
"Cioccolataro" folleggiava tra le vie di Bedonia e ci tirava per la gola tutti quanti. Ero lì anche perchè aspettavo di ritirare l'attestato di partecipazione al concorso fotografico 'Cioccoclick', una delle tante iniziative dedicate a "quell'oscuro oggetto del desiderio" che è il cioccolato.
E' stato in quel momento che il mio amico "Murphy" mi ha tirato per la giacchetta, voleva dirmi che era arrivato.
Stavo dicendo a Silvia e Paola che la fotografia che ha vinto non mi soddisfaceva, nel senso che accostare il cioccolato ad un piede, con tanto di scarpa usata e pezzetti di cioccolato incastrati nel tacco e nella suola, mi sembrava un accoppiamento svincolato al tema di fondo. Il titolo 'Eccessivo' ne descriveva comunque l'oggettività. In compenso la stessa autrice aveva presentato altre foto, secondo il mio parere, più attinenti all'argomento, "Divino" ne era un chiaro esempio, ma in tutte le sue immagini c'era un misto tra originalità, ricerca e professionalità.
Poi è giunto il momento della foto di gruppo, ed è lì che ho capito che quel mio giudizio non si era limitato a noi tre, al nostro fianco c'era Laura Giaretta da Genova, autrice della miglior fotografia, pensavo non fosse lì, invece c'era. Rendermene conto e rimanerci male è stato un tutt'uno. Mi è dispiaciuto soprattutto perchè anch'io partecipavo al concorso, e poteva apparire solamente una critica gratuita, un giudizio da 'sconfitto', mentre voleva essere solo una mia osservazione.
I casi erano due: fregarsene e far finta di niente, tanto chi l'avrebbe mai più rivista, o fare pubblica ammenda della mia figuraccia. In seguito abbiamo valutato anche un terzo caso: lei non ha ascoltato e così tutto si accomoda. Avrete già capito che ho preferito avvalermi della seconda soluzione.
Aldilà di tutto non so come sia realmente andata a finire, quello che è certo è che ora mi sento meglio.