In Valtaro e Valceno sono ancora presenti le tipiche case contadine. Sono costruite in pietra arenaria, gran parte dei sassi impiegati per la costruzione provengono dal Fiume Taro e dal Torrente Ceno, poi pazientemente lavorati da mani di artigiani esperti con scalpello e martello.
Si tratta di rustici costruiti "a secco", con la copertura in lastre di pietra, dette "Ciappe", con la scala esterna che introduce alla residenza, i pavimenti del piano terra sono in pietra, mentre quelli delle camere da letto in legno. Il piano terra è solitamente adibito a cucina e sala da pranzo, mentre al piano superiore si trovano le due o tre camere da letto.
Soffitti bassi e finestre piccole, erano questi gli accorgimenti per trattenere il tepore della stufa a legna in ghisa, posta al centro della stanza, o del caminetto presente nella cucina.
Le case più vecchie, quelle risalenti all’ottocento e primi novecento, erano prive di servizi igenici, ma nel cortile di casa era sempre presente una latrina costruita con assi di legno. Sul fianco della casa era poi presente la stalla con il fienile sovrastante, il pollaio, oltre ad un piccolo fabbricatello in pietra adibito a forno a legna, impiegato per la cottura del pane, torte salate e vari cibi.
Alcune sono già state ristrutturate ad uso di “seconda casa”, mentre altre sono in stato di abbandono, ma non per questo hanno perso il loro fascino, necessitano solo di qualcuno che creda in loro, che le riporti alle antiche architetture e le faccia rivivere per un’altra generazione.