Il derby
Il vero e unico derby, quello dove volano oltre ad irripetibili insulti anche delle grandi scazzottate, quello dove i fratelli Bertani rompono puntualmente sulla testa dei tifosi avversari le bandierine d'angolo e quello dove altrettanto puntualmente Pompeo gli promette di pregare Dio di non incrociarlo mai, specialmente quando è sul suo camion, è quello mitico giocato contro la Valtarese. Poi ce n'è anche un altro, decisamente meno interessante e dove (purtroppo) non succede mai nulla: quello contro il Santa Maria.
Dalle auto parcheggiate lungo il campo escono a tutto volume le telecronache della serie A. A parte i bambini che le circondano per sapere in diretta qual è l'andamento della squadra del cuore, ci sono altri spettatori, tutti attaccati alla rete di bordo campo come dei ragni, e tutti in attesa del piccolo grande match.
Mancano due minuti al fischio d'inizio. Barozzi si impossessa del microfono, con voce tremula annuncia le formazioni, l'altoparlante sopra gli spogliatoi inizia a gracchiare i nomi dei giocatori:
- Per la squadra del Dottor Gandi scendono in campo: con il numero uno Damiano, a seguire Franchino, Chetta, Dosi, Maffini, Zucconi, Salini, Gaioffa, Giovanazzi, Claudio Martini (essendo il capitano seguono dieci minuti d'incitamento e applausi), portiere di riserva Tambini.
Arrivato alla formazione del Santa Maria si trova momentaneamente spiazzato: il foglio riporta un elenco di nomi alquanto insolito.
Un guardalinee esce di corsa per chiedere immediatamente spiegazioni al collega Sardella:
- Qui c'è qualcosa di insolito o sono tutti fratelli o a Santa Maria non hanno molta fantasia con i nomi. -
Ma ecco l'elenco. Iniziamo con Lusardi "primo", Lusardi "secondo", Lusardi "terzo", Meschi "primo", Meschi "secondo" e proseguiamo con Squeri "primo", Squeri "secondo", Squeri "terzo" e così via fino alle riserve. Non avendo assolutamente capito la funzione del numero dopo il cognome il guardalinee entra in uno stato confusionale sinceramente preoccupante. Per fortuna gli arriva in soccorso Zagalo con un consiglio risolutore. Infatti dopo pochi minuti l'altoparlante riprende la sua funzione:
- Per il Santa Maria scendono in campo: in porta, U Fulli, a seguire U Burnich, U Stea, U Grisciu, U Peu, U Lupu, U Dellasavina, U Meschi, U Ciru, U Scimmia ( sarebbe più corretto A Scimmia! ) e U Francu.
La partita ha inizio, lascio immaginare i suggerimenti dei tifosi del 'Scianta' in tutti quei momenti dove la palla è pericolosa:
- Dai Luppu dalla au Peu, attentu Grisciu che ghè u Stea liberu... -
E via di questo passo.
Tra il pubblico avversario c'è stato un attimo di smarrimento generale, qualcuno ha anche pensato che la loro sia stata una mossa strategica, Barozzi si è anche beccato del venduto, per agevolare i vari passaggi in campo e depistare così gli avversari.
- Non credo sia andata così. Il Santa Maria come in tutti gli altri incontri ha perso sette a uno. Quindi alla prossima, anzi al prossimo.