Pelpi Trail

La prima edizione della corsa/camminata bedoniese e uno spunto per unire le forze
È stata la prima edizione sotto diversi aspetti: considerare le potenzialità e definire gli aspetti tecnici. Le centinaia di iscritti sono una risposta concreta e gli inconvenienti riscontrati sul percorso uno stimolo a migliorare. Una cosa è però certa, la nostra valle va “venduta” per quella che realmente rappresenta: un ambiente unico, suggestivo e, perché no, invidiato. Una gara come la Pelpi Trail testimonia quindi uno dei tanti modi di far percepire il nostro territorio ai tanti che ancora non lo conoscono. È questa la missione principale degli organizzatori: Pro Loco Bedonia, Vallinbici e I Love Run.
 
Ore 9 del mattino, piazza Centinaro è già gremita: c’è chi fa colazione, chi si riscalda i muscoli e chi tenta l’iscrizione dell’ultimo minuto. Dopo mezz’ora le persone al nastro di partenza sono 600, di cui 100 atleti registrati per affrontare il percorso competitivo, monte Pelpi andata e ritorno per un totale di 23,5 km (dislivello 1230 metri), mentre i restanti 500 hanno compiuto la camminata non competitiva, 12 km sviluppati attraverso gli innumerevoli sentieri che circondano il capoluogo di Bedonia.

Unico rimpianto: la giornata non era proprio delle migliori, il monte Pelpi aveva il suo famoso “cappello”, così nebbia e foschia hanno causato qualche problema di orientamento agli atleti della competitiva. Qualche sbuffo momentaneo, poi rientrato all’arrivo: “In fondo era la prima edizione”. Grazie quindi a qualche critica costruttiva e ai consigli ricevuti, utili a migliorare ulteriormente l’evento.
 
Manifestazioni come questa stanno prendendo sempre più piede in Valtaro e le camminate di Borgotaro, Bedonia, Albareto e Tarsogno ne sono una prova tangibile. Per questo motivo ho una visione personale, quella di vedere tutte queste competizioni riunite sotto lo stesso “ombrello”, pur mantenendo il nome di ognuna delle specialità: Quadrifoglio Ultra Trail, Pelpi Trail, Albareto MudRun, Cento Croci Trail.

La “3T Valtaro” sarebbe senz’altro un buon accorgimento per poter unire le forze, promuovere il territorio con metodo condiviso e un unico obiettivo, che non è solo quello di creare indotto o un introito economico, ma bensì quello di far conoscere oltre provincia e regione la nostra valle. Un gruppo di sportivi ormai conosciuto e che ha la giusta esperienza per rivolgersi a una platea diversa dai soliti cento atleti del circuito trail provinciale. Potrebbe essere un modo sicuro e funzionale per vendere un prodotto tutto nostro e rivolto all’intero nord Italia: un solo marchio, una sola valle, un unico successo.

Per la riuscita della manifestazione c’è voluta la collaborazione di tutti, in particolare: Bar Lucia, Snack Bar, Immobiliare Valtaro, Web Progetto, Gastronomia da Jack, Mobili Monteverdi & De Rè, Norda Spa, Parmalat, Ferramenta Caramatti, Rally del Taro, Mabe Incisioni, Erreà Sport, Ascom Parma, Croce Rossa Italiana Comitato di Bedonia, Protezione Civile Bedonia, Moto Club Taro Taro Taro, Gruppo Alpini di Bedonia e Anzola con più di 60 volontari messi a disposizione e Caldo Glaciale per i premi.

Hanno collaborato a questo post:

PDF: la classifica generale

FOTO: dalla partenza all'arrivo



1 Commenti
  1. Andrea Giumelli

    MAN ON THE MOON

    Ciao amici Arcigni! Per il resoconto musicale di questa settimana: la prima edizione del #PelpiTrail a Bedonia in provincia di Parma ho scelto la canzone dei R.E.M: Man on the moon (Uomo nella Luna) e piu' avanti scrivero il perchè... intanto parto con il dire che eravamo tre arcigni: la new entry: Matteo Zoppa; molto entusiasta del gruppo e motivatissimo, e Leonardo Ligustri autentica star arcigna del momento, autore tra l'altro di un grande inizio di stagione a cimentarsi in questa gara, che a parere dello staff veniva definito come molto dura... e nei momenti che ci dividevano dalla partenza, venivano nella mia testa seri dubbi,se avessi fatto veramente bene ad iscrivermi a quella gara, così complicata, ma allo stesso tempo affascinante, comunque una volta partiti i miei dubbi spariscono e m'impegno al massimo, e rimango concentrato sulle difficolta' della gara, convinto comunque di portarla a termine; partiti da Bedonia si deve raggiungere la vetta del Monte Pelpi a 1400 m, distante circa 12 Km, quasi tutti in completa salita, oltretutto sterrata, che man mano che si andava avanti aumentava la difficoltà, e proporzionalmente la temperatura s'abbassava, ma fortunatamente ero ben coperto pronto a tutto e seppur con fatica arrivo in cima del monte anche aiutandomi con un bastone per non scivolare e non perdere l'equilibrio... giunto sul crinale la gioia e la fatica s'equivalgono, con il panorama completamente nebbioso da intravedere appena la Croce del monte, e dei volontari con delle pile, come i Remagi, m'indicano il punto di ristoro, oltre la via da seguire, ed in un panorama quasi lunare, avevo simbolicamente messo la mia bandiera, come l'uomo sulla luna, e mi lasciavo alle spalle, le maggiori difficoltà della gara, poichè ora dovevo scendere dal monte, ed era discesa anche se molto difficoltosa e quindi dovevo prestare molta attenzione, e al contrario dei primi km, la temperatura scendeva, ed aiutarmi c'era anche la mia paura per i rettili, in particolare dei serpenti; per cui ogni volta che sentivo un fruscio, prima di scoprire se fosse un pitone birmano, oppure un'innocua lucertola, aumentavo la mia andatura, arrivando cosi' velocemente a Bedonia, terminando bene una gara come detto difficile ma molto bella, ben organizzata dagli amici di Bedonia, consigliandola a tutti gli appassionati di trail, un saluto a tutti da Andrea Giumelli

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