Il sasso nello stagno

La ex Edilcuoghi, in quarant’anni di attività, ha rappresentato la sicurezza economica per l’intera vallata, molte delle famiglie di Bedonia e Borgotaro hanno avuto almeno un componente che ha lavorato direttamente o indirettamente per questa azienda. Ora le voci che si susseguono sulle sorti delle due ceramiche valtaresi sono molte e non sono nemmeno tanto di corridoio o da bar. Per far sì che le voci rimangano tali basterebbero risposte chiare e nella vita di quei lavoratori ci sarebbero dieci punti interrogativi in meno.
 
• È vero che il capannone/stabilimento di Borgotaro è stato offerto al miglior offerente?
• È vero che l’operazione di Borgotaro è stata solamente un’acquisizione di marchio con investimenti ostentati per tenere calme le maestranze?
• È vero che la cassa integrazione che terminerà a dicembre sarà il primo passo per la dismissione dello stabilimento di Borgotaro?
• È vero che la conclusione della cassa integrazione a Bedonia, che avverrà a novembre, rappresenterà la morte definitiva della ex Edilcuoghi?
• È vero che la sorte degli operai di Borgotaro sarà simile a quella di Bedonia?
• È vero che una linea di produzione di Borgotaro è già in funzione in Turchia?
• È vero che manterranno lo stabilimento di Modena a uso stoccaggio per usufruire del marchio “Made in Italy” ?
• È vero che bisognerà solo credere alle intuizioni dei dipendenti/fornitori e non più alle parole di chi tira i fili dell’operazione?
• È vero che politici e sindacati presenti in valle si limitano a spostare le agonie delle famiglie solo per prendere tempo?
• È vero che politici e sindacati hanno sempre garantito la non chiusura di Bedonia e sull’esito positivo ottenuto a Borgotaro?

A onor di cronaca ricordo che qualcuno è stato premiato anticipatamente con la medaglia d’oro per il buon fine dell’operazione, in ogni caso tra qualche mese tutto verrà a galla, tanto vale sputare l’osso. Subito però!


38 Commenti
  1. PK

    tutto vero, e si sapeva :-(
    ma non ne ho più voglia di spiegare

  2. Remo Ponzini

    Gli interrogativi posti sollevano perplessità, arrabbiature, inquietudini. Già al subentro della nuova gestione si vociferava che fosse un interesse limitato all'acquisizione dei marchi e non alla produzione industriale che sarebbe stata poi sviluppata altrove. Allora non prestai eccessiva attenzione a quelle chiacchiere che mi apparivano malevolmente avverse e che ritenevo ingigantite dal timore che ciò potesse effettivamente accadere.
    " La paura fa novanta", recita un noto motto, e fa pure incupire la mente e l'orizzonte.

    Ultimamente però, con la complicità della crisi economica e dell'edilizia in particolare, si sono infittite e stanno prendendo sempre più corpo.
    Siamo sempre nel campo delle ipotesi ma il malessere si sta diffondendo. Per lo stabilimento di Bedonia le speranze di un possibile recupero sembrano ormai tramontate e per quello di Borgotaro si profilano seri rischi incombenti; quelli che il nostro Esvaso ci ha sottolineato con le sue dieci domande.

    Penso che nessuno voglia fare dell'allarmismo artificioso e fine a se stesso ma la gente ha diritto di avere risposte che facciano chiarezza. Sia dalla classe politica che da quella imprenditoriale. KALE Group in primis.

  3. L M

    Bravo! Direi che hai lanciato un blocco di cemento armato nello stagno!!
    Lo svuoterà completamente....tanti pesci più o meno grandi finiranno a boccheggiare!!
    È il blocco??? S'incastrerà sul fondo melmoso!!
    E gli operai??? Ai bordi a guardare!!

  4. Mario Miano

    Vorrei ricordare che la UIL non fu fra i premiati, forse perchè fin da allora affermava che la vicenda era lungi dal dirsi conclusa felicemente.
    Anche recentemente, venerdì 21 settembre, abbiamo tenuto a Bedonia una assemblea pubblica dove abbiamo reiteratamente esposto i dubbi contenuti in questo blog.

    Mario Miano
    Segretario Generale U.I.L. PARMA

  5. Ex dipendente

    Le verità qualcuno le sa ma.....una cosa che so io che è di incontri, di dibattiti, di convegni, di parole al vento, di pranzi, di cene ne sono state fatte tante!!!!

  6. Sergente Lorusso

    Ma i Turchi sono con noi o contro di noi??? E
    poi come è andato avanti il film caro Esvaso tu che lo hai visto più di una volta???
    Ma il problema è che come allora, abbiamo fatto festa, ci siamo divertiti un po... e poi... messo così sembra una cosa razzista, no, neanche lontanamente... è amarezza per come chi ha gestito la cosa si è fatto fregare da chi in affari evidentemente è più scafato... speriamo di sbagliarci tutti...

    http://www.youtube.com/watch?v=fw-vGls2B5Q

  7. PK

    adesso che c'ho due minuti.
    La cosa era facilmente ipotizzabile, senza avere i poteri divinatori del Mago Otelma, e senza neppur prendere per il c@@@, volevo dire, prender tempo con i "tavoli di concertazione", (mi cito, a forza di far tavoli risolverete la disoccupazione con una bella falegnameria, com. verbale al Sindaco dott. Rossi 2011).

    Una compagnia che spazia dal commercio di legname alla tecnologia aerospaziale
    ( http://www.kale.com.tr/en-us/our-companies ), che nel settore ceramico estrae e vende materie prime (cliente per alcune era il gruppo Edilcuoghi), che produce in Turchia ceramica anche ad alta tecnologia, in un paese dove puoi lavorare con meno spese e rompimenti di cazzi che in Italia, per qual motivo dovrebbero restare qui? BDSM?

    Oddio, piuttosto che niente... meglio piuttosto.

  8. LUCIANA

    Purtroppo questa volta non vedo colori sfumati ne' sento profumo di fiori.
    Leggo domande dirette e incalzanti che dovrebbero avere risposte molto chiare.
    E' in gioco la sorte dei lavoratori, delle famiglie, l'economia della vallata, eppure tutto é incertezza, le responsabilita' diventano generali e attribuibili a piacimento.
    Bene hai fatto a lanciare il sasso chissa' che non muova le acque dello stagno e che, anche questa volta, tu riesca a far nascere un fiore.

  9. Brontolo Né

    Quelli che vengono chiamati spese, rompimenti di cazzi, costi per la sicurezza, diritti dei lavoratori, ecc. ecc. sono la "conquista" di decenni di lotte sindacali, penso che siano tutte cose giuste, penso che però abbiano prodotto anche effetti indesiderati, se poi ci aggiungiamo una tassazione esagerata che eleva i costi di produzione a livelli stratosferici abbiamo quasi chiuso il cerchio che si chiude con lo scarso mercato italiano a causa dei costi elevatissimi al dettaglio, ed allora ? Recessione !
    Se fosse possibile costringere a bloccare la produzione in Italia vorrebbe dire esproprio del capitale (e non è possibile), ma il capitale che fluirebbe nelle casse dello stato, sarebbe sperperato, e non ridistribuito dando più servizi (che è una grande balla).
    Caro Gigi hai ragione, lancia pure un sasso nello stagno, anzi lancia molti sassi nello stagno... riempirai quel maledetto stagno ... almeno ci risparmeremo la costruzione del ponte !
    Ma allora non c'è nulla da fare ? Si certo ! Si può fare molto, meno tasse, meno diritti esagerati, minor costi dell'energia, incentivi, premi di produzione, ecc. ecc. ecc. ecc. ma ci dovrebbe pensare la politica onesta e sindacati equilibrati e non i sassi negli stagni o macigni che siano o perlomeno non solo ...
    Tutti o quasi scappano dall'Italia ! E chi governa coa fa ? Gli aumentano le tasse, gli aumentano i costi già altissimi è come dare dei calci nel sedere a chi da lavoro, dunque mi sa che la botte piena e la moglie ubriaca sia proprio impossibile, delle due l'una ! Tertiun non datur ...

  10. Claudio Agazzi

    Buongiorno

    Il manuale mafioso a questo punto prevede il silenzio reiterato.
    A pagina 36, Art. 27, comma 3: "...nel caso "l'affare" venga svelato su siti internet e quindi visibile a tutti mantenere il silenzio totale, non fare interventi in luoghi pubblici, non parlare privatamente con interlocutori occasionali, evitare di farsi vedere in luoghi pubblici..., attendere quindi la naturale dissolvenza della notizia..."

    Mi spiace Gigi, forse non ne avevi una copia. Te la farò avere.

    Ciao

    Claudio Agazzi
    Dittatura Illuminata

  11. Gigi Cavalli

    Mi sa che avete tutti ragione e ve lo motivo.
    A parte la voce di uno dei protagonisti, la UIL, silenzio assoluto.
    Oltre ai restanti sindacalisti, che ovviamente ancora diranno: "Tranquilli ci penso io", non si è fatta viva nessuna maestranza, nessun politico, nemmeno con un nick-name.
    Eppure nella giornata di ieri la pagina ha avuto quasi 600 visitatori, un centinaio in più degli altri giorni, ciò a significare che la notizia è girata, ma...
    Il post l'ho intitolato preventivamente: "Il sasso nello stagno", perchè già intuivo che il solo effetto che avrebbe procurato sarebbe stato quello di limitarsi a guardare i bellissimi cerchi nell'acqua, nulla di più.

  12. Remo Ponzini

    " ASPETTARE che la NOTIZIA si DISSOLVA "

    Caro Claudio,

    Siamo proprio a questo punto. Fessi e turlupinati. Il cittadino italiano con questa classe politica non ha scampo.
    Ormai sa che ogni volta che aprono bocca si deve sorbire la solita dose di balle quotidiane. Sa che quello che ci viene raccontato ed assicurato non avrà alcun seguito. Sa di essere solo, sa di non avere prospettive, sa che la promesse fatte sono pinocchiesche, sa di essere governato da biscazzieri. Ma non sa come fare perchè sa che se anche cambia schieramento politico tutto rimarrà gattopardescamente immutato.
    Sa che basterebbe azzerare i costi della politica (in senso molto lato) per avere le risorse atte a favorire la ripresa economica.

    L'interrogativo è : quanto potrà durare questa situazione ??? Quando esploderà la rabbia popolare ???
    Siamo nella nazione degli assurdi. Occorrono i forconi per ripristinare una democrazia VERA. Mi sovviene sempre in mente il tuo Dittatore Illuminato.

    Tornando alle nostre problematiche locali mi ha stupito il silenzio tombale in cui sono caduti gli interrogativi posti.
    Avrei creduto che si scatenasse il putiferio ed invece .... solo un abulico disinteresse, manco si parlasse di " Attanasio cavallo vanesio ".

    Gigi ha lanciato un sasso, ma, come dice lui stesso, sembra che tutti stiano li a guardare i cerchi concentrici che, allargandosi, si dissolvono nel nulla.

    Aiutati che il ciel ti aiuta. Ma se non l'aiutiamo sto cielo precipiteremo tutti in un baratro.

  13. PK

    Devi anche un po' capire la situazione: nel Consiglio Comunale di Borgotaro, il PD c'ha il problema se mettersi fra i rottamati o i rottamatori, il PDL cerca di far silenzio con la speranza che si dimentichino tutti che esistono, Toffanin ci tiene a puntualizzare che il verbale non riporta fedelmente il suo pensiero; i sindacati (alcuni) hanno già avuto la medaglia ergo hanno già vinto; ma quello che veramente preoccupa sono i dipendenti, nessuna manifestazione, nessuna protesta (che la protesta civile è un diritto), qualcuno incazzato lo conosco (pochi), probabilmente gli altri confidano nel posto pubblico, le fabbriche pubbliche, i postifici ci sono ancora ma l'aria è cambiata e le casse son vuote.

  14. Michele I.

    Ciao a Tutti.
    Secondo mè il problema non è il ricollocamento dei vari esponenti politici all'interno delle varie correnti politiche nazionali, il problema è che a questo punto sì che bisogna metterci la faccia e dire: "Si vi abbiamo detto un sacco di minchiate ed eravamo consapevoli di dirle", ma in italia funziona da anni così.
    Sindacati, politica, amministratori, sono sempre più intrecciati tra loro e quelli che restano fuori dai loro accordi sono quelli che gli pagano lo stipendio, che gli danno il voto e che lavorano. Chi ha voglia di lavorare non merita nessuna di queste persone.

    Teniamo duro non si può più dire e nemmeno speriamo bene.

    In bocca al lupo a Tutti!
    "anche a quelli che devono trovare il coraggio di ammettere le falsità dette e consapevolmente mai realizzate"

    ciao a tutti

  15. Una Dipendente (credo)

    Grazie Gigi di averci ancora provato a smuovere le acque, spero ancora ke si possa fare qualcosa, ma come dice il saggio: "la speranza è l'ultima a morire", però si dice anke: "Ki vive sperando................"

  16. Claudio Agazzi

    Buongiorno a tutti

    Caro Remo.

    Centinaia di persone hanno guardato questi post, evidentemente interessati. Tra queste centinaia di persone ci sono sicuramente anche gli ex dipendenti della Edilcuoghi.

    I principali responsabili di questo teatro sono loro. Mi spiace ragazzi. Conosco un sacco di gente che lavorava lì, in ceramica e quindi non è a cuore leggero che lo dico, ma siete voi che vi nascondete, siete voi che non avete mai protestato realmente, siete voi che davanti alla provincia di Parma non c'eravate, siete voi che durante la manifestazione fatta a Bedonia latitavate, siete voi che vi siete fidati di questi signori (parlo dei sindacati in questo momento), siete voi che non avete il coraggio di scrivere il vostro nome e cognome per esteso, siete voi che non interventite pur leggendo quando parlano di voi, siete voi che aspettate la manna del cielo.

    Vi dico anche che non potevate fare molto. La colpa in questo caso non c'è. Un'azienda è semplicemte fallita in un contesto difficile per molte aziende e quindi fa parte del gioco.

    Il peccato è l'aver speso tutti questi soldi per la cassa integrazione (soldi pubblici) quando questi potevano essere spesi per incentivare qualche azienda ad investire in loco (il solo motivo per il quale un'azienda potrebbe venire qui).

    Magari invece di 2/3 anni di cassa integrazione ne avreste fatto solo uno e il resto avreste lavorato.

    Da un lato vi capisco. Capisco la situazione di certe famiglie che non hanno più i soldi per i loro figli, ma dall'altro non comprendo la vostra NON reazione.

    Ora però se avete un po' di voce potreste usarla sapete? Tanto nella merda siete e nella merda resterete perché non interessate a nessuno. In questo contesto politico fanno fatica anche a considerarvi merce di scambio per il voto politico o amministrativo.

    Certo rincresce anche per la valle perché i vostri soldi guadagnati potevano essere spesi qui e far prosperare (esagerazione) l'intera economia.

    Dai, uno che si firmi con nome e cognome c'è? Magari arrabbiati con me, prenditela con me per quello che ho scritto ma dai... parla!

    Claudio Agazzi

  17. Francesca Tedaldi

    Ciao Claudio, rispondo in primis a te. 
    Il mio commento in realtà non nasce dalla tua provocazione (che cmq é forte) .
    Decisi già a suo tempo di rimandare un mio intervento al dopo fiera così da avere notizie affidabili e certe (Gigi ne era già al corrente).
    Sai io non penso proprio e lo contesto fermamente che il fallimento di Bedonia sia legato ai dipendenti. I dipendenti sono stati illusi, rassicurati per bene, perché tutto sembrava sempre prossimo alla conclusione di una qualche acquisizione. Promesse, parole tante parole, treni passati e persi. Ormai la stazione è abbandonata e di treni non ne passano più. Chi ci ha creduto ha sbagliato ma ancor più ha sbagliato chi ha permesso di crederci.

    Io sono dipendente Kale Italia fiera ed orgogliosa di esserlo. Kale Italia ha iniziato la produzione nello stabilimento di Borgotaro investendo 800.000 euro solo per l'acquisto di due macchine digitali. Altri investimenti sono stati fatti nel corso dell'anno l'ultimo a giugno.
    Difficile dire di essere tranquilla in un momento in cui non é fissata una data di ripartenza, ma io vedo forza e volontà di ripresa da parte del team management.
    Io dico solo che questo treno per tutti ma proprio tutti noi della vallata è estremamente importante.
    La fam. Bodur sopravviverà anche senza di noi, ma non noi senza di loro. 
    Se il Cersaie non porterà buone novelle ritengo che un intervento da parte di regione e provincia sia più che necessario. Direi d'obbligo

  18. Claudio Agazzi

    Ciao Francesca

    Grazie per la risposta.

    Solo una precisazione per non generare fraintendimenti. Non ho mai parlato di fallimento di Edilcuoghi dovuto ai dipendenti. Ci mancherebbe. Forse tu intendevi fallimento della trattativa, in quel caso si è un po' il senso del mio post.

    Allora che questi che ci hanno creduto e che hanno ormai capito che le cose non erano poi così come raccontate che escano allo scoperto e che dicano: il giorno xx xx xx il signor xxxxx ci ha detto xxxxxxxx. Così da fare un po' di chiarezza almeno questa. Così sapremo che il Sig. xxxxx non è persona attendibile o perlomeno sapremo che in questa occasione non è stato brillante nel suo operato. Per carità si può comunque sbagliare e come ho detto secondo me nessuno degli attori è in grado di fare grandi cose in questa situazioni economica.

    Ti ringrazio anche per aver capito che è una provocazione voluta per il bene che voglio a questa valle.

    Ciao

    Claudio Agazzi

  19. Trilussa

    Signor Agazzi non Le sembra di mettere in imbarazzo la ragazza forzandola a fare nomi?? Chi è Lei per fare una simile uscita??? Mi scusi se patteggio per Francesca ma non mi sentivo di stare in silenzio..

  20. Remo Ponzini

    Brava Francesca.

    Avevamo bisogno che qualcuno dall'interno ci fornisse spiegazioni che ci aiutassero ad inquadrare meglio la situazione.
    Era difficile pretendere che fosse la stessa azienda a ragguagliarci perchè questo è solo uno spazio, gentilmente offerto, che usiamo per condividere i nostri pensieri e le nostre preoccupazioni. Sono i nostri rappresentati politici e sindacali che, anzichè stare asserragliati nelle loro torri, potrebbero anche spendere dieci minuti per informarci.

    Hai messo in evidenza gli ingenti investimenti che l'azienda Kale ha già effettuato e questo aspetto ci induce a pensare che potrebbero rimanere qualora riuscissimo ad imboccare la strada delle ripresa. Mi è piaciuto l'atteggiamento propositivo che hai assunto nei confronti del tuo datore di lavoro. Hai evitato le solite contrapposizioni impregnate di ideologie vetero comuniste distruttive riconoscendo anche l'iniziativa ed i meriti aziendali. Daltronde le fortune dell'una coincidono con le necessità della controparte di portare a casa uno stipendio. E tu, da ragazza colta e pure laureata qual sei, l'hai perfettamente compreso.

    Mi sono sempre piaciute le persone che mantengono aperto uno spiraglio di speranza e tu oggi ce l'hai fornito.
    Grazie per il tuo contributo.
    Ciao.

    P.S. per il sign. Trilussa (?)
    Ho l'impressione che Lei abbia travisato il pensiero del sign. Agazzi.
    Provi a rileggerlo ed a comprenderlo.

  21. Claudio Agazzi

    Buongiorno Signore

    Come potrà rileggere la mia richiesta era impersonale. E se devo meglio specificarla era rivolta verso gli ex dipendenti della Fincuoghi di Bedonia. Come avrà avuto modo di leggere Francesca dice d'essere dipendente di Kale Italia (anche se pure lì ci sono cose che andrebbero forse spiegate meglio visto che anche in quel caso si sta facendo fronte a risorse pubbliche).

    Chi sono Signore? L'ho scritto in calce al mio commento. Purtroppo non mi è dato sapere chi sia lei. E come penso avrà capito è questa cosa che secondo me inibisce qualsiasi tipo di crescita, sviluppo, socialità nella nostra valle.

    Guardi lei. Per scrivere una cosa molto normale, senza offese, se vuole anche capibile e condivisibile ha sentito il bisogno di "tutelarsi" sotto il nome di Trilussa.

    Io la penso in modo diametralmente opposto al suo mi perdoni. Credo che un po' di diplomazia sia d'obbligo ma attenzione, non confondiamo la diplomaziona con altri fenomeni ben più tristi già da me menzionati in precedenza.

    Egregio Signore. I diritti sono tali e non occorre chiederli con l'elemosina a nessuno. Quindi se sono diritti perché tutte le volte per tutelarli si devono creare delle sceneggiate? Perché questo sfigato di lavoratore deve soccombere di fronte a non si sa quale logica opportunista? "Non parlare con nessuno perché altrimenti.... ecc. ecc.". Se c'è un diritto c'è e se ne parla con tutti. Altrimenti sono piaceri, scambi e caro il mio Signore non fanno parte di uno stato progredito quale dovrebbe essere il nostro.

    Cordialmente

    Claudio Agazzi

  22. Michele I.

    Propongo Claudio come il Nostro nostranissimo "Renzi"!!!! Le idee sono molto chiare e ben spiegate, chissà quanti politici (sindacalisti, perche per me chi fà parte di un sindacato è la vera anima della politica più torbida) o tali o presunti tali avranno la decenza o coraggio di mettere in calce il loro Nome o la loro difesa d'operato. Pochi forse, come al solito nessuno.

  23. Rodolfo

    Hai lanciato il sasso a proposito, ma nessuno dei "benefattori" della valle ti ha ancora risposto. Speriamo che le avvisaglie pessimistiche non si avverino, pero' i fatti preoccupano molto.
    Ho la convinzione che occorra uscire dagli schemi dei partiti e dei sindacati e formare subito un Comitato autonomo per la difesa del lavoro in Montagna. Forse si e' ormai capito che affidarsi ai soliti noti e' come mettersi il cappio al collo.

  24. Lorenzo

    Rispondo solo ora perché volevo leggere e riflettere con voi su tutte le considerazioni in merito ai trascorsi ex-Fincuoghi.

    La Kale ha più volte dichiarato che avrebbe prodotto il 40% sul mercato nazionale ed il rimanente 60% su quello internazionale.
    Sorge spontanea una considerazione relativa ad uno scenario post-crisi in cui il suolo italiano sarà già stato consumato da una politica edilizia scriteriata.

    Per quanto riguarda lo stabilimento di Bedonia, come ho già detto venerdì 21 settembre alla sala Peschiera di Bedonia, in occasione di un incontro organizzato dalla UIL-UILCEM, pare che si sia presentato un nuovo interlocutore.

    La UIL UILCEM non ha referenti politici quindi le informazioni arrivano quasi sempre in fase di ufficializzazione…

    Domenica 26 settembre visionando il programma del festival della filosofia di Modena, noto che l’assessore regionale Muzzarelli era presente ad un incontro e mi sono quindi precipitato in quel di Modena per avere ragguagli.
    Sono stato liquidato con una frase filosoficamente ineccepibile che ci invitava a sperare…

    In relazione ad alcuni interventi, condivido quanto affermato da Claudio Agazzi circa il manuale mafioso.
    Rispondo a PK peroccupato della mancanza di manifestazioni.
    La UILCEM ha manifestato 2 volte sempre in solitaria,la prima davanti alla Regione in occasione di uno dei famosi “tavoli”.
    Quella volta partimmo su due pullman con cui 100 lavoratori raggiunsero Bologna
    (derisi dai rappresentanti delle altre due organizzazioni…).
    Manifestammo senza bandiere, se non quella italiana perché tutti potessero far sentire la propria voce e per far crescere nei lavoratori ex Fincuoghi lo spirito di appartenenza ad un gruppo di persone che perseguono un fine comune ma non abituato ad esprimersi manifestando.

    La seconda manifestazione davanti alla Provincia di Parma: in quest’ultima il segretario della FILCTEM CGIL di allora non volle unirsi a noi facendoci sgradevolmente intuire che la manifestazione poteva diventare una fastidiosa interferenza in periodo pre-elettorale…

    Solidale fino in fondo con i lavoratori ex Fincuoghi e con le loro famiglie e dico proprio tutti, a prescindere dal loro sacrosanto credo, affermo che la UILCEM farà tutto il possibile per svolgere il ruolo proprio di un sindacato.

    Aggiungo una breve poesia che mi pare in sintonia con quanto detto.

    HO LITIGATO CON L’IMPERATORE
    IN SOGNO, IN SOGNO, SI CAPISCE:
    ALLE FAR MAESTA’, CON TAL CANDORE
    PARLARE, DA DESTI NON SI ARDISCE.
    HEINRICH HEINE

    Lorenzo – Segretario Uilcem Pama -

  25. Remo Ponzini

    Ci voleva tanto a venire su questo blog ed a fornire le informazioni che tutti auspicavamo ???

    Un GRAZIE sincero al sign. Lorenzo ed alla sua organizzazione sindacale. V'è da dire che la UIL-CEM è sempre stata la più sollecita sia ad organizzare pacifiche manifestazioni di protesta che a tenere i contatti con i lavoratori e la popolazione locale.

    E le altre due organizzazioni che fanno ??? E' solo una domanda, non polemica, sperando che qualcuno si manifesti in questo sito che è visitato da circa 600 utenti al giorno. I lavoratori stanno affrontando momenti durissimi e brancolano nel buio più fitto circa le prospettive del loro futuro.
    Sappiamo che esistono i canali ufficiali per informare ma usiamo anche il web che, per noi indigeni, significa: FORUMVALTARO.

    Sembra che ci sia ancora una speranza. Sarà senz'altro flebile ma aggrappiamoci anche a quella.
    Cordiali saluti a tutti e che il lupo crepi.

  26. Claudio Agazzi

    Ciao Gigi

    Perfetta scelta della canzone. Mi sono visto i due video. Durano circa 10 minuti insieme. 10 minuti di parole. L'unica cosa certa e' la sofferenza. Poi mi chiedo: ma quello che stanno sostenendo sti sindacati e' proprio il loro ruolo? Per me no!!!

    Claudio Agazzi

  27. Gigi Cavalli

    Stabilimento Kale (ex Fincuoghi) di Borgotaro: un comunicato della proprietà, dopo il successo del CERSAIE, in cui si ribadiscono alcuni nuovi consistenti investimenti sulla sede montana, riorganizzazioni aziendali radicali, per arrivare a 45 milioni di fatturato e 3,5 milioni di metri quadri di mattonelle. Molti dei quali, almeno 2,5, prodotti proprio in Valtaro.
    Da Valtaro.it, testo di Mauro Delgrosso. L'articolo completo:
    http://www.valtaro.it/futuro-kale-borgotaro

  28. Kaleidoscopio

    Se c'erano ancora dubbi anche su Kale Ceramiche ormai ve li hanno tolti i sindacati!!!
    L'azienda è cotta e si prende tempo come da classico sistema sindacale per RIMANDARE.
    E' la loro classica funzione quella di rimandare al domani e dire al presente che hanno RISOLTO!!!
    Ora vi rimando alla cifra di Valtaro.it relativa agli affari conclusi a CERSAIE, secondo voi Euro 500.000 di venduto, è stato un gran affare???
    Calcolando che vengono non solo dall'Italia ma anche dal resto del mondo a comprare alla fiera di Bologna mi sembra una cifra davvero ridicola perchè devi calcolare che si sono smaltite prima le scorte che erano e sono ancora rilevanti e il mercato non tira in Italia siamo al -30% ripeto MENO 30/35% per quasi tutte le ceramiche!!
    Questo significa che hai venduto di certo sotto costo per fare numeri da esporre perchè tutti sono usciti con le ossa rotte dalla fiera dove ci sono stati 1/3 dei visitatori degli altri anni!!
    Un imprenditore bedoniese del ramo mi ha detto: " Un disastro non c'era nessuno!!! "
    E soprattutto hai già dimezzato l'investimento che avevi comunicato nel 2011 ovvero di 25 milioni di euro in 5 anni per arrivare a 70 milioni di euro fatturato! Ovvero 5 all'anno di solo investimento!!!
    Stanno prendendo tempo ma il destino tra varie casse integrazioni si basa esclusivamente su un LANCIO DI DADI.... ripresa o non ripresa che nessuno può prevedere!!

    Il primo comunicato Kale del 2011 lo trovate su questo link:
    "I turchi ufficializzano l'acquisto degli stabilimenti Fincuoghi - Parma" ...

    http://parma.repubblica.it/cronaca/2011/10/17/news/i_turchi_ufficializzano_l_acquisto_degli_stabilimenti_fincuoghi-23384404/

  29. Socio di Kaleidiscopio

    Semo alla frutta, meglio capirlo, piallare tutto, radere al suolo e ripartire dopo aver fatto pulizia. Considerando i soldi/tempo che si sono pappati i politici, i sindacati, i cassaintegrati... ce ne facevi 2 di aziende nuove, in altri settori. Solo che le avresti fatte con gente diversa, che magari non gli garantiva il voto.
    Napoli è a Nord della Valtaro

  30. Mauro Delgrosso

    Gigi, come ti ho già espresso nei giorni scorsi, ritengo poco corretto e poco producente leggere dei post, su temi importanti come la ex-Fincuoghi, privi di firma. E' giusto esprimere dubbi e pensieri, ma non in forma anonima, bisogna capire bene se la fonte è in qualche modo interessata alla vicenda; soprattutto quando c'è di mezzo il futuro di tanti lavoratori, che, ti assicuro, leggono con molta attenzione questo forum e tutto quanto viene pubblicato.
    Vorrei per un attimo che ci si mettesse nei loro panni, solo per un attimo. Prenderli in giro, scherzare sul loro futuro, "vendicarsi" di situazioni passate non giova a nessuno. E poi, per temi come questo, bisognerebbe attenersi a quanto di effettivo e concreto è stato pubblicato e trasmesso: ho letto la mail dei vertici Kale, non mi sembra proprio che stiano prendendo tempo. Non sono certo degli sprovveduti che sprecano risorse finanziarie. Sono pienamente consapevoli della fragilità del mercato italiano, rivolgendo, di conseguenza, la loro attenzione a mercati emergenti o ricchi. La lettura del dato di commesse firmate al CERSAIE, proprio per la recessione italiana, che trascina in basso il comparto edilizio, è di fatto molto positivo.
    Piuttosto, sarebbe da valutare che fine hanno fatto tutte le iniziative e gli imprenditori che avevano manifestato interesse a Bedonia: avevano veramente disponibilità effettiva di risorse finanziarie, come il gruppo turco, oppure erano tentativi basati su semplici ipotesi, basati su forme di possibile (e non certo al 100% come quando si opera con mezzi propri) finanziamento bancario e/o pubblico? Il dato oggettivo è che, ad oggi Bedonia, non interessa più a nessuno, in quanto nessun istituto di credito è disposto a rischiare capitali senza garanzie. O mi sbaglio?

  31. Gigi Cavalli

    Ciao Mauro, ti rispondo, ma non per polemizzare, lo sai, ma per chiarire.
    Ti potrei dar ragione se queste persone "sparassero a zero", ma siccome sono punti di visti, tanto come i miei, non vedo perchè dovrei tappargli la bocca.
    In questi giorni non sai quante persone, anzi quanti dipendenti cassaintegrati, mi hanno ringraziato per questo "sasso nello stagno", per lo meno qualcosa leggevano, qualche parola nuova, detta aldifuori dei soliti canali, emergeva, speranzosa o meno. Meglio del nulla.
    Qui non si prende in giro nessuno, trovami un solo commento da cancellare e lo farò, anzi se ho voluto gettare questo "sasso" e perchè intorno a me c'era il bisogno che qualcuno smuovesse le acque e credo di averlo fatto.
    Se nessuno scrive con nome e cognome, intendo i dipendenti kale o ex fincuoghi, è perchè sono terrorizzati di perdere anche quel barlume di speranza. Come dargli torto?
    Per Bedonia, a mio parere, invece i giochi sono fermi e da tempo, proprio come dici tu.

  32. Mauro Delgrosso

    Gigi ciao, scusa ma a ben leggere, mi sembra invece che qualche commento di troppo, che esuli dall'opinione, che si permette di emettere dei giudizi assoluti, senza troppa cognizione di causa, l'avrei anche trovato. Nulla di gran male, ma non vorrei che fossero parole dettate da risentimenti verso qualche sindacalista oppure ex collega. Resto della mia sull'anonimato.
    Aggiungo che ho seguito a livello giornalistico (anche su Videotaro), con molta attenzione, la vicenda. Ti assicuro che, secondo la mia esprienza diretta, per quello che riguarda la fabbrica di Borgotaro (per Bedonia ho le idee un po' più confuse, ho meno elementi per esprimermi), le persone che ho incontrato in questi anni di crisi, a livello politico (locale e regionale), amministrativo (sindaci, assessori, presidenti,...), sindacale (CGIL e CISL), e imprenditoriale (Kale) mi sono sembrate tutte di grande spessore e correttezza.
    Si sono mossi tutti in un'ottica di grande trasparenza, "giocando" sempre a carte scoperte, mettendoci quel valore aggiunto personale (nel caso di Muzzarelli, ad esempio) che ha convinto, alla fine, la controparte ad intraprendere un percorso complesso. Ad oggi, nessun, ripeto nessun, operaio è stato licenziato. Per dirla tutta, ho notato invece la totale mancanza di impegno delle associazioni di categoria datoriali. Comunque, il risultato per ora ottenuto, per come era messa l'azienda dopo la morte del fondatore, non mi sembra poco; soprattutto di questi tempi e con gli esempi nazionali di fronte al naso. Scusate la lunghezza.

  33. Claudio Agazzi

    Buonasera

    Intraprendere è un mestiere coraggioso, dipendente dalla fortuna, ma anche per gente capace ed esperta. Se sei molto fortunato puoi essere carente delle altre virtù ma lo devi essere molto.

    Parlare di aziende così complesse, che coprono mercati internazionali, che hanno dinamiche di produzione uniche, che hanno politiche commerciali che risentono di storicità, acquisizioni, legislazioni e altro ancora è davvero difficile.

    Chi ha un minimo di esperienza lo può fare ma solo per sommi casi. Chi lavora in aziende simili, chi fa mercati internazionali, chi gestisce centinaia di dipendenti, chi paga fornitori per decine di milioni, chi ha gestito rete vendite complesse può parlare con conizione di causa.

    Gli altri per cortesia a mio avviso, sottoscritto compreso, si devono attenere a concetti generali perché altrimenti si crea solo confusione.

    Tra questi (quelli che devono parlare molto ma molto più in generale) se posso ci metterei I SINDACATI e I POLITICI che per acume imprenditoriale, abilità commerciale, capacità produttiva, PER ME, NON BRILLANO CERTO!!!

    Nella loro attività si devono occupare di nulla perché il loro fatturato piove dal cielo. Spesso per grazia ricevuta. Raramente ravvedi quelle capacità manageriali che ti fanno dire: "A questa persona darei i miei soldi da gestire".

    Ma come si fa a pensare credibile un sindacalista o un politico che parla di business plan, di gestione logistica e della produzione, di strategie commerciali? Non ne sanno nulla e invece te li trovi a questi benedetti TAVOLI a discutere di questi argomenti!!!

    Facessero il loro lavoro che già fanno fatica a fare: il sindacalista quello di tutelare i lavoratori, il politico quello di organizzare al meglio la vita sociale.

    Ho visto i due video postati qui. Li ho guardati fino in fondo per dovere informativo ma avrei voluto chiuderli dopo pochi secondi. Parole, parole, parole, parole e poi sempre le stesse.

    Kale farà quello che ritiene più vantaggioso per il proprio business e di questi signori non se ne frega se non ne ha un tornaconto. E' logico così. Speriamo solo che le condizioni economiche consentano un miglioramento generale.

    Io, per quel poco che conta, vedo solo gravissimi problemi, società senza soldi, aziende che riducono o chiudono.

    Mi sono anche rotto di sentir parlare di ammortizzatori sociali. Questi ci devono essere se sono tali e non se sono soldi, anche miei, che servono per raccogliere consensi sul territorio.

    INFINE

    Caro Mauro la penso come te. Se non ti firmi con nome e cognome il tuo testo non vale nulla (la pubblicazione o non pubblicazione la sceglie Gigi essendo il sito suo). Peccato che questo concetto valga e si vuole farlo valere solo qundo il danneggiato sono io o i miei amici (parlo in senso lato senza nessun riferimento preciso). In questo caso specifico, la vicenda ceramica in Val Taro di OMERTA' ce n'è fin troppa e lanciare messaggi per inibire chi timidamente mette la testa fuori mi lascia alquato alibito, MA NON SOPRESO!

    Cordialmente

    Claudio Agazzi

  34. Remo Ponzini

    Caro Claudio,

    Hai scritto un post pieno di CONCRETEZZE. Parole che hanno un SIGNIFICATO.
    RIFLESSIONI che spaziano, includono e sviscerano tutte le problematiche sollevate.

    Io nutro ancora speranze per Borgotaro. Speranze che mi ha inculcato la Francesca parlandomi degli investimenti fatti e dalla lettura di articoli apparsi sulla stampa (per quello che valgono e senza illudersi).
    Ecco il link di quello che mi è parso più esaustivo : http://goo.gl/J9FsY

  35. Lusardi Francesca

    Buon giorno, mi chiamo Lusardi Francesca e sono una dipendente Kale.
    Premetto che anch'io, come l'altra Francesca, ho avuto una buona impressione di Kale e penso che effettivamente la crisi abbia il ruolo più importante in tutto questo.
    Detto questo:
    Sono in accordo con gli ultimi commenti soprattutto con il fatto che le persone dovrebbero dichiarare il loro nome e cognome, e per quello che si fanno tante parole, a volte a vuoto. Mi ricordo un giochino che facevamo all'asilo: si chiamava "passaparola". Ci si sedeva tutti in cerchio e si partiva ino/bambina che doveva dire una parola all'orecchio del vicino senza ripeterla alla richiesta. Se qualcuno lo ha fatto e si ricorda, vi posso garantire che se la parola iniziale era "casa" alla fine del giro poteva diventare qualsiasi cosa. Ora, la mia semplice richiesta è questa: visto che ci sono persone in azienda che hanno lavorato continuativamente (per ragionevolissimi motivi, non è una critica!), è così dispendioso fare una riunione con i dipendenti per spiegare effettivamente le cose come stanno senza intermediari? Ora, capisco che così tagli fuori tante persone che lo fanno di lavoro (gli intermediari intendo) ma almeno se io, che sono un pò ignorante o a volte distratta, non ho capito, chiedo di rispiegarmelo. A me personalmente farebbe molto piacere, come mi avrebbe fatto piacere ricevere una telefonata, un telegramma, una mail, il 15 di settembre, data in cui era prevista la riapertura, per avvisare me come i miei colleghi che non avremmo riaperto. Semplicemente, io sono sempre stata abituata a parlare con il mio datore di lavoro, penso sia normale...

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