L'uomo "on the road"
sarà per il suo eterno gironzolare, sarà per il suo sangue freddo e temerario, ma quando arriva da un viaggio in Spagna o da Capo Nord, oppure da nessuna delle due parti, ma è solo reduce da una brutta influenza che lo ha tenuto al calduccio per una bella settimana, i suoi racconti sono veramente invidiabili.
Ecco la sua versione.
Il serbatoio è pieno, mezzo pacchetto di Marlboro in tasca, è notte e tutti e due abbiamo gli occhiali scuri:
- Ok, possiamo andare... - dissi deciso.
Infatti, la sera stessa partimmo, Macalo e io sulla vecchia Prontary del 55 del babbo di Macalo e facemmo tutta una tirata da Omaha a Tucson. Perdersi in pieno deserto non è cosa da tutti i giorni. Intorno a noi solo rocce erose dal tempo e cullate dal vento nei silenzi irreali che sfioravano l'assoluto.
Lì fortunatamente ci siamo imbattuti in due bellissime texane. Il giorno stesso, anzi la notte stessa, ci accampammo in quel luogo, accendemmo un grosso falò, ma capimmo immediatamente che non eravamo soli. Strani animali si aggiravano intorno sicuramente attirati dall'odore della bistecca sul fuoco. Sentii un brivido gelido alla schiena e intuii subito che erano solo vecchie bestiacce affamate. Le due povere 'girls' tutte tremolanti erano strette a noi, e poi....
Bèh, il resto lo potete anche immaginare.
Fatto sta che il mattino dopo non ci volevano più lasciare, ma noi senza un minimo dubbio abbiamo salutato le due povere ragazze:
- Il nostro viaggio è ancora lungo. magari un giorno o l'altro ci rivedremo! -
Purtroppo, ragazzi, questa è la dura legge del viaggiatore.
Da tenere poi presente che la vera difficoltà e il vero spirito dell'uomo 'on the road' è assimilare, oltre agli accenti dei vari luoghi visitati, le loro usanze per farne tesoro ed impiegarle nella vita di tutti i giorni anche se la regola ferrea rimane: Nessuna meta fissa, nessun affetto e soprattutto nessun vincolo.
Ma ecco come sono andate veramente le cose.
Quella mattina partimmo Gilòn, Giustino e io sulla vecchia Bianchina del 65 del babbo di Silvo e facemmo tutta una tirata da Santa Maria a Cavi di Lavagna. Ci fermammo dal 'Re delle patate', ne mangiammo in abbondanza. All'uscita puzzavamo di fritto fino nelle mutande e alla nostra vista tre cani affamati ci seguirono per l'intero pomeriggio e non ci volevano più lasciare. Percorremmo per ben otto volte sotto il sole battente tutto il lungo mare e naturalmente di bellissime donne... nemmeno l'ombra.
P.S:
Avete capito?
Vivere e sognare non è la stessa cosa, amici. Fiacca ci frega con la lingua!
Capite che NON E' LA STESSA COSA????