A quel suo sorriso ci credo e mi sembra pure di percepirlo. So con assoluta certezza che l'insegnamento è stato per lei uno degli aspetti più importanti della sua vita, prolungatosi anche oltre il pensionamento. Anche in questi ultimi anni, quando abbiamo avuto occasione d'incontrarci, mi ha ripetuto che non passava giorno senza aver dedicato una preghiera a noi ex alunni, affidando queste sue suppliche, oggi come allora, nelle mani di San Giovanni Bosco. Rafforzare nuovamente la mia stima mi sembra persino superfluo, già il fatto che sia qui a parlare con lei, ora, le fa capire quanto sia stata importante per me e non di meno per gli altri miei compagni.
Il cammino che intraprendemmo insieme, per tutti e cinque gli anni, si è poi rivelato tra i più importanti per la formazione della mia vita e qui un ringraziamento è invece obbligato. I suoi insegnamenti resteranno indelebili, non tanto per le pagine di 'e', le tabelline o per la coniugazione dei verbi, quanto ai valori cui bisogna dar peso per vivere una vita dignitosa e rispettosa del prossimo. Non credo di averglielo mai detto, ma mi creda, averla avuta come insegnante è stata una vera fortuna.
Un ricordo della Maestra Maura rivissuto attraverso il racconto "Esvaso 70":
> Abbasso la "squola"
> La gita premio
> Seminaristi si nasce, non si diventa
> Una lunga estate calda
> Cadono come fazzoletti
A Maura de Cacian l'è ste anca a me meistra e l'è ste in veiru piasei
Domenica sono andato a fare una visita a casa sua. E' stato un momento piacevole, triste ma piacevole. parlando con uno dei figli ho percepito come fosse stato intenso il rapporto tra di loro in questo ultimo periodo. Ho percepito l'amore, le cure che le hanno prestato per alleviarle la sofferenza.
Ho percepito dai particolari raccontati come ogni momento del suo ultimo periodo di vita, quello della malattia, fosse stato un momento importante e non un momento dovuto, non una cura necessaria ma inopportuna.
Mia nonna era amica della Maestra Maura, credo avesse badato ai sui figli quando erano piccoli e con lei se ne va anche un po' della mia storia, della storia di casa mia.
Succede così ogni volta che muore un "vecchio", uno che quando noi eravamo bambimi era già grande, uno che abbiamo impresso nella nostra mente da sempre.
Quella via, quella parte di Bedonia che sale dalle Muline verso Pansamora è ogni giorno più povera, rimangono pochi baluardi del passato, pochi molto pochi e non si puà non avere un senso di tristezza nel ricordare...
Arrivederci Maestra Maura
.........una GRANDE donna e una STRAORDINARIA maestra!!!.......
Buon viaggio.
Sono stato un insegnante, avere questa considerazione da parte di un alunno è l'apice di una carriera.
Abbiamo accompagnato in tanti la cara Maura, ma mi sembra di dover sottolineare quanto risulti a me strano che per le esequie di una MAESTRA di tanta classe e di tante classi non fosse presente neanche un "chierichetto".
E' vero i "suoi" scolari sono cresciuti ma certamente sarebbe stato bello vedere presenti tanti loro figli o nipoti.
Anche questo è sintomo dei tempi: non solo per le persone muoiono, anche le tradizioni se ne vanno, ed a questo sarebbe molto semplice porre rimedio.
Il ricordo per la Maestra Maura rimarrà per sempre scolpito nella mia esistenza: ricordo come fosse ora le cure amorose unite a qualche scapellotto (per niente forte) perchè sudato alla fine della ricreazione dopo aver giocato a pallone.
Una persona d'altri tempi che ha saputo imprimere nella mente le cose più preziose per affrontare le difficoltà della vita. Insegnamenti che si sono rivelati preziosissimi per chi gli ha ricevuti come testimoniano i numerosi attestati di stima e la grande partecipazione al suo ultimo cammino.
Le preghiere che ci dedicava ci hanno sempre seguito: ora spetta a noi ricordarla a San Giovanni Bosco.
Arrivederci Maestra Maura