Ringrazio la tua (e mia) amica Marika (forse dovrei chiamarla M, se mi devo attenere allo stile del tuo blog, ma se riesci a fare un'eccezione te ne sarei grato), per avermi consigliato di venire a farti visita. Ti ho letta con attenzione, ciò che scrivi non ti permette in ogni modo di fare altro. Entusiasma.

Ho letto tante tue storie, emozioni, punti di vista. Però per parlare del tuo sito mi fermerò lì, tra le parole che hai scritto sotto al titolo, dove parli della tua passione per le scarpe, anzi di quando non le hai: "per non perdere i contatti con la terra", permettimi questa citazione di Battiato, ho notato che è uno dei tuoi (e mio) autori preferiti.

Lasciare un'impronta è comunque bello, è una sensazione che ti avvolge, una testimonianza del tuo passaggio, un po' come fanno i cani quando segnano il territorio contro i muri. La si può lasciare per terra oppure scriverla. Sì come stai facendo tu. Un'impronta la puoi anche avvertire, infatti la sensazione migliore è data proprio dai piedi quando sono nudi. E' lì che hai veramente la certezza di essere al mondo. Senti la sabbia quando scotta, la durezza dei sassi, la morbidezza dell'erba, il freddo delle piastrelle e la morbidezza e il calore del legno.

Quando vedo una persona che si mostra a piedi nudi, ovviamente che non sia in spiaggia, fiume o piscina, penso sia solare, trasparente, che non abbia nulla da nascondere, a nessuno, e forse anche molto da raccontare. Il blog SCARPE DIEM