Torniamo al Piedibus

La frase: “Date a Cesare quel che è di Cesare...” è vecchia quanto il tempo, eppure, nonostante il vecchio monito, pronunciare la parola “Grazie” risulta sempre difficile. Questa mia considerazione è nata dopo aver visto il TG di RTA dove si esponeva la partenza del “Piedibus” e siccome a spronare l’attivazione di questo servizio scolastico c’era stato anche questo blog, mi permetto di tornare sull’argomento.

Se ora, dopo il precedente tentativo non riuscito, il servizio ha finalmente “preso piede”, è proprio il caso di dirlo, è anche merito di chi l’ha sostenuto cocciutamente, di chi ultimamente l’ha divulgato tra i genitori, quindi sbattendosi a cercare adesioni. Sì, è proprio la stessa persona che ho anche visto attaccare i volantini per il paese… bene, dietro a tutto questo c’è semplicemente un nome, ed è quello di un genitore: Giuseppina Ruggeri.

Nella conferenza stampa, invece nulla, nemmeno una menzione. Eppure basterebbe poco. Ascoltando l’intervista si intuisce che il progetto è solo una bella iniziativa andata in porto a Borgotaro. Punto.
Veramente non capisco perché ci debba essere il timore a fare nomi e cognomi, forse per paura di non essere i protagonisti o per la preoccupazione d'essere sospettati d’incapacità amministrativa? Che fine ha fatto il senso di comunità? Non si può chiedere ai cittadini, come spesso succede, di creare iniziative o di fare volontariato per il bene del paese se poi non si riconosce l'importanza della buona volontà delle singole persone.
Certo, queste non saranno regole scritte, ma le parole “Grazie, Rispetto e Considerazione” non sono poi così difficili da ricordare.

Ha collaborato a questo post:

Vedi il servizio di RTA Il primo post del Piedibus


9 Commenti
  1. Giuseppe

    Chi non ha idee é mediamente incapace di progettare iniziative valide di questo genere. Il potere di amministrativo a Borgotaro deriva da decenni di politica clientelare, che, come é noto, non ha prodotto grandi risultati.
    Ho esperienza diretta di situazioni in cui lo scippo di iniziative e idee viene praticato continuamente e con naturalezza dalla nostra casta.
    Riconoscere i meriti e le idee di chi ne è fuori, anche con una citazione o un ringraziamento, non appartiene all'immaginario "creativo" degli incapaci.

    Giuseppe Toffanin

  2. Brontolo Né

    L'APPARIRE ! L'esteriorità! Esiste la cultura della sostanza e quella dell'apparenza. La prima spesso lavora nell'ombra, è sconosciuta ai più perché è faticoso scrutare nell'ombra, ma è il motore; la seconda tutti la vedono e ne condividono le caratterisiche,fregandosene del lavoro che c'è stato dietro.
    La maggior parte delle volte un'auto viene acquistata per la sua esteriorità, per la sua comodità, a volte vengono prese in considerazione, ma in second'ordine le caratteristiche del motore, al massimo viene data un'occhiata ai consumi .
    Quando viene restaurata una casa poco importa come è fatto l'impianto elettrico, l'impianto idrico, e del gas, ci sono le certificazioni ? Si, allora basta! Ma se c'è una coccia fuori posto nell'imbiancatura allora tutto il lavoro è fatto male... è la cultura dell'esteriorità. Certo sono importanti ambedue la sostanza e l'esteriorità, ma sia a questa che a quella deve essere tributato il giusto e proporzionato riconoscimento.
    Invece no ! Questo quasi mai avvine, ed è profondamente errato, profondamente ingiusto, a parole tutti inneggiano alla meritocrazia, nei fatti non è così. Il merito non è quasi mai di chi propone e si adopera fattivamente, ma di chi acconsente che quell'idea venga attuata, questo è profondamente ingiusto, ma sappiamo bene che la giustizia, l'equità, la moralità, le virtù, sono solo espressione dei tempi e mi sembra proprio il caso di dire "mala tempora currunt!".
    Sta solo a noi e non ad altri, sovvertire lo stato dei tempi, a forza di commenti e poi ancora commenti, fino a che sia palese a tutti che la sostanza è la base attorno alla quale vengono messe in pratica le idee.
    Secondo me sono importanti ambedue, ciò che mi disturba è l'iniquità dell'attribuzione dei meriti.
    Magari per chi ha lavorato sodo e nell'ombra, non è molto importante che gli sia riconosciuto il giusto valore, ma per me si, è importante vedere che, a Cesare sia dato ciò che è di Cesare e dunque... da parte mia: grazie Giuseppina Ruggeri e grazie Federico Rolleri, so bene che non vi siete dati da fare per ricevere dei grazie ed applausi, ciò non toglie che i miei e quelli di molti altri spero vi giungano graditi.
    Stefano

  3. Via Cassio

    Da borgotarese del sasso ti ringrazio per non aver trascurato anche questa questione notata da me e da molti altri che avevano a cuore che l'esperimento potesse partire anche a Borgotaro. Chi si è messo in gioco lo sappiamo e la ringraziamo con tutto il cuore ma conosciamo anche chi guarda da un altra parte e perchè.

  4. Marco Biasotti

    È così in tutte le manifestazioni o iniziative , il comune si prende il merito e basta. Si fanno belli con nulla!
    Uno schifo!

  5. Beppe

    E' triste assistere impotenti al continuo susseguirsi di "conferenze stampa" da parte di amministratori che si arrogano il diritto di paternità di ogni evento (pochi tra l'altro) che vedono come teatro il Borgo e come scenario i suoi luoghi pubblici ed i volontari di associazioni e comuni cittadini.
    Se facciamo le debite proporzioni tra la nostra micro realtà ed altre ben più ampie possiamo notare tutti come si parli MOLTO MENO e si agisca di più
    Soprattutto si agisce a sostegno fisico ed economico, qui per assurdo, l'amministrazione non mette nulla di "suo" tant'è che saranno come sempre i volontari,
    leggasi genitori o familiari, ad effettuare il servizio di vigilanza e "guida" del Piedibus...
    E se succede qualche cosa? Almeno gli amministratori hanno pensato ad una copertura assicurativa dei componenti il "bus" ? Chi tutelerà legalmente i volontari ?
    Non sarebbe stato giusto e corretto che assessore e sindaco ne facessero menzione anche alla stampa ?
    Come sempre tanti dubbi, tante domande alle quali come spesso accade non si daranno risposte concrete, ma forse sbaglio...spero !!

  6. Francesca

    Qui c'è chi la canta giusta perchè il merito non è quasi mai di chi propone e si adopera fattivamente, ma di chi acconsente che quell'idea venga attuata. Vogliamo scommettere che presto vedremo la nostra volontaria a Video Taro ???

  7. Maria

    Ecco perché non sempre sono d'accordo! Bellissa iniziativa! C'è bisogno della collaborazione e serietà nell'impegno di molta gente. Iniziative come queste decollano ma poi occorre vedere se resistono al trascorrere dei mesi. I personalismi non vanno bene. Scoraggiano l'impegno. Aspettiamo a ringraziare alla fine dell'anno scolastico. Con ciò ammiro ed apprezzò l'opera di coloro che hai citato!

  8. Giuseppe

    Sulla questione condivido al punto il commento del sig. Toffanin che lo sottoscrivo in pieno.

  9. Remo Ponzini

    Il Brontolo Né ci ha fatto una descrizione perfetta del “modus operandi” sia del mondo politico, che non è solito riconoscere i meriti altrui, che della società civile. Siamo un po’ tutti portati a fare i narcisi, ad imbellettarci, a costruirci meriti che spesso non abbiamo e non ma non siamo più capaci di riconoscere, a chi ha generosamente dato,i doverosi apprezzamenti.

    Lo dico con amarezza ma quando si parla del prossimo si tende a criticare, ad inveire e spesso, nella migliore delle ipotesi, ad ignorare ciò che certe persone svolgono, disinteressatamente, per il bene collettivo. Non siamo più capaci di pronunciare una delle parole più comuni : “ bravo “ .

    Ne abbiamo diverse di persone ammirevoli ma se non glielo manifestiamo gratificandoli correremo il rischio di demotivarli. Hanno bisogno di sentirsi considerate, di avere conferme positive sul loro operato, di essere rassicurati. Diceva qualcuno che “l’uomo non vive di solo pane”. Non dimentichiamolo.

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