancio e la valorizzazione della specie "Quarantina bianca genovese". Sabato 1 settembre vi sarà un incontro pubblico sulle varietà agricole della Valtaro e Domenica 2 vi sarà una manifestazione gastronomica a base di patate quarantine. Nei mesi scorsi è stata anche sottoposta la richiesta di prodotto DOP alla Comunità Europea.
LA PATATA "QUARANTINA BIANCA GENOVESE"
Il territorio di Bedonia ha fra i suoi obiettivi principali il rilancio dell'agricoltura del proprio comune. In un'area di montagna economicamente marginale, ciò può avvenire solo attraverso un profondo legame tra produzioni agricole, ambiente, turismo e gastronomia. La qualità del prodotto intesa come caratteristiche organolettiche e biologicità delle tecniche di coltivazione deve perciò essere al centro di ogni operazione di rilancio dell'agricoltura montana.
Importantissima è anche la riscoperta del patrimonio di varietà locali. E' in quest'ottica che l'amministrazione bedoniese sostiene da due anni le iniziative del Consorzio di tutela della Quarantina bianca Genovese e delle patate tradizionali della Montagna genovese nato per la valorizzazione di alcune varietà di patate che, tradizionalmente coltivate nel Genovesato e nelle aree confinanti, ora rischiano la totale scomparsa.
I comuni di Albareto, Bedonia e Tornolo rientrano nei territori storici di coltivazione di queste patate. Le zone dell'Alta Val Taro e dell'Alta Val Ceno, infatti, possono vantarsi di essere da sempre zona di fusione fra la cultura emiliana e quella ligure da cui è scaturito un mix molto interessante e singolare. L' "isolamento" politico e culturale in cui ha vissuto questa zona per secoli attraverso la presenza del piccolo principato Landi, ha favorito il costituirsi di un cultura originale che si è giovata anche del legame ecclesiastico con Piacenza.
Fra le varietà di patate un tempo diffuse nelle aree dell'Appennino ligure (Cabannina, Prugnona, Giana rionda ecc.) quella più interessante per un percorso di recupero e valorizzazione è senza dubbio, per le sue qualità culinarie, la Quarantina bianca.
Pertanto a partire dal luglio 2000 sono stati effettuati incontri pubblici che hanno suscitato l'interesse degli agricoltori per una concreta ripresa della coltivazione delle patate tradizionali e hanno determinato l'adesione di alcuni al Consorzio.
Allo scopo, però, di far conoscere ancora di più questa iniziativa e per arricchirla anche di una valenza turistica e culturale si è svolta il 3 settembre 2000 nella frazione di Molino dell'Anzola la "1° Sagra della patata Quarantina bianca genovese".
Nella primavera del 2001 è stata presentata formalmente all'Unione Europea la richiesta per l'ottenimento del riconoscimento della D.O.P. per la patata Quarantina. Quest'anno la manifestazione bedoniese sarà articolata in due momenti. Sabato primo settembre ci sarà un incontro pubblico dal tema " Il recupero e la valorizzazione delle varietà orticole tradizionali dell'Appennino" tenuto dal direttore del "Consorzio di tutela della Quarantina bianca genovese" Massimo Angelini; l'incontro si propone di far conoscere ciò che è stato effettuato nel campo del recupero delle varietà locali di orticole e ricercarne delle nuove; domenica due settembre Fiera della patata
Quarantina bianca genovese con esposizione e vendita delle produzioni della Valceno, mostra delle attività di recupero delle varietà agromoniche locali svolte nell'ambito dell'Appennino Ligure, pranzo e merenda a base di patate quarantine, musiche tradizionali.