Prossima Valtaro - Atto II

“Prossima Valtaro”, a immaginarla si fa presto, realizzarla è tutt’altra cosa. Questa prima frase potrebbe essere il riassunto del secondo incontro avvenuto sabato scorso a Borgotaro e organizzato da Marco Cacchioli.

Lì, il consigliere regionale Gabriele Ferrari ha “strigliato” per l’ennesima volta i nostri amministratori locali, indifferenti da due anni alle proposte sottoposte dalla Regione, quelle per trovare una forma di unione amministrativa tra Comuni e ricordando che ormai avranno solo due mesi scarsi per farlo, ma non credo che si arriverà a centrare comunque l’obiettivo, troppe le diversità di vedute, troppi i timori verso questa unione che s’ha da fare e pur di impedirla ci mettono persino le pecore di mezzo (Berceto).

Ora bisognerebbe far toccare con mano ai Consigli Comunali, ma soprattutto ai cittadini, il lato economico di questa scelta, la quale avverrebbe attraverso uno studio di fattibilità commissionato a un tecnico esterno, valutazione tra l’altro finanziata proprio dalla Regione.

A questo proposito il sindaco di Borgotaro ha già dato pubblica disponibilità ad eseguirlo purché anche gli altri quattro Comuni siano sulla stessa linea. Se poi i Comuni e i cittadini decideranno di non perseguire questa opportunità, ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Perché ribadisco ancora il concetto “a cinque” e non altre soluzioni?

In questi due mesi di contesa, proprio con oggetto l’argomento “fusione”, il pensiero dei “Cinque” è ormai più che evidente, ed è quello che il Comune di Albareto non accoglierà nessuna ipotesi; altra certezza è Compiano, non presentandosi a nessun incontro dimostra che per lui il problema non esiste e quindi nemmeno lo affronta; dopodiché, siamo proprio sicuri che i Comuni di Tornolo e Compiano vogliano eventualmente fare un matrimonio a tre con Bedonia?

Dalle premesse uscite dalla recente operazione “Protezione Civile” non direi proprio. Quindi tutto rimane come prima, per ora, fino a quando qualche bel funzionario romano deciderà a tavolino quale sarà l’unione o la fusione perfetta, per lui, non per noi. “Memento audere semper”. È ora il momento di agire, per riflettere non c’è più tempo.

Ha collaborato a questo post:

Il post di Marco Cacchioli L'articolo di Mauro Delgrosso Le video interviste da TaroNews

Il servizio di RTA VideoTaro


Le foto di Valerio Agitati



21 Commenti
  1. Vinicio Belli

    Distinto Gigi,
    Converrà con me che “progettare il futuro della valle” con solo 3 o 4 giovani (presenti in aula) è cosa ardua? Ooh, nulla contro gli ultra sessantenni che erano li… Anche se molti di loro colpevoli dello sfascio economico, ecologico e culturale della valle… (non è così?)
    Quella che era una proposta apolitica, presentata da lei, si sta pia piano vestendo di rosso pd. Benché Cacchioli abbia ringraziato la “numerosa partecipazione” la quarantina di persone presenti (che se epurassimo dai pdiessini borgotaresi e organizzatori!) rappresentano il numero della disfatta della politica. Nessuno vuole avere più niente a che fare con i politici, nazionali o locali che siano.Pochi, quasi nessuno crede più a loro.
    Il pd di Borgotaro, schierato in aula con i pezzi da 90, è responsabile della disfatta della valle.
    Dopo disgraziati anni di fanullismo, clientelismo e sperperi inutili che hanno gravato sulla popolazione fino a metterla in povertà si presentano con slogan quali; “progettiamo il futuro” “la valle che vorrei” ecc. ecc..
    In tanti abbiamo capito, per fortuna tantissimi i giovani che per cambiare veramente dobbiamo mandarvi a casa tutti !! Come a Parma !!
    5 stelle.

  2. Mirko

    Per fortuna che c'è gente che non molla. Avanti Valtaro

  3. Paolino

    Nel programma del movimento 5 stelle uno dei punti è il referendum popolare senza quorum. Questo è un classico caso di applicazione: una minoranza potente tiene in scacco l'evoluzione della società grazie all'indifferenza della maggioranza.
    Ovvero, c'è da dirimere uno scontro tra minoranze dove una parte ha già vinto senza necessità di confronto grazie allo stato di fatto. Come si fa?
    Senza lo strumento propugnato dal movimento non si fa, si continua a strapparsi i capelli pubblicamente nell'indifferenza generale, prestando magari attenzione a non esaurirsi o finire sul rogo.
    Questo è un grosso limite della *nostra* implementazione della democrazia, che è molto stabile nel bene e nel male e cambia solo attraverso rivoluzioni di maggioranza.

    paolino

  4. Brontolo Nè

    ESATTO!
    Tutto rimane come prima, fino a che qualche funzionario romano deciderà.
    TRADUZIONE:
    Ora i dirigenti di partito sono impegnati ad apparire in TV e non hanno tempo per queste "bazzecole".
    Dopo, DECIDERANNO a secondo di come andranno le elezioni, e si evolveranno altri interessi che i funzionari a Roma faranno apparire come "il bene del territorio", ma che in realtà saranno i loro interessi ed allora verranno portate avanti quelle linee che pioveranno dall'alto.

    Il popolo? Succube della politica, anzino! Succube di chi gestisce la politica per i propri interessi.
    Come è possibile che la popolazione non si accorga di questo ed abbia lasciato passare questo treno della democrazia e che avrebbe consentito il riappropriarsi del potere di decidere in proprio e non secondo le direttive "ordini!" di altri che pur, c'è da giurarci, verranno acclamati come portatori di idee luminose da seguire pedissequamente.

    Ma allora mi domando: è mai possibile che sul posto non ci sia nessuno che abbia uguali o migliori idee da accogliere come giuste perché lo sono? Capisco che "nemo profeta in patria" ma a me viene in mente quel fatto del tizio che per fare dispetto alla moglie si evirò.
    Pare proprio che la democrazia sia in letargo, c'è, ma sta dormendo tranquilla, mentre i giochi si fanno e si faranno in altra sede.
    Mi sbaglierò, ma così è!

    Auguri

  5. Gian Marco Tedaldi

    Concordo con Paolino,
    si mettano in chiaro le proposte (anche quelle della Regione) in modo che si possano valutare online da più persone/esperti. Poi si proceda a regolare votazione da parte di tutti gli abitanti. Si farà ciò che la maggioranza vuole con buona pace di tutti.

  6. Mirco P

    Certo che sì!! Siamo fieri di guidare il gregge di pecore a Bologna perchè è una iniziativa valida quanto la vostra!

  7. Marco Cacchioli

    Se foste venuti ai due incontri avreste appreso che i progetti di fusione passano sempre per referendum consultivi, una forma di consultazione che, ad essere onesti, non mi pare abbia inventato il movimento 5 stelle.
    Le Leggi della Regione sono pubbliche e consultabili on line. Quella che riguarda il riordino territoriale (n.21 del 21 dicembre 2012) è abbastanza corta e comprensibile da poter essere letta da tutti.
    Tornando all'incontro di sabato, il messaggio che arriva dalla Regione è chiaro: o ci mettiamo tutti insieme a ragionare su come "riordinarci", oppure verremmo travolti da decisioni arbitrarie, prese chissà dove.
    Il messaggio che arriva dal territorio è altrettanto chiaro: c'è chi è disposto a mettersi intorno ad un tavolo per ragionare sul da farsi (come il sindaco di Borgotaro, che si è detto disponibile a firmare subito richiesta per studio di fattibilità, o il sindaco di Tornolo, che pare essere propensa al dialogo); c'è chi non ve vuole sapere e aspetta in silenzio che succeda qualcosa, qualunque cosa; c'è chi non ne vuole sapere e lo viene a dire pubblicamente negli incontri, come Botti, e sui mezzi di comunicazione, come Lucchi.

    Lecito andare a Bologna con le pecore, altrettanto lecito volere un tavolo di discussione dove analizzare concretamente la questione,con il coinvolgimento della cittadinanza.

  8. Sandro Santini

    Oggi lodevole iniziative sulle Unioni dei Comuni; anche se, per il tempo avverso, non sono riuscito a seguirla tutta. Dopo la convincente presentazione di Gabriele Ferrari, mi aveva fatto ben sperare la passione e il porsi del rapprenentante di Monchio. Non avevamo però bisogno che un gentile signore di Palanzano, forse capitato lì per caso, ci ricordasse la desolazione della montagna, la sua famiglia e le benemerenze del motocross nella salvaguardia dell'ambiente; mi auguro che la prennunciata fusione si faccia, ma le parole, o meglio le "non parole" di questo amministratore, mi fanno pensare male.. cioè dopo 2 anni deve ancora informare la sua gente!

    Da ultimo che c'azzeccava quel consigliere provinciale... forse pensava di fare un discorso di ampio respiro politico, senza capire che lì, oggi, la filosofia era bandita e si doveva scendere a terra... affrontare un tema che era attuale già dieci anni fa e che i nostri "campanili" hanno sempre volutamente ignorato; senza un'ottica di "sistema" non si va avanti e tanto meno in montagna!!!

    Concordo... non si farà nessuna unione a tre o a cinque; troppi amministratori che non vedono al di là dl proprio naso, trincerandosi dietro il "non possumus", dei propri concittadini!! La coperta si fa sempre più corta e quando i "concittadini" verranno privati dei SERVIZI, sapranno chi ringraziare.... se stessi!!!

  9. Monica

    Sbaglio o questa unione sta prendendo colore PD ? Non era originariamente targata "cittadini" ? Grazie per una risposta

  10. Marco Cacchioli

    Monica, la tua domanda è posta male o è in malafede. Che colore vuoi dare ad una cosa che non c'è? Se la maggior parte dei sindaci dell'Alta Valtaro è del PD, vuol dire che, nel bene o nel male, una buona fetta di responsabilità politica è in mano a questo partito. Ho scritto "una buona fetta" perché le opposizioni dei 5 comuni, che dovrebbero essere parte integrante e propositiva della vita politica locale, non mi pare si siano ancora espresse...

  11. Remo Ponzini

    Spero che in questi scambi di pareri non si affaccino le contrapposizioni politiche. C’è un problema da affrontare e le dispute pretestuose vanno accantonate se non vogliamo impantanarci. La situazione attuale è estremamente chiara ed è stata illustrata con un linguaggio schietto e stringato sia dal Gigi che da Marco. Hanno riferito con la massima precisione senza giri di parole.

    Ho apprezzato anche l’atteggiamento del sign. Botti sindaco di Albareto. Mi è piaciuta la franchezza di questo uomo che, senza giri di parole, si è dichiarato contrario. Avrebbe potuto ostacolare senza esporsi, come spesso accade in politica, ma ha detto chiaro e tondo che la popolazione del suo territorio sarebbe largamente contraria. Lui lo sa e non ho alcuna difficoltà a credergli. Comunque in caso di referendum, anche se solo consultivo, gli esiti non sarebbero di certo scontati come risultato globale.

    Resta il fatto che la legge Regionale parla chiaro. Le fusioni (innanzitutto) e la condivisione dei servizi si DEVE fare. Piaccia o non piaccia questo è un imperativo inoppugnabile. Ricordiamoci che una imposizione dall’alto potrebbe non essere conforme alle nostre aspettative e stravolgere le soluzioni che ora ipotizziamo.

  12. Monica

    Ti ringrazio Marco è innegabile che i nostri 5 sindaci siano del PD ed è anche innegabile che le 5 minoranze se ne stanno pacifiche alla finestra ma il mio dubbio era la colorazione monocromatica di questa tua iniziativa ciò che appariva diversa alla sua origine

  13. Fusione3comuni

    Caro marco

    una opposizione ha già risposto e pensa che la migliore soluzione sia la creazione di due Comuni. Ti ricordo che il Lupo (Borgo val di Taro) perde il pelo (di pelo ne ha tanto) ma non il vizio.

  14. Marco Cacchioli

    Ti rispondo per l'ultima volta perché i tuoi commenti sono pretestuosi, non entrano nel merito della questione Unione/Fusione e sono anonimi.
    All'incontro sono stati inviati gli stessi amministratori invitati da Gigi ad Albareto (chiedi conferma a Gigi, se non mi credi). Capisco che la mia appartenenza partitica può dar fastidio ma non mi pare di aver fatto uno spot elettorale al Pd, se è vero che gli amministratori presenti non hanno dato l'impressione di grande unità di intenti. Ti dirò di più. Se proprio vuoi farmi le pulci, sul "palco" dell'Imbriani c'erano 3 amministratori Pd, mentre al Palafungo ce n'erano 5. Cavolo, vuoi vedere che Gigi è un pericoloso dalemiano!?
    Chiaramente non potevo, e non volevo, replicare l'incontro di Gigi perché l'intento era quello di apportare qualche informazione aggiuntiva. In questo senso, gli amministratori di Monchio e Palanzano hanno dato dimostrazione di un approccio diverso rispetto alla questione riordino, mentre il dottor Giorgi ci ha illustrato come si sviluppa un studio di fattibilità.
    Che poi negli interventi dal pubblico ci sia stata una preponderanza di amministratori, questo è fisiologico in quanto ne sono chiamati a rispondere in prima persona.
    Detto questo, mi auguro che i prossimi interventi entrino nel merito della questione, perché in ballo c'è la sorte di una intera Valle, non certo quella di un partito.
    Passo e chiudo.

  15. Giuse R.

    Se stiamo a guardare i colori, sarà la nostra valle tra un pò a perdere colore.
    Purtroppo.

  16. Claudio Agazzi

    Buonasera

    Un comitato Bedonia, Compiano, Tornolo che raccolga firme dei cittadini in maniera seria.
    Un comitato che chieda all'università di duplicare lo studio fatto per alcuni paesi della provincia e adattarlo
    Un comitato che pubblicizzi tali risultati alla popolazione facendo emergere gli aspetti negativi e quelli positivi
    Un comitato che porti i risulati ai tre sindaci e faccia azione di lobby
    Un comitato che inviti i cittadini che hanno firmato a votare alle prossime elezioni solo per quei sindaci che siano d'accordo con l'unione dei tre comuni

    L'alternativa è giocare a nascondino dove chi vince sono sempre i notabili dei paesi che conducono la regia una volta a vantaggio di tizio l'altra volta di caio.

    Solo i numeri, se tanti, fanno paura. Le chiacchere, non fanno loro neppure il solletico.

    I nemici da battere sono tre:

    - l'indifferenza della gente
    - l'ignoranza della gente (il non conoscere)
    - la resistenza dei notabili

    Il comitato dovrebbe avere come obiettivi sconfiggere questi tre nemici.

    Cordialmente
    Claudio Agazzi
    Bedonia in Altavaltaro

  17. Brontolo Nè

    Questo commento mi è stato inviato privatamente, ma visto il contenuto "riflessivo" abbiamo deciso entrambi di condividerlo, sarà senz'altro più utile. G.C.

    Sto seguendo in silenzio, ma avrei voglia di urlare !
    Democratici dove? Sono sempre i soliti fermi inchiodati sulle loro idee o non idee.
    Si vede benissimo che se uno ha un briciolino di potere lo vuole esercitare e lo esercita dicendo NO!
    Dire sì e prendere delle decisioni coraggiose ed intelligenti comporta delle responsabilità, esporsi a rischi e ad un lavoro notevole per far andar bene le cose in conseguenza alle decisioni, è molto più semplice dire di no a tutto.

    Solo prendendo le caravelle ed andando si scopre l'America, ma è faticoso e rischioso , e chi glielo fa fare a questi di prendere decisioni importanti? Nessuno!
    E poi per chi tutto questo per il territorio? Per i cittadini? Ma figurati!

    Molto meglio che le decisioni le prenda qualcun altro dall'alto (così pensano); se le cose andranno bene potranno portare a se il merito con un sacco di discorsi, se le cose andranno male non saranno stati loro a decidere. Non solo saranno anche pronti a negare l'evidenza.
    Io lo capisco, molti lo capiscono questo ragionamento... ed allora perché non si ribellano? Mah!

    Ti do una dritta: con delibera del Consiglio Comunale n.22 del 19 gennaio 2001 "Le Circoscrizioni del Comune di Roma sono costituite in Municipi, per rappresentare le rispettive comunità, curarne gli interessi e promuoverne lo sviluppo nell'ambito dell'unità del Comune di Roma".
    Ciascun Municipio assume una denominazione, ecc. ecc. SI TROVA TUTTO SU INTERNET

    Lasciamo pure che ogni territorio porti avanti autonomamente le proprie decisioni particolari, ma che il grande comune sia.
    Se lo hanno fatto a Roma con tutto quel che non consegue, com'è che non è possibile mettere d'accordo qualche paesino?

    VI E' LA VOLONTA' POLITICA CONTRARIA IN MODO DA POTER GESTIRE DALL'ALTO LA COSA non v'è altra spiegazione, ED IL POPOLO SUBISCE IN SILENZIO O QUASI

  18. Fed.ro

    Cinquanta persone chiamate a raccolta per formare un Tavolo di lavoro che decida il futuro della valle: cinquanta persone dai cinque Comuni, cinquanta persone senza interessi personali, cinquanta persone slegate dalle Amministrazioni.
    Date il potere decisionale a cinquanta cittadini, opportunamente scelti, una costituente insomma; formateli sulle problematiche inerenti l'Unione/Fusione, ditegli che le Amministrazioni ascolteranno ciò che i cinquanta decideranno. Ditegli che le pressioni delle Amministrazioni sono brutte e cattive.
    Avrete ciò che cercate. Ciò che cerchiamo. Un futuro migliore per la valle.

  19. Marco Cacchioli

    Dato che non mi pare ci siano i margini per una decisione autonoma e nei tempi consentiti dalla Legge, finiremo per essere obbligati ad un’Unione a 15 Comuni, sulle ceneri della vecchia Comunità Montana, che gestirà determinate funzioni. Con queste premesse, l’unica speranza in cuor mio è che i nostri amministratori abbiamo il coraggio di promuovere – se possibile – una sorta di sub-Unione a 5, che si faccia carico di gestire altri servizi, quelli più vicini ai bisogni delle persone, come l’istruzione, i servizi sociali, la polizia municipale, la gestione dei rifiuti, ecc.
    Rispetto alla proposta di Fed.ro, vorrei continuare nel solco del pragmatismo e proporre di raccogliere 50 firme in ogni Comune per chiedere che venga fatto uno studio di fattibilità sulla fusione. Se è vero che la conoscenza è potere di fare le scelte giuste per il nostro avvenire, perché non ragionare, magari anche in sede "costituente" come proposto da Federico, con un'analisi approfondita della questione? Sarebbe un'ottima base di partenza, al riparo da qualsiasi tipo di discorso demagogico o di parte.

  20. Giuseppe

    OSSERVAZIONE PERSONALE Già decisa altrove (Errani) l'unione valtaro è obbligatoria. Il Ferrari è lì solo per farla sembrare democratica. (O per rimborso spese).
    Rossi è chiaramente il sindaco con più consensi. Al momento il sù nominato è abbastanza"uccel di bosco" per svariati incarichi di partito, la cosa fa pensare che l'attuale possa essere il suo unico mandato a Borgotaro. Ecco perchè è già disponibile al futuro. Lo conosce.
    Chi degli altri sarà il sindaco di Valtaro? Uno contrario? Auguri al megacomune.

  21. Franco Brugnoli

    Questa vicenda insegna che non si finisce mai di conoscere le persone. Di alcuni sindaci, avevo, da sempre, la massima stima e considerazione. Ora ho dovuto ricredermi. Sono guerre tra poveri. Imbecilli...

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