Marrakech Express 20 anni dopo

Se dovessi mai partire per la Luna sarebbe uno dei film che mi porterei dietro
La prima volta che vidi il film Marrakech Express è stato a casa di Zeffiro. Lo trasmettevano ai Bellissimi di Retequattro. Era una ventosa sera d'inverno del '90 o giù di lì, fuori scappava la neve "Spruvineva" e il caminetto faceva fumo.
Vuoi per l'impagabile bellezza dell'amicizia, per l'incapacità di reagire al tempo che passa o per la meravigliosa colonna sonora "blueseggiante" di Roberto Ciotti, da allora è rientrato nella mia personale classifica dei dieci film preferiti. Proprio uno di quelli che porterei con me se dovessi mai partire per la Luna.
Sabato ho comprato il Corriere e la copertina dell'allegato Io Donna era proprio dedicata al ventennale del film di Gabriele Salvatores. Quelle pagine le ho lette volentieri, ho trovato tanti riscontri negli gli stati d'animo degli attori, che poi negli anni successivi sono diventati i miei.
Molte di quelle decine di battute mi sono, o meglio ci sono rimaste dentro, infatti non passa giorno senza infilarne almeno una tra le chiacchierate fra amici, che ad onor del vero non sono da meno di quelle dei successivi due film: Turnè e Mediterraneo.
L'intervista sul settimanale si chiude poi con una risposta di Salvatores ad una domanda su Francesco De Gregori, la stessa che avrei dato io se qualcuno mi avesse chiesto del perchè sta notte ho scritto queste righe:
- Quando per il film ho chiesto a De Gregori "La leva calcistica del '68" me l'ha regalata dicendomi: 'Prendila, la nostra generazione è così: quando qualcuno lascia una cosa per strada, passa un altro e la raccoglie'.

Alcuni video con le più belle battute del film:

> Ragazzi, ho mangiato proprio male, ma male male male.

>
Prima regola, in macchina non si fuma; Seconda non si mangia, briciole, puttanate, non voglio che diventa un immondezzaio; terza regola, ogni volta che si fa la benzina bisogna azzerare il conta chilometri parziale perchè non funziona il segnalatore, se no rimaniamo a piedi; poche soste per pisciare, cerchiamo di ingerire solidi e liquidi tutti insieme, così poi evacuiamo all'unisono, cioè 'ansable'. Ci sono domande?

>
Ma chi ti credi di essere Abebe Bikila?

>
Le tubo se stachè, alor le bamben facevam la luat, ma pour jouer.

> Bonjour je m'appelle Ponchià... aujourd'hui il doit de sortir de la prison un mon ami.

>
Sicuramente persi, cercando un posto che non sappiamo neanche che posto è, dove forse ci sono i due stronzi, ma dico forse... sulle indicazioni di un dentista... tedesco... albino... drogato... omosessuale... e del suo concubino che è un ergastolano.

>
Sarà mica la maniera di lavorare, non si lavora così dai, ogni lavoro, anche il più banale necessita di un minimo di regia, prendi il chiavone e svita il trivellone.

>
Ragazzi, erano aaaaanni che non mi divertivo così. cosìerano? Aaaaanni..!


1 Commenti
  1. Elena

    CAVOLO anche io ho visto il film quella sera su rete 4 e da allora altre infinite volte. Lo conosco quasi a memoria. Avevo comprato la colonna sonora meravigliosa e cito le battute con gli amici. Fantastico

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