Scapoli - Ammogliati
Considerando che ora siamo nello sbando più totale ( manca ancora un mese all'inizio del campionato di calcio ), la nostra 'fede' ci fa assistere ad ogni incontro. anche ad una partita come questa.
Ore 18 di Sabato 13 Agosto. Nonostante l'orario la serata si presenta caldissima, "Geltaro" con il suo furgoncino a bordo campo vende gelati a tutto spiano, la temperatura è ancora a 34 gradi, l'umidità a 99% e per giunta non si muove una foglia. Ma tutto questo non basta a scoraggiare i quarantaquattro giocatori convocati e le oltre cento persone sugli spalti che attendono il fischio d'inizio.
Le due squadre Scapoli e Sposati, vogliose di far loro l'incontro, entrano in campo guidate dall'ultraottantenne Generale Bonarelli, prelevato poco prima al bar Botti dove combatteva un'accanitissima partita a scacchi contro il suo leggendario sfidante Aldo du Sèseru, per affidargli la direzione della gara di calcio.
L'applauso del pubblico e l'inchino dei giocatori schierati a centrocampo farebbero presagire che potrebbe essere una partita come tante ma il dubbio è presto svanito con l'ingresso di tre ritardatari. Potrebbe apparire normale visto che è tutta gente che ha appena smesso di lavorare. E' meno normale quando si vede "Poppi", il cassiere della Popolare", tirarsi dietro una balla di fieno (per essere in grado di parare, vista la sua altezza, anche le palle più alte ), con l'imbuto in testa e il ciuccio in bocca ( risate ).. e Satanasso dirigersi a centro campo con una carriola da muratore con dentro i guardalinee Pompeo e Fedajn contornati da bottiglie di vino ( schiamazzi, urla, applausi ).
Prima del fischio d'inizio sono presentati ai due capitani Capitelli e Probo i trofei in palio: due belle coppe recapitate in tutta 'fretta' da Giorgio "Chinaglia" (un gatto di marmo va più veloce) poste poi in bella mostra nell'attesa che la più grande, destinata ai vincitori assetati, sia riempita con del buon 'Pinot della Rocca'.
Finalmente il fischio d'inizio.
sarà una sfida all'ultimo muscolo (sano), giocata con il pallone donato dallo sponsor, la 'Popolare Modenese'.
L'inizio è favorevole agli scapoli: dopo appena cinque minuti Giorgio Mocellin ha già al suo attivo un paio di sventole dal limite dell'area, veloci ma finite a lato.
Al 17' ci riprova Marchini 'Bettega' da fuori area: il suo colpo da veterano vola verso il '7' destro, facendo rimanere completamente spiazzato lo statico e imperterrito ed elegantissimo Bruno di Balìn, un glorioso trionfatore dello charme e della classe da gran signore. ma un portiere di cera!
- E uno per noi! -
Gli scapoli prima del riposo, fanno in tempo a reclamare un rigore, fallo di Gigi Tedaldi su Maggetti. Senza dubitare il 'Generale' nonchè Conte Bonarelli fischia il fallo. Rigore.
- Due a zero. -
Ma vedremo poi chi l'ha segnato.
Nella rimessa del secondo tempo gli ammogliati cercano di risalire la china ma tutti gli sforzi non servono a nulla, nemmeno l'entrata misericordiosa di Gianni Saccani che al 45° riesce ad infilare la palla nella porta avversaria su passaggio del secondo portiere 'volante' Salina (il primo, quello di cera si è sciolto dal caldo).
Il colpo finale lo dà Ciletto ben lanciato da Darietto su calcio d'angolo. Approfittando di un'indecisione nella difesa, si presenta in area con un destro imprendibile, stabilendo, di fatto, la fine della partita.
La partita, con tre tempi da quindici minuti, è stata vinta dagli scapoli per sei a tre. Tra gli altri goal quello del Dottor Gandi entrato in campo solo il tempo necessario per battere e segnare un rigore, e quello di Pastasciutta, su cross di Capriccio, mentre per i giocatori con l'anello al dito hanno realizzato Braccetto, bomber da un paio d'edizioni, e Nerone con una bella doppietta da fuoriclasse. Ma un solo gol è stato assegnato alla sua squadra poichè durante un tremendo dubbio sul suo stato civile Nerone ( è scapolo o è sposato? ) ha giocato contro i suoi compagni per dieci minuti, tra l'altro egregiamente e su rovesciata di 'Carlino della lavanderia' infila la palla nella porta dei 'suoi' a cinque minuti dalla fine...
Sorpresa, silenzio glaciale e subitanea reazione da parte dei più accaniti: è stato rincorso tra bestemmie e ogni genere di contumelie fino al bar Mellini!
Durante l'incontro ci sono state molte emozioni e soprattutto molte sostituzioni, questo si poteva intuire dal numero dei giocatori messi in panchina, ma si è anche vista molta solidarietà. Tra gli scoppiati di turno c'è sempre stato un frenetico scambio di bicchieri di malvasia, un po' per riprendere fiato e un po' per ridare energia ad un corpo ormai privo persino dell'anima. Sembra però che non abbia giovato molto poichè al fischio finale erano tutti coricati esanimi a bordo campo e ci sono rimasti per circa due ore.
Bollettino medico della battaglia: un quasi morto, un mezzo infartuato, tre gambe rotte, nove distorsioni, quattro ernie, di cui una strozzata, e diciotto ginocchi sanguinanti. Sembrava di essere capitati in un lazzaretto al tempo della prima guerra mondiale.
Infatti Domenico, lasciata la veste di massaggiatore, corre preoccupato verso l'ambulanza e con celerità riprende la sua mansione consueta di barelliere. Con a bordo i più moribondi partirà a sirene 'spietate' ( che gli piace tanto! ) per raggiungere in fretta le 'cappellette' del miracolo.
La prima in ordine di tempo sarà quella del bar Concordia.