
Il futuro di un paese, connesso alla riapertura di un’azienda, poteva essere delineato al convegno che si è tenuto lunedì scorso a Bedonia, incontro voluto dal sindacato UIL, in occasione dell’apertura di una loro sede a Borgotaro.
Partecipandovi mi sono reso conto di quanto sia importante la funzione pubblica nella trattativa che si sta tenendo con il Tribunale fallimentare di Modena, non mi sarei mai immaginato che potesse avere un ruolo chiave perfino in una negoziazione di un’industria privata.
Il Comune di Bedonia e gli altri quattro della Valtaro, Provincia, Soprip e Regione sono davvero scesi in prima linea per riscattare le sorti anche dello stabilimento bedoniese della ex Fincuoghi, unica realtà non ancora operativa rispetto a quelle già risolte degli stabilimenti di Sassuolo, Fiorano e Borgotaro. Per quello bedoniese si paventava infatti una vendita diversa, che riguardava l’area, il fabbricato e i macchinari, ma senza tenere conto dei posti di lavori che sarebbe andati in fumo.
Così tra qualche giorno verrà presentata una nuova offerta al Tribunale dove si procederà, dopo il trovato accordo con lavoratori e sindacati, con un’offerta più congrua rispetto alla precedente, ma con racchiusa la possibilità di ridare lavoro ad un centinaio di persone.
Ho anche fatto attenzione alle parole conclusive dell’assessore regionale Muzzarelli e devo dire che la regia che ha svolto nella trattativa è stata veramente esemplare, qualità riconosciuta proprio da tutti, sia dai nuovi committenti (BedoniaGres del gruppo Powergres), dai 104 dipendenti, in questo momento ancora in cassa integrazione, e dalle altre istituzioni partecipate.
E così, grazie ad un compatto gioco di squadra, il cielo sopra Bedonia sembra cambiare tono e alla fine di novembre ne vedremo anche il colore.