Santa Lucia
La notte più magica, quella che vorresti capitasse una volta al mese anzichè una volta all'anno, è quella che passi insonne a carpire anche il più piccolo rumore per farlo diventare un evento straordinario: "Senti, senti è lei, è qui fuori, arriva".
I giorni che precedono il 13 dicembre trascorrono interamente a sbavare davanti ai negozi straripanti di giocattoli. Sembra di entrare in un sogno nel vederli attraverso i vetri appannati delle vetrine.
La Zita già da una settimana ci solletica la fantasia con un bel 'Meccano' esposto in bella vista, la 'Belèra' invece ci invita ad attendere e a deglutire dal desiderio con un cartello appeso: 'Mostra di Santa Lucia prossima apertura', che sarà sicuramente bella, ma non avrà niente a che vedere con quella mitica della 'Cervara', il vero paese dei balocchi. E' lì, infatti, che vanno a finire la maggior parte delle letterine indirizzate alla Santa con l'asinello. L'intero primo piano con tre stanze piene zeppe di giocattoli, proprio di ogni sorta: la lavagna magnetica con l'alfabeto a calamita; le scatole di 'Rischiatutto', 'Silvan', 'Il Piccolo Chimico', 'Monopoli' e poi ancora, i mattoncini 'Lego', le pianole 'Bontempi', trenini 'Lima', autopiste 'Polistil', telefoni 'intercomunicanti', radioline ricetrasmittenti e tanti altri ritrovati della tecnica moderna. Lo spazio dedicato alle femminucce è ridotto, ma loro si sa che si accontentano di poco. Quando hanno il 'Dolce Forno' per fare da mangiare a 'Cicciobello' sono più che contente, tant'è che alcune trascorrono là quasi mezza giornata con la bocca aperta. Ma prima di poter ambire a questi meravigliosi giochi si dovranno fare un sacco di buone azioni, a cominciare dallo studio, se no sarà solamente carbone 'e non di zucchero'.
- Quest'anno Santa Lucia ha tanti bambini da visitare. Sono tutti da accontentare e avendo pochi soldi, poveretta. così i genitori col lamento facile, per mettere le mani avanti. Noi intuiamo e cerchiamo di non esagerare con le richieste.
- Dunque le ho chiesto una grossa confezione di pongo 'DAS', una scatola di tubetti di colori a tempera con i pennelli, un bel pallone di cuoio, e... comunque vada, sappiamo già che dei cinque o sei sogni espressi, ne sarà esaudito uno, forse due se faremo trovare al passaggio dell'asinello il pane inzuppato nel latte.
Tutte le mattine la mamma ci sveglia puntualmente, ma questa mattina che vorremmo la sveglia anticipata la luce tarda ad accendersi. Meglio saltare giù dal letto e in punta di piedi filare dritti in cucina per accertarsi che tutto sia andato secondo le attese. I piedi nudi incontrano sul pavimento le briciole lasciate dall'asinello nel frettoloso rifocillamento, intravediamo anche come buon auspicio la porta del frigorifero socchiusa e il pentolino del latte vuoto. Segno che Santa Lucia si è fermata e ha fatto anche lei colazione! Ancora un passo e sopra il divano spiccano ciò che le nostre pupille si aspettavano di vedere: due coloratissimi pacchi contornati da dolci di marzapane, dobloni di cioccolata in carta d'oro e 'carrarmati' Perugina. La frenesia è alle stelle. Iniziamo ad aprire il primo pacco, il più piccolo: un cinevisore per proiettare le filmine di Paperino. E nel secondo che ci sarà? Avanti. vediamo. Appena scartato si intravede una scena subacquea. non ci vuole molto a capire che è il pianale di un bel flipper! Poi, poco alla volta escono le due manopole laterali, le cinque biglie d'acciaio e la molla per lanciarle fuori. Che bellezza! Non manca proprio niente. E' esattamente come quelli del bar, più piccolo ma senza piedi. Non importa, troveremo una soluzione.
Il tempo dell'incanto è volato, non c'è nemmeno voglia di fare colazione. Meglio correre verso la scuola ad accertarci se anche gli altri compagni sono stati accontentati da Santa Lucia. Vorremmo portare con noi tutta quella meravigliosa mercanzia, non solo per fare morire d'invidia gli amici, ma per poterci subito giocare nella ricreazione, al posto della solita partita giocata con il cancellino della lavagna. Invece no, ce ne ritorneremo in classe, ancora una volta con le scarpe imbiancate dal gesso e dove incontreremo il solito incredulo che ci vorrà far credere che Santa Lucia non esiste.
- Come?!? A casa mia ci è venuta e ha bevuto anche il latte che stava nel frigorifero. La tua è tutta invidia perchè non t'ha portato niente!
- Ma quell'idea che santa Lucia erano i genitori ha cominciato a rosicchiarmi il cervello e subito mi sembrava un dramma. Poi ci ho fatto l'abitudine e non credere più alle Befane e alle Sante che portano i doni ai bambini buoni mi ha fatto sentire un grande con enorme soddisfazione di me.