Quello che le donne non dicono

8 marzo, un omaggio alle lettrici
Ci fanno compagnia certe lettera d'amore, parole che restano con noi, e non andiamo via, ma nascondiamo del dolore, che scivola, lo sentiremo poi. Abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia è una mancata verità che prima o poi succederà, cambia il vento ma noi no, e se ci trasformiamo un po' è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare a stare con noi.
Siamo così, è difficile spiegare certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui, con le nostre notti bianche, ma non saremo stanche, neanche quando ti diremo ancora un altro "si".
In fretta vanno via della giornate senza fine, silenzi che familiarità, e lasciano una scia le frasi da bambine che tornano, ma chi le ascolterà...
E dalle macchine per noi, i complimenti dei playboy, ma non li sentiamo più se c'è chi non ce li fa più, cambia il vento ma noi no e se ci confondiamo un po' è per la voglia di capire chi non riesce più a parlare ancora con noi.
Siamo così, dolcemente complicate, sempre più emozionate, delicate , ma potrai trovarci ancora qui
nelle sere tempestose portaci delle rose, nuove cose e ti diremo ancora un altro "si".


3 Commenti
  1. ciaosonorita

    Grazie tante Es,
    mi fanno davvero piacere gli auguri, ma non altrettanto la festa.
    Lo saprete tutti, ma vorrei solo ricordare questo:

    L'origine della festa dell'8 Marzo risale al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare.
    Lo sciopero prosegu' per diverse giornate ma fu proprio l'8 Marzo che la proprietà dell'azienda bloccà le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire dalla stessa.
    Un incendio fer' mortalmente 129 operaie, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità del lavoro e quindi le loro condizione di vita.

    E in tutto questo cosa c'è da festeggiare?!?!? Si potrebbe ricordare, informare...io ai miei alunni spiego sempre l'origien e perchè più che una pizza in compagnia preferisco rivolgere un pensiero a queste donne e vivere la ricorrenza come giornata della memoria piuttosto e ricordare vivendo ogni giorno quello che dice la canzone.

    ho anche un altro motivo per avere un rapporto un po' complicato con questa festa....
    Almeno qui a Parma la sera dell'8 marzo tutte le donne di tutte le età si fiondano in locali a mangiare e poi chi in discoteca, chi in locali con streep maschili e chi più ne ha più ne mentta....io stessa ho fatto alcune di queste cose.....ma le emozioni che provavo in quelle occasioni erano così tristi che ho smesso di andare.....Mi sono chiesta perchè fossi triste in una sala strabordante di donne scalmanate e su di giri.....
    Vedi queste immense tavolate di donne che troppo spesso escono solo quella sera in tutto l'anno e che decidono di "essere libere e loro stesse" ....solo per una sera.....per la serie SEMEL IN ANNO LICET INSANIRE...... e in questo cosa c'è di bello? se qualcuno lo sa cerchi di farmi capire. Io trovo così triste che un essere umano non possa decidere per se stesso in base alla propria coscienza ogni giorno dell'anno...... non so se riuscite a capire cosa intendo.... Forse ho delle idee molto distorte sui matrimoni o le convivenze, dato che io non sono nè sposata nè convivente, ma avere la libera uscita da una vita che non mi permette di esprimermi non lo considero una festa, ma un contentino.
    .....Permettetemi di terminare questo strano intervento con una frase che ridendo ho detto ieri ai miei bimbi (non ci sono doppi sensi.....dato che colleghi poi me li han fatti notare...io non ci avevo pensato...quando parlo con i miei ragazzi so che capiscono quello che dico e non fraintendono maliziosamente)..........Se proprio debbo essere celebrata in quanto rarità alla stregua del panda, permettetemi di scegliere un fiore diverso...non mi sento molto rappresentata da piccole palline gialle eccessivamente profumate...preferisco una rosa o una calla!!!!
    Sarà un po' acida?!?!? O c'è qualcun altro che pensa che al consumismo e alla frustrazione vada contrapposta una nuova modalità di gestire il proprio ampio cuore e la propria femminilità ogni giorno?,,,,,
    Un lato positivo però la festa della donna ce l'ha....la torta mimosa!!!!!! BONAAAAAAAAAAAAAAAAAA.
    Un abbraccio a tutti
    Rita

  2. Katia

    PRIMA DI TUTTO AMO LE DONNE PERCH… RIESCONO A FAR VEDERE AGLI UOMINI UN MONDO DIVERSO.

    Ma devo anche aggiungere che io non intendo molto ad adeguarmi a questa ricorrenza.
    Credo stia lasciandosi sfuggire il suo significato originario riducendo, invece di evidenziare, il ruolo della donna nella vita di tutti i giorni.
    Trovo anche insensato l’aspetto consumistico… che significato hanno i festeggiamenti nei locali solamente per donne?
    Le donne della storia hanno combattuto molto per ottenere l’autonomia, la libertà, i pari diritti…secondo me dovrebbe essere celebrata soprattutto dagli uomini che capirebbero in tal modo il suo valore e tutti i sacrifici affrontati.
    E poi una serata con le amiche la si puà passare in qualsiasi momento…o no?
    Non vedo perchè siamo costrette ad desiderare proprio l’8 marzo per festeggiare! Risulta un po’ come darci la libertà di poter fare qualcosa solo in quel giorno!
    Cmq grazie per il pensiero.

  3. Camila

    D'accordo con tutto quel che dite. Ma vale per chi ha già fatto un po' di festa della donna.
    Io sono fra quelle che conosce da anni la triste origine di questa festa e vi assicuro che siamo in poche a saperlo. Sono fra quelle che vuole il rispetto della donna in quanto essere con ampie capacità intellettive, ma ho deciso che finchè ci siano donne che escono solo la sera dell'8 marzo bisgnerà uscire l'8 marzo. Per solidarietà a loro e non per rivendicazioni femminili. Infatti, da quando vivo in montagna ho ripreso a festeggiare il giorno della donna. Ci sono cose che comunque non gradisco: la mattanza di mimose e gli spettacoli squallidi. Ma una buona cena in buona compagnia e sempre bella. Evviva le donne e Fiorella Mannoia.

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