Cinema Teatro Orfeo

Ricordi, fotografie, giornali e televisione, tutto rigorosamente in bianco e nero. L'unica nota di colore la troviamo fortunatamente al cine. In estate lo si guarda quasi sempre gratis, le uscite di sicurezza sono aperte per la calura, basta sostare tra i tendoni in attesa del momento buono per scattare sulla poltrona, poi alla fine del primo tempo si torna mimetizzati tra quel velluto polveroso fino a che non si rispengono le luci, stessa trafila si fa alla fine, appena compare 'The End' devi essere già nella Ciosa a fischiettare nella più totale indifferenza.
In inverno l'impresa è un pò più complicata, dobbiamo entrare dalla finestra dei bagni. In questi casi serve qualcuno che ti faccia la 'scaletta' e nessuno si presta a farla perchè c'è da rimetterci (l'ultimo resta sempre fuori):
- Zitto che ci sentono, 'ciuro' la prossima volta toccherà a te. ciao!
Guardare la televisione è sicuramente meno rischioso e più tranquillo, ma lì è già tutto programmato, mai una volta che ci sia qualcosa di nuovo: lunedì 'film', martedì l'attualità con 'TV7', mercoledì 'Teleromanzo', Gioved' 'Quiz', venerdì 'Inchiesta', Sabato naturalmente 'Canzonissima' e Domenica 'Sceneggiato TV'. Quindi l'unico programma serale che interessa a noi, il film, c'è una sola volta a settimana, ma al sol pensiero di ascoltare quella barbosa presentazione di Claudio G Fava siamo disposti a correre questi ed altri rischi pur di evitarla.

Escluso il venerdì, che è il giorno che ci possono andare solo i grandi, il cine, bene o male, lo abbiamo sempre frequentato, solitamente la domenica pomeriggio. A volte ci portano anche al Borgo, ma solo in occasione di grandissime prime:
- Lo Squalo e King Kong ci hanno fatto una fifa! -
Naturalmente tutti lì, in prima fila per non perderci nemmeno un fotogramma, sbaffando nel frattempo cinque pacchetti di Sanagola, due di ciunghe, tre di noccioline e due di sigarette (uno è di quelle di ciunga), placando ovviamente la naturale 'sarma' sopravvenuta con tre gazzose e due Royal Cola.
Alla fine dello spettacolo la distesa di cartacce, cannucce e bottiglie vuote che ci abbiamo davanti è veramente immensa.
Il costo del biglietto d'ingresso non è niente a confronto della spesa fatta durante la proiezione. Infatti più di un terzo del film se ne va nel tragitto avanti e indietro per acquistare tutto quel ben di Dio. Forse è per questo che lo riguardiamo sempre due volte!
Le luci non sono ancora spente che già alle nostre spalle arriva il solito 'Ssssh!', anche se il mormorio si protrae immancabilmente per tutta la durata degli attesissimi provini.
La curiosità di sapere cosa arriverà in settimana è tanta.
LUNEDI': Quando le donne persero la coda.
MARTEDI': Inferno di cristallo.
MERCOLEDI': Buon funerale amigos... paga Sartana.
GIOVEDI': Rollerball.
SABATO E DOMENICA: Anche gli angeli mangiano fagioli.
DOMENICA POMERIGGIO: Cinque matti allo stadio .
Li guardiamo tutti quanti con molta attenzione, anche se sappiamo già che l'unica nostra scelta dovrà ricadere sullo spettacolo pomeridiano.
Le rare volte che i nostri genitori ci accompagnano di sera è solo per l'arrivo di nuove proiezioni come 'Per un pugno di dollari' o 'Dio perdona... io nò . Non ci sembra neanche vero, ma da soli è tutta un'altra cosa. Con loro bisogna stare composti, in silenzio e non si possono nemmeno tirare le palline di ciunga o far rotolare sotto le sedie le bottigliette vuote, svegliando così di soprassalto Magetti e Tony, che sono sempre là che dormono 'belli e beati', uno chiuso dentro il suo 'cammello', l'altro con la coppola sugli occhi e la bocca aperta.
E così tutte le domeniche alle due siamo lì, questa volta senza quei rompiscatole di genitori, ad aspettare che Nillo ci spalanchi le porte di quella sorta di paradiso.
Appena il film ha inizio, i primi urli si sollevano dalla sala in direzione di Genio:
- Voceee!
Arrivato il sonoro, ecco un altro coro urlare:
- Fuocooo!
Avvenuta la messa a fuoco eccone un altro:
- Quadrooo!
Mezzo primo tempo passa così, a urlare 'quadro' e a battere i piedi per protesta. Nei cinque minuti di pausa c'è chi fa il gatto per interrompere i tremendi russamenti degli anziani o chi, complice il buio totale, tira le scatole di sigarette sulle loro teste pelate.
Via al secondo tempo.
Smith, dopo aver legato il cavallo allo steccato, entra nel Saloon, il frastuono cessa di colpo, l'aria diventa pesante.
- Tu lì dietro al bancone, smetti di tremare, dammi un whisky, liscio! E dì al tuo pianista di continuare a suonare! -
- Ehi Smith cerca di starmi lontano almeno un miglio, puzzi come un caprone.. -
- Non mi scocciare Jack, ho già da molto tempo una pallottola con scritto sopra il tuo nome! -
- Smith, lo sai che qui da noi i gringos come te durano meno di quel luridissimo sigaro che tieni in bocca? -
La nuvola di fumo sbuffata in direzione di Jack sembra arrivare fin sopra le nostre teste. Infatti, il fascio di luce del proiettore mostra un'improvvisa nuvola luminosa. peccato però che a bruciare sia la pellicola del nostro film che si raggriccia sullo schermo diventato marrone e pieno di buchi che si allargano. La macchina si faerma.
Tutta la sala è costretta a mettersi nuovamente le dita in bocca per fischiare e trattandosi di fischio prolungato Genio, dalla sala proiezione, corre finalmente ai ripari e quel camion del proiettore riprende a rullare dopo dieci minuti di attesa con le luci accese in sala.
Insomma per vedere "THE END" arriviamo sempre a casa in ritardo.
- E adesso a casa chi glielo spiega cosìè successo? -
- Dove sei stato? Il film non dura così tanto... -
Poi, quasi all'improvviso, il cinema non lo abbiamo più visto. Niente più western, niente più Gringhi col sigaro in bocca, niente più russate di Tony e Magetti. Niente di niente.
Per Podì e Genio è arrivato il tempo della pensione. Il cinema Orfeo sospende l'attività momentaneamente. Un 'momentaneamente' che dura un mese!
Arrivano nuove leve per ridare lustro e spettatori a quella sala ultimamente silenziosa, ma con il solo risultato che tutti i giorni della settimana diventano prima solo dei 'venerdì, sabato e domeniche', poi solo dei sabati e domeniche, poi solo domeniche e poi basta. Si chiude la baracca!
L'unico ricordo che ci resta è quello dell'ultima proiezione: 'Ehi amico, è tornato Sartana... hai chiuso un'altra volta'.
Non ci eravamo resi conto che a chiudere non era solo Sartana ma anche la Nuova Gestione del glorioso Cinema Orfeo!