Dove c'è Barilla c'è casa

Non c'è più religione, altro che casa!
Prima di mettermi a scrivere questo post ho mangiato un bel piatto di "Farfalle", anzi di "Galàn" con pomodoro e basilico, la marca, la solita, Barilla.
È la società che ha da sempre puntato la comunicazione aziendale sull'amore di una famiglia tradizionale e con lo slogan "Dove c’è Barilla c’è casa" ha fatto la sua fortuna, tant'è che lo conoscono anche in Patagonia.

Ora, per la solita strumentalizzazione sulle dichiarazioni di Guido Barilla (o non c'è più la libertà di espressione?), il mondo dei gay e dei pensatori liberi, Dario Fo compreso, vogliono boicottare il marchio e nel contempo si scatenano per erigere, come sempre, il loro pensiero ad egemonia. Sono convinto che questa gente più si scatenerà e più avranno gli occhi addosso, quello che non vorrebbero accadesse, ma se poi non accade allora si sentono discriminati... un po' come il cane che si morde la coda.

Nessuno mette in dubbio, me compreso, la libertà sessuale, ma se tutti vogliamo questa normalità, allora la si deve ottenere in modo normale, nell'indifferenza, se no diventa ostentazione, un’esagerazione che fa irrigidire gli uni e gli altri su posizioni contrapposte.

Io ho diversi amici gay, ma mai mi sognerei di classificarli o considerarli "diversi", sono amici come altri, punto. L'importante è vivere la propria vita senza ridicolizzarsi, le sfilate ai "Gay Pride" o l'atto di limonarsi sfacciatamente per provocare, sono gesti con il solo scopo di sbandierare ai quattro venti il proprio stato come se questa fosse sì, l’eccezionalità.


39 Commenti
  1. Marco Biasotti

    Questa è la farneticante richiesta urgente al consiglio comunale di un esponente della federazione della sinistra di Venezia, vuole abolire la pasta Barilla dalle mense scolastiche.

    Prendendo atto del diritto dell’azienda del signor Barilla ad orientare la commercializzazione dei propri prodotti verso le quote di mercato che ritiene più attraenti, non si può trascurare come, dall’altra parte, stia in capo al consumatore il diritto di scegliere tra la ampia scelta di prodotti disponibili nel mercato in base ai propri gusti e ai propri orientamenti culturali, politici, etici o quant’altro. Tale diritto diviene un dovere in capo ad una amministrazione pubblica come il Comune di Venezia che voglia garantire dei servizi nel rispetto dei princìpi contenuti nelle fonti normative citate in premessa. Sono dati di fatto la progressiva, inarrestabile, poliedricità che sempre più viene ad assumere il concetto di famiglia nella nostra società e le concrete implicazioni che ciò comporta nella vita quotidiana dei cittadini, in primis i minori i cui diritti vanno tutelati senza esitazione alcuna. Anche seguendo il consiglio del signor Guido Barilla, cui non vorremmo dispiacere servendo la sua pasta a bambini inclusi in nuclei famigliari non siano di suo gradimento, sarebbe opportuno verificare la necessità di rivolgersi ad altra realtà produttiva per individuarne una maggiormente rispettosa e in sintonia con la reale composizione della variegata società italiana del 2013

  2. Lina

    Dario Fo chiede a Guido Barilla di RAPPRESENTARE ANCHE LA FAMIGLIA GAY nelle sue pubblicità... di seguito c'è la lettera che potete leggere; IO SONO D'ACCORDO CON GUIDO BARILLA e sono certa, certissima di non aver alcun pregiudizio o discriminare il mondo Gay, che conosco e frequento; e proprio perché lo conosco "frequentandolo" che mi sento di dire che il problema che evidenzia il Sig. Dario Fo forse è problema solo per Lui… non per il mondo gay! Dal mio punto di vista l’unico che denuncia un pregiudizio lanciando questa petizione è Fo.
    Questo è ciò che penso io. Lina

    "Caro Guido Barilla,
    Ricordo i primi spot televisivi di Barilla, a cui ho partecipato non solo come attore ma anche come autore dei testi e della sceneggiatura nonché del montaggio. Ebbero un enorme successo e, in quel tempo, ho avuto anche l'occasione di conoscere Pietro, vostro padre.
    Una persona piena di creatività ed intelligenza, appassionato d'arte e di cultura.
    In quegli spot abbiamo raccontato di prodotti che sono diventati simbolo dell'Italia e degli italiani tutti, nelle nostre case e nel mondo. La pasta soprattutto è sinonimo d'Italia, di casa e di famiglia. Per tutti.
    Ecco: oggi il nostro Paese è fatto di tante famiglie unite solo dall'amore delle persone che ne fanno parte. Amore che non è in grado di discriminare, che non ha confini: e l'amore, in tutto il mondo, può nascere tra un uomo e una donna, due donne, due uomini.
    Sull'amore si fonda una famiglia, quella che la vostra azienda racconta nella sua comunicazione. Sull'amore si fonda una casa.
    Alla domanda sul perché la sua azienda non faccia spot pubblicitari con famiglie gay, lei ha risposto: "Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Noi abbiamo un concetto differente rispetto alla famiglia gay. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane un valore fondamentale dell'azienda". Poi, in seguito alle polemiche che si sono scatenate, ha specificato: “Volevo semplicemente sottolineare la centralità del ruolo della donna all'interno della famiglia”. E ancora: “Ho il massimo rispetto per qualunque persona, senza distinzione alcuna. Ho il massimo rispetto per i gay e per la libertà di espressione di chiunque. Ho anche detto e ribadisco che rispetto i matrimoni tra gay. Barilla nelle sue pubblicità rappresenta la famiglia perché questa accoglie chiunque e da sempre si identifica con la nostra marca”
    Ecco, Guido. La sua azienda rappresenta l'Italia: nel nostro Paese e in tutto il mondo. Un'Italia che è fatta anche di coppie di fatto, di famiglie allargate, di famiglie con genitori omosessuali e transgender.
    Ecco perché le chiedo di cogliere questa occasione e di ritornare allo spirito di quegli spot degli anni '50 dove io stesso interpretavo uno spaccato della società in profondo mutamento. Ecco perché le chiedo di uscire dalla dimensione delle polemiche e farsi ambasciatore della libertà di espressione di tutti.
    Mi appello a lei, caro Guido, perchè ha modo di ridare all'Italia di oggi la possibilità di rispecchiarsi nuovamente in uno dei suoi simboli e alla sua azienda di diventare ambasciatore di integrazione e voce del presente. E chiedo quindi che lo faccia con le prossime campagne pubblicitarie del gruppo Barilla, dove la famiglia potrà finalmente essere rappresentata nelle sue infinite e meravigliose forme di questi nostri tempi.
    Come ho già scritto: "Buttiamoci con la testa sotto il getto del lavandino e facciamo capire ai briganti che qui siamo ancora in molti in grado di dimostrare di far parte di un contesto di uomini e donne libere e pensanti".
    DARIO FO

  3. Stefano Massari

    Prima di giudicare Barilla, bisognerebbe conoscere bene la storia di questa grande famiglia, amata a ragion veduta dai propri dipendenti e parmigiani.
    Vent'anni fa, forse più, ai giovani dipendenti Barilla che studiavano e sostenevano almeno tre esami universitari la società pagava le tasse universitarie, aiuti con riduzione d'orario alle madri con figli piccoli ecc, sostegni ai dipendenti non perchè era previsti dal contratto, ma voluti da Pietro Barilla, successivamente dai figli. I nostri politici e gli pseudo artisti in genere fanno solo polemica fine a se stessa, ma di concreto non fanno un cazzo.
    Stefano Massari

  4. Aima

    Perfettamente d'accordo sull'evitare le ostentazioni a prescindere e sul non porsi il problema delle inclinazioni sessuali di nessuno per me questo è stato un gigantesco Misunderstanding... la Boldrini tira in ballo la pubblicità e dice patate.... Barilla risponde cavoli..
    E alla fine hanno espresso opinioni sulla pubblicità scatenando il finimondo. Ora se la Boldrini pensasse a fare il suo lavoro e Barilla la pasta buona non ci sarebbero questi polveroni... che devo dare atto hanno scatenato la fantasia dei pubblicitari in campagne di risposta notevoli.
    Per quel che mi riguarda continuerò a mangiare la pasta di prima perchè è una marca che non fa pubblicità

  5. Maria Adele

    Perché x me, Barilla, ha ragione.... trovo folle e ignorante la posizione di coloro che boicottano il marchio come se fosse stato offeso chissà chi è che cosa... istintivamente la famiglia classica é colei che riempie l'immaginario... poi c'è posto x tutti con massima libertà ma se evitassero di fare le pulci tutte le volte avanzando pretese sciocche forse sarebbero meno additati, ciò che è vissuto con normalità non si nota, è accettato

  6. Remo Ponzini

    Un argomento che ha messo a subbuglio la stampa nazionale ed il mondo dei social network . Ognuno con le proprie considerazioni e le proprie visioni moralistiche. Tolleranti contro fustiganti avvinti in un turbinio di argomentazioni dove sono le rispettive tendenze sessuali a determinare gli opposti schieramenti.

    E' stato proprio questa contrapposizione di etero con gay che mi ha infastidito. Un virus malefico che non giova alla civile convivenza. Eppure sembrerebbe tutto facile perchè le inclinazioni sessuali non sono una nostra libera scelta ma è mamma natura a dispensarcele togliendoci la possibilità di discernere.

    Partendo da questa premessa indispensabile, io ho trovato imbarazzanti e smodate le reazioni dei gay alla intervista rilasciata a Guido Barilla che ha tutti i diritti di pubblicizzare i prodotti dell'azienda a suo insindacabile giudizio.

    L'omofobia ed il razzismo non sono mono direzionali come tanti ritengono. Sempre più spesso, assistiamo ad atteggiamenti che vanno in direzione opposta rispetto all'intendere comune. Infatti, anche nello specifico, i gay si sono immediatamente compattati in formazioni bellicose, rivendicando ed assumendo posizioni dominanti rispetto alla visione etero/tradizionale espressa dal sign. Barilla.

    Le forme ricattatorie ed i boicottaggi messi in scena dalla molteplici associazioni gay mi sono parse impregnate di becero e sciatto settarismo che non può che produrre lacerazioni sempre più profonde. Si sono assisi in trono guardando gli etero dall'alto come fossero dei negletti. Anche questa è omofobia.

  7. Francesca B

    Intanto vorrei specificare che sono la prima a cui piace mettere in atto politiche e condotte incentrate sulla “sobrietà” più che sulla “normalità”, come tu le definisci. Ti sfugge però che sono anni che il popolo e le lobby dei gay italiani chiede il riconoscimento dei propri diritti nelle forme più sobrie o/e moderate possibili,anche se malauguratamente non credo sia colpa dei perizomi o dei lustrini sfoggiati nei gay pride.

  8. Federico

    Oltre a boicottare la pasta Barilla boicotterò questo blog!!!

  9. Marco Biasotti

    E ce ne faremo una ragione eh, caro Federico.!!!

  10. Titta Savio

    Egregio Gigi,
    come sempre, grazie per lo spazio.
    Oggi è impossibile esimersi anche solo dal volgere un piccolissimo sguardo all'affaire Barilla. Mi sono lanciata, come moltissimi di noi, nella sua difesa e sono tuttora di questo parere. Guido Barilla ha difeso il suo operato e l'onore della sua azienda e lo posso comprendere perchè sacrificarsi per far crescere il prorpio marchio lo fa quasi diventare una parte di sè. Si finisce con l'essere ciò che si produce. Poi però, complice un estenuante tragitto sulla Milano Venezia dove un incidente mi ha costretta a continue code per ben quaranta chilometri, ho riflettuto su di una cosa. La Boldirni, dalla cui infelice affermazione è partita la difesa e successiva quasi rettifica del Barilla, voleva intendere che la famiglia non è solo la tradizionale o piuttosto che la donna non va sempre presentata come l'essere sottomesso che serve a tavola?
    Magari tutte e due le riflessioni, a mio parere forzatissime, ma delle quali quella assurta alle cronache è la presunta offesa omofoba alla quale sinceramente ieri di primo acchito non ero arrivata. Barilla è così caduto nella trappola della lobby omosessuale e temo che il boicottaggio assumerà toni pesanti in termini di fatturato perche' la catena si spingerà all'estero dove in termini di boicottaggio pare non scherzino.
    Ergo, una minoranza sta dettando le regole ma che piaccia o no, non vorrei che il presidente della Barilla fosse costretto a ripensare i suoi spot. Da cui ne deriva che lo ringrazio ancor più per aver avuto l'immenso coraggio di dire ciò che pensava, perchè questo, gli auguro di no, gli costerà molto caro.
    Non voglio pensare sia stata montata ad arte per un mega spot gratuito praticamente in tutto il mondo, l'intervista de La Zanzara. Propendo a credere invece che Guido Barilla sia stato avventato. Occorreva stare zitti a prescindere, brutto a dirsi ma crudelmente vero. E' tutto, da parte mia e grazie ancora.

  11. Cavanna F

    Non si giudica un grande imprenditore da un episodio o da una frase. Barilla è un'azienda di eccellenza che produce prodotti di ottima qualità e da lavoro a molte persone e ha sempre fatto tantissima beneficienza.

    Accettiamo le scuse e continuiamo ad acquistare la pasta Barilla.

    Tutti possono sbagliare

  12. Fausto

    Titta, tranquilla che nell'era della comunicazione rapida (cioè della non comunicazione), questa Loffa si dissolve al vento in pochi giorni.

    Purtroppo i cervelli di latta, anche se sono rimasti pochi, non sono biodegradabili.

    Le persone "Diversamente Etero" sono molto più sensibili ed intelligenti della maggior parte dei Sellini e Bersanini che cavalcano queste cacate per poter avere un minuto di notorietà.

    In condizione di reciprocità allora gli etero dovrebbero richiedere parità di dignità anche in queste campagne:

    http://forzagnoccamarketing.files.wordpress.com/2011/10/nuova-collezione-dolce-e-gabbana.jpg

    http://farm5.static.flickr.com/4030/4709494361_b04629ef24.jpg

    La TRADIZIONE non si cambia da un giorno all'altro e credo che prima di vedere applicati concetti come GENITORE 1 E GENITORE 2... ci vorrà tanto tanto tempo.

    Perciò nel rispetto delle libertà di tutti Viva l'amore in tutte le sue espressioni e viva la pasta migliore del mondo, in tutte le sue forme...

    I soliti strumentalizzatori a sfondo politico poco c'entrano in questa cosa.

    E allora scusate perchè quel genio di Cecy... non ha ancora battuto i pugni sul tavolo dicendo che il prototipo della famiglia Barilla deve essere nera?

    Quello spot utilizza lo stereotipo della famiglia Italiana, e quello stereotipo non l'ha inventato Barilla e non lo può cambiare Barilla, o meglio sarebbe meglio che non avesse il potere di cambiarlo, perchè altrimenti significherebbe che la nostra memoria storica potrebbe essere distorta da un carosello.

    Io non ci vedo nulla di discriminante, un diversamente gay ed un diversamente etero sono due cose distinte e non c'è nulla di male a vederli diversi tra loro.

    Solo uno stolto ha la pretesa di volerli far apparire identici perchè ai suoi occhi la diversità fa male...

    All'intervento di Marco Biasotti, comunque, metto un bel "Mi piace" :-))

  13. Giuseppe Lusardi

    La pasta non ha sesso. Mi piace e la mangio, purtroppo si vede.
    Le battaglie per difendere e richiedere i diritti civili non si conducono ne' con l'intolleranza ne' con l'ostentazione. Un vanto di chi sostenne la legge sull'aborto fu' proprio quello di non essere intolleranti verso chi, per credo religioso, non le applica. La liberta' prima di tutto. Quanto manca un Loris Fortuna in questa cavolo di Italia.
    Onore ai Barilla finche' il loro marchio rimarra' in mani italiane. Concedetemelo, visto quello che e' capitato con tanti altri.
    E se non acquisto la loro pasta e' solo perche' quella confezionata da Roma in giu' mi piace di piu'.

  14. Beppe

    Come ho già avuto modo di commentare su FB: meglio un Guido Barilla che cento Cimoli, Bernabè, Colannino, Bondi, De Benedetti & Co. ...
    Quanta ipocrisia anche di fronte a chi si permette di esprimere il proprio pensiero. Si pretende rispetto senza darlo, specie di fronte ad una persona che in fatto di famiglia "allargata" ne abbia esperienza da decenni.
    Di fronte a chi ha talmente a cuore il lavoro svolto dai propri predecessori familiari, che riesce con enormi sforzi economici a ricomprarsi la propria azienda che si era visto costretto a cedere qualche anno prima per "cattivi consigli economici"; a riportare a Parma negli anni 80 il proprio marchio, la propria creatura...
    A dare impulsi nuovi, efficaci, concreti che la portano con gli anni ad essere quello che è, una multinazionale che solo nella nostra zona riesce a dar lavoro a migliaia di famiglie.
    Famiglie di ogni genere, nessuna esclusa.
    Ed è talmente grata e riconoscente a chi ha partecipato con il proprio lavoro al successo aziendale, che gliene rende atto anche nel momento dell'addio da questa vita terrena...
    Auguriamoci tutti quanti lunga vita a persone come i Barilla, i Ferrero, i Delvecchio, persone che se ancora oggi possono essere annoverati nelle World Best Company, lo si deve al fatto di aver trasmesso l'amore verso il proprio lavoro, la propria professione ai propri figli, figli magari nati anche fuori dal matrimonio ufficiale... Basta con questa Italia di smidollati, di voltagabbana, di opportunisti e piacioni, sempre pronti a salire sul carro del vincitore e mai a portare avanti una propria idea, un proprio progetto, un proprio volere senza esibirlo per avere facili e temporanei consensi. E' ora che ognuno di noi faccia un'esame di coscienza, che smetta di pensare con la testa altrui, insomma che rispolveri quel patriottismo smarrito da tanto e che ha portato il nostro paese ad essere quel che è.....
    Una semplice considerazione finale: fino ad oggi i risultati della Barilla saranno stati conseguiti anche con l'apporto di queste persone, eppure gli spot son all'incirca gli stessi da decenni, forse forse la mangiavano perchè era buona ed aveva il giusto prezzo?
    Sarà mica la storiella di quel marito che per far dispetto alla moglie si tagliava i ..... Ops, senza offesa alcuna :D

  15. Michele Porcari

    www.youtube.com/watch?v=XZkpr09Rnrc

  16. Claudio Agazzi

    Vecchioni, ormai sei da premio nobel e puoi anche dare del povero cretino a Guido Barilla. Io non ti voglio offendere perché non sono così meschino come sei tu. D'ora in avanti comprerò pasta Barilla, mi farò una buona carbonara e magari la mangerò insieme ad un amico gay. Ah Vecchioni, sentiremo anche le tue canzoni perché sono belle e non perché mi sei simpatico

  17. Mauro M

    Innanzi tutto conoscendo il programma La zanzara, che fa del gossip politico la sua matrice, credo che il sig Barilla sia caduto nella trappola dialettica dei conduttori che sono stati però capaci di far cadere i veli dietro cui si nasconde la grande maggioranza degli italiani (tipo quelli che dicono che se due gay si limonano lo fanno per provocare), una maggioranza che ancora "fa un poco fatica ad accettare" le relazioni omosessuali.
    L'Italia è decisamente un paese omofobo per cui ogni parola detta sull'argomento, soprattutto in un contesto pubblico da un personaggio noto (non dico pubblico), scatena l'inevitabile scontro con tutte le parole e prese di posizioni patetiche (da entrambe le parti) che ne seguono.
    Credo che nella nostra povera patria per arrivare ad una "serena e sincera" accettazione dell'essere e del vivere omosessuale dovranno ancora passare dei lustri ed intanto continueremo a mangiare la pasta del sig Guido... che poi non è così tanto buona.

  18. Dario

    Caro Gigi, hai detto tutto tu. in questo Paese non esiste più la libertà di espressione e, quel che è peggio, non esiste più neppure la libertà di opinione. Se lavorare in santa pace, vuoi vivere in santa pace, devi tacere o dire solo ciò che è "politicamente corretto".
    Non c'è più vergogna, solo spirito di sopraffazione...

  19. Mo Segadelli

    Ma nessuno che sottolinea che il problema é un altro, quello scatenante di tutto questo rumore per nulla, ovvero la nostra signora Boldrini, una donna che é rimasta salda al femminismo del tempo che frequentava il liceo, senza prevedere che il mondo é cambiato con un doppio salto mortale.

  20. Fausto

    a Mo - Occhio a quello che scrivi che ti manda a casa i servizi segreti ;)

  21. Raffaella

    Per un'alimentazione consapevole e salutare innanzi tutto andrebbero consumati tutti i cereali: riso farro grano saraceno miglio quinoa amaranto kamut orzo avena, e possibilmente integrali pertanto è d'obbligo che siano biologici e di buona qualità, in quanto è proprio al livello più esterno che tendono ad accumularsi le sostanze tossiche utilizzate nei processi produttivi. Ma rimango sul tema: trattare bene la terra, evitare l'uso di fertilizzanti chimici, non utilizzare pesticidi e diserbanti, conservare prodotti in maniera corretta, trasportarli cercando di fare meno km possibile, sono solo alcuni dei passi che caratterizzano la qualità di un cibo biologico e lo differenziano da quello della grande distribuzione.
    Tutti gli accorgimenti che la nuova chimica e tecnologia ha messo a disposizione dell'industria alimentare, hanno un significato molto comprensibile, purtroppo però, queste attenzioni chimiche non sono prive di effetti collaterali sul cibo e di conseguenza su chi il cibo lo consuma. Non sembra complicato da capire, ma sembra più complicato acquisire nuove abitudini alimentari e di spesa, a discapito della salute. Mah..!
    Quindi, Barilla farà i conti con la propria coscienza, pure i gay, pure i pensatori i giornalisti i consiglieri i "petizionisti", i lobbisti, e chi più ne ha più ne metta: io non mangio la pasta barilla, perché non so dove e come è stato coltivato il grano, i passaggi che ha avuto, i km che ha fatto, perché è stato raffinato con chissà quali lavorazioni e quindi per me è un alimento morto dal punto di vista nutrizionale.

  22. Beppe

    a Raffaella - Dopo questa disamina salutista, perfettamente in tema con l'argomento, prova a pensare a quanti bambini nel mondo sarebbero felici e potrebbero vivere, se solo avessero la fortuna di mangiare una volta al mese quello su cui tu ti fai delle paranoie... Consumismo è anche questo, altro che salutismo !!

  23. Trilussa

    Penso che la libertà di pensiero sia santa!! Pure quando si pensano e dicono cose che non accettiamo. Penso anche che la Miss Boldrini non solo non s’intende di pubblicità ma non afferra proprio nulla di ciò che le compete. Si occupi del femminicidio che mi sembra argomento più consono alla posizione che ricopre. Inoltre il signor Guido Barilla le cui parole non trovo offensive, con la sua impresa è libero di fare ciò che vuole ed ha assolutamente ragione quando dichiara che chi non è d’accordo è liberissimo di acquistare altri prodotti.
    Penso infine che la maggior parte degli italiani vive a contatto e senza problemi con gli omosessuali (non esibizionisti). Basta quindi, pensiamo ad altro!

  24. Paciu

    Io, pur trovando che il "sig" Barilla abbia fatto un'uscita di dubbio gusto, ritengo come molti di voi che la libertà di opinione sia fondamentale e, d'altra parte, non vedo cosa potrebbe dire una persona che vende al mondo, da decenni, un'immagine della famiglia che è scomparsa ormai anche dai film di Walt Disney... pace all'anima sua (della famiglia, appunto)!

  25. Fiorella

    Sottoscrivo GG. Meno male che Gigi c è

  26. Alberto L.

    Penso che Barilla nella sua ormai nota dichiarazione, non abbia detto nulla di offensivo, purtroppo però ormai i gay sono una potente lobby verso la quale non si può assolutamente dire cose che possano sembrare offensive al loro modo di pensare. Dire che per loro è importante la famiglia tradizionale è un'offesa!
    OMOFOBIA il nuovo peccato che supera ogni altro. Ritengo più grave la dichiarazione della Boldrini sugli spot che hanno la donna protagonista mentre seve da mangiare alla sua famiglia. Con tutti i problemi che abbiamo in Italia il pres. della camera ci fa la lezione sugli spot. Ma va!

  27. Fra

    (...) fino a prova contraria questa società vende pasta. Per venderla usa la pubblicità. Per fare gli spot deve parlare ad una società reale, alla maggioranza dei suoi clienti. Perché dovrebbe rivolgere campagne pubblicitarie a un 20% di un pubblico composto da gay e single ? Gli stessi che esigono di cambiare le leggi a loro favore (una minoranza e di sinistra)

  28. Paciu

    è divertente leggere che una "minoranza e di sinistra" vuole cambiare le leggi a suo favore, quando le leggi al momento tutelano solo la maggioranza, creando così cittadini di serie A e di serie B

  29. Paolo Veronelli

    Fino a ieri pensavo che la presidentessa della Camera fosse un po' scoppiata, ora lo penso anche di Barilla, sebbene i ruoli siano molto diversi.
    Meno male che ha rettificato dicendo che lui di famiglia non ci capisce niente (della serie: "Non fatemi ministro della famiglia.")
    Intanto capisce poco di comunicazione perchè con la fame di gossip che c'è in giro offre un assist agli avversari a parlare senza accendere il cervello. E poi su certi argomenti dove la nostra società naviga a vista è sempre meglio pensarci due volte ad esprimersi.
    Se poi caro Gigi ti addentri nella morale del comportamento, sei avvertito che quella è la tana del Bianconiglio: meglio un bacio saffico per ostentare la propria libertà sessuale o una coda di macchine accese a intossicare i figli sul marciapiede a ostentare il proprio benessere materiale ?
    I comportamenti aberranti purtroppo sono tanti ma la loro diffusione a volte non ci permette di apprezzarli. In questo senso anche la tradizione può essere incompatibile con l'evoluzione, ovvero ci sono mille modi per estinguerci e da bravi esseri viventi li proveremo tutti.
    Una cosa è certa, i paesi guidati da grandi fedi monoteiste sono sessualmente repressi o peggio repressivi. Non c'è da stupirsi se si producano eccessi in senso contrario, di quando in quando.

    paolino

  30. Max

    Lo dico senza difficoltà, il signor Barilla ha solo affermato quello che milioni di persone pensano, io la penso in modo differente, ma poco importa visto che siamo in democrazia.

  31. Maria Adele

    ...ma ditemi Voi se uno, x ragion di stato, (Barilla ha sulle spalle migliaia di dipendenti)... deve scusarsi x un pensiero lecito... e umano...
    E quella baldracca di Cher?!? Il silicone le ha piantumato marijuana nel cervello... nel suo Blog, seguitissimo, ha invitato a boicottare Barilla, ma poi x cosa?!
    Io che non ho figli nè marito ?! Voglio la pubblicità con le zitelle... Oh!
    https://www.youtube.com/watch?v=e4roUsVXzR4

  32. Arturo Curà

    Forse vado contro chi afferma che in Italia non c'è più libertà di opinione. A parer mio invece di libertà ce n'è fin troppa... se mai c'è abuso di libertà. Basti dare un'occhiata a questo "liberissimo" Blog by Gigi a proposito dell'incauto figlio di Barilla che si è fatto incastrare dai conduttori de "La zanzara" scatenando un tafferuglio disumano di contraddizioni, meschinerie da pianerottoli e alzabandiere a favore o a sfavore del popolo gay.
    Da qui tutta l'Italia giornalistica a caccia di "scoop" e tutta l'Italia "bloggistica" a caccia di pettegolezzi a buon mercato ha sollevato il grande polverone, pensate un po', sull'uso di possibili spot mangerecci con tagliatelle "gay" o "non gay"!!!
    Ecco a che punto di sciocchezzaio è giunta questa Italia ormai sempre sul punto di fare una rivoluzione non su quelle cose che gridano vendetta alla Nazione intera ( in questi giorni ne abbiamo viste di belle ) ma minacciando la Barilla vista da molti come pastificio "omofobo". E qui, pensandoci bene, verrebbe da ridere. Il giovane Barilla si è scusato ( e ha fatto bene ) ma il battage pro o contro gli omosessuali in cantina o attorno al desco familiare è davvero una delle stupidaggini che raccontano bene a quale punto di banalità siamo scesi.

  33. Remo Ponzini

    Caro Arturo,

    Convengo con te che l'argomento trattato racchiuda frizzi, lazzi, sciocchezzuole ed amenità varie ma mica possiamo sempre parlare dello squinternato satrapo di Arcore. So che quando te lo bistratto provi intimi godimenti che saziano il tuo spirito ma sai pure che, da tempo immemore, l'ho lasciato alla deriva pure io sperando che naufraghi in qualche sperduta plaga. Non lo hai citato ma ormai so leggerti anche se non fiati.

    Che vuoi, siamo in un mondo popolato da "diversamente berlusconiani", diversamente gay , diversamente handicappati e quant'altro tu voglia aggiungere. Pure il Guido Barilla si è fatto "diversamente impastare" da una Zanzara tigre, inciampando in una trappola lessicale abilmente e furbescamente postata dal conduttore. Ne è uscito un fritto misto mediatico che ha squassato il mondo intero e noi siamo qui, diversamente storditi, a menare di gay e di etero conditi con sugo Barilla.

    Poteva un blog come Esvaso, sempre al passo con l'attualità, diversamente esimersi da un evento di tal risonanza ? Giammai, o Prode, visto che è riuscito a scuotere da un lungo torpore pure tu.
    Sono ormai ventiquattr'ore che mi arrovello con quel "diversamente berlusconiano" pronunciato dall'Angelino Alfano.
    Che avrà voluto dir ? Fedeltà o inchiappettamento ?

  34. Piero Rizzi Bianchi

    Ero assolutamente estraneo a questo "problema" -che credevo tale solo per la "comunità(?!) gay"- quando ieri ho letto su "Metro" (giornaletto distribuito gratis in luoghi pubblici delle varie metropoli) il seguente intervento, che mi ha ancor meglio dato la reale misura delle cose:

    "Sono un ragazzo tendenzialmente gay, e come altri omosessuali non condivido le posizioni estreme delle associazioni gay, dal Gaypride alla criminalizzazione del Gruppo Barilla, reo di utilizzare la famiglia tradizionale per gli spot. Guido Barilla ha dichiarato di rispettare le altre realtà, ma è innegabile il ruolo centrale della famiglia composta da un uomo e da una donna, dalla quale siamo nati pure noi gay. Ritengo gli estremismi controproducenti: fomentano le antipatie".

    Come si vede, il buonsenso non ha barriere in nessun caso: e se lo seguissimo tutti un po' di più, a cominciare da coloro i quali ricoprono cariche istituzionali?

  35. Remo Ponzini

    Caro Piero,

    Mi è piaciuto moltissimo l'assunto di questo ragazzo che si autodefinisce "tendenzialmente gay". Lo fa con naturalezza, con modestia, con pudicizia ... come se volesse scusarsi di una colpa che non ha. Un ragazzo ben lontano dalle manifestazioni esibizionistiche dei Gay-pride, che è rispettoso dell'operato della azienda Barilla e che combatte ogni forma di smaccata ostentazione comprese quelle sfociate in anacronistici boicottaggi che ben conosciamo.

    Una bella lezione per tutti, spontanea, rilasciata ad un giornalino qualunque, usando toni e modi pacatissimi e civilissimi.
    Sperare che le "alte cariche istituzionali" abbiamo ed esercitino la stessa saggezza è pura utopia. Lo dico con molto rammarico caro Piero.
    Ciao.

  36. Cimotto

    Caro Gigi come al solito voglio essere volutamente polemico e comincio il mio post con questa frase... Pensate se barilla avesse detto: non farò mai una pubblicità con una famiglia allargata ( genitori divorziati e risposati ).
    Stesse polemiche ? I divorziati e risposati non mangiano più pasta barilla ?
    Chiedo a questo post una vostra opinione...

  37. Piero Rizzi Bianchi

    Ringrazio il signor Remo per il suo discernimeto verso ciò che davvero conta...
    Vorrei anche cogliere l'occasione per dire qualcosa a proposito della nuova "parola-totem" del corretto politichese di questi ultimi tempi, ovverossia "omofobia", per notare l'abissale stupidità con cui è stata coniata. Infatti, per il concettone che vorrebbe esprimere, essa dovrebbe suonare "omosessualfobia"; nella forma oggi invalsa, per chiunque abbia un minimo di cognizione della lingua italiana, il suo senso è invece quello di "paura di ciò che è uguale".
    Ma forse, la spiegazione di questo autentico svarione non sta nel pressapochismo bensì nella psicanalisi: tutti costoro, i paladini del buonismo sistematico, in realtà detestano qualsiasi fattore che, aiutando a riconoscere le somiglianze storiche e culturali, possa creare (o meglio, ricreare) le basi della nostra infelice società... E allora, esaltano fuori misura il "diverso", le differenze: che però, a questo punto, anziché essere una ricchezza diventano una paralizzante maledizione.

  38. Martina

    Pero' nessuno alza la voce quando la stessa Barilla inaugura una linea futurista nella propria sede, creando nuovi posti di lavoro e rendendo lo stabilmento di Parma il piu' grande del mondo come automatizzazione ...;)

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